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Tutte le strade portano a boh.

Dovrei sistemare la fogna della mia abitazione in centro storico. Ho chiesto l’autorizzazione al comune il quale mi ha risposto che la strada è un andito comune e non pubblica, negandomi i lavori, nonostante la strada esiste da più di 100 anni è asfaltata ci sono i servizi pubblici, fogna acqua, illuminazione pubblica, e inserita nella toponomastica. Quindi non so come fare e sono sette anni fuori casa e nessuno (tribunale, comune ecc.) mi risolve il problema, a chi mi posso rivolgere? Il prefetto?

Se vai a parlare con il Prefetto per chiedergli di sistemarti le fogne di casa, desidero essere presente personalmente.

Per il resto, il primo passo per poter trattare una situazione di questo genere sarebbe esaminare le motivazioni di diniego da parte del comune all’autorizzazione a fare i lavori, ovviamente nello specifico, consultando il provvedimento negativo.

Le situazioni giuridiche delle strade, volendo fare qualche osservazione più generale con l’occasione, sono spesso molto complicate. Mi limito a dire che la strada che ti interessa potrebbe avere natura privata nonostante sia dotata di servizi pubblici e inserimento nella toponomastica.

Questa è la tipica situazione delle strade vicinali, ad esempio. La stessa strada che si trova davanti a me in questo momento, prospiciente a casa mia, ha una situazione giuridica simile: è oggetto di proprietà privata, ma c’è un servitù di passaggio pubblico e c’è un lampione con energia alimentata dal comune, oltre che svariati impianti di cui non ho nemmeno contezza essendo sotterranei.

Come dico spesso, quando si ha un problema legale, la persona a cui rivolgersi è sempre un avvocato, non ci sono soluzioni magiche o veloci a molti problemi, si può solo provare a trattarli per vedere che cosa ne esce fuori, questa è la situazione a volerla rappresentare onestamente.

Ti consiglierei di valutare l’acquisto di una consulenza di approfondimento, iniziando da una prima ora, anche se ti avverto che probabilmente una sola ora non sarà sufficiente. Clicca qui.

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Fogna che si rompe e fa danni: chi paga?

Il giorno 23 giu 2017, alle ore 17:52, Romagnuolo Gianluca <gianlucaromagnuolo> ha scritto:

nella mia proprietà ho un corsetto fognario nella quale scaricano anche le acque pluviali di terrazzi contigui. Tale corsetto si è rotto ed ha causato danni al box adiacente di proprietà aliena. Un giudice mi ha condannato a pagare i danni. Dall’atto di compravendita però non si evince da nessuna parte che io sono proprietario esclusivo, e poiché in questo corsetto scaricano anche altre proprietà, mi sa dire se posso far pagare le spese anche a questi? se si in che misura?

Se c’è una sentenza o un provvedimento della magistratura, è da quello che si deve partire per fare qualsiasi valutazione che abbia un senso, anche perché comunque, giusto o sbagliato, se non fai appello o presenti impugnazione quel provvedimento diventa definitivo.

In questo modo, possiamo solo fare alcune considerazioni generali, se non addirittura un po’ «campate per aria».

Immagino che il giudice possa aver ritenuto tale scarico di tua proprietà, probabilmente per il fatto che insiste sulla tua proprietà, e da tale constatazione possa aver fatto derivare la responsabilità per i danni generati da questo bene, appunto, riconducibile in primis al tuo dominio.

Il codice civile prevede dei criteri per la ripartizione delle spese di manutenzione sulle opere che servono per l’esercizio di servitù, tra il proprietario del fondo dominante e delle opere stesse, che saresti tu, e i titolari del diritto, che sarebbero nel tuo caso coloro che scaricano.

Ma questa è una cosa «a monte», avresti dovuto attivarti a suo tempo per evitare e prevenire le rotture coinvolgendo nella manutenzione, se non addirittura nel rifacimento, i titolari del diritto di scaricare.

Inoltre temo che tu non abbia chiamato in causa i titolari della servitù nel momento in cui sei stato convenuto per il risarcimento del danno al box, una cosa che ovviamente avrebbe dovuto essere valutata attentamente, ma la cui omissione rende ora più difficile avanzare pretese nei confronti degli altri interessati.

L’unica possibilità di azione, comunque, a questo punto è quella di valutare una eventuale impugnazione: per vedere il prodotto del nostro store legale dedicato a questo tipo di lavoro, puoi fare clic qui. Naturalmente, devi considerare anche i costi dell’intera vicenda, se si tratta di qualche migliaio di euro difficilmente può valerne la pena.

È anche consigliabile, per il futuro, una adeguata copertura assicurativa.

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Se non mi realizzano l’impianto fognario che cosa posso fare?

nel 2010 ho comperato un casa singola in Abruzzo in provincia di Teramo, anzi x la precisione era un grezzo con muri esterni e divisori ,io ho terminato i lavori con elettricista, tubista e muratore ,premetto che il grezzo aveva gia ‘il servizio idrico e gas ,invece il collegamento alla fogna no il venditore mi aveva assicurato verbalmente che il collegamento alla rete fognaria sarebbe stato a breve , invece non e stato cosi ,vengo a sapere che anche le altre villette vicine non sono provviste di fogna, chiediamo chiarimenti in comune , e propio il sindaco ci fa sapere verbalmente che non e’ compito loro provvedere agli impianti della rete fognaria , allora i soldoni che si pagano prima di iniziare a costruire a cosa servono?

Credo che sarebbe da verificare innanzitutto di quale parte dell’impianto fognario e di scarico si tratta.

È ovvio, infatti, che il compito dell’ente pubblico, nel momento in cui procede all’urbanizzazione di una determinata area e rilascia di conseguenza concessioni ad edificare, è quello di predisporre una rete pubblica di scarico, alla quale poi le varie costruzioni si possono allacciare, ma le opere di allaccio sono a carico dei privati costruttori.

Può anche essere che l’operazione in questione sia stata realizzata mediate un piano particolareggiato, che è un accordo speciale tra un costruttore e l’ente comunale che può prevedere varie cose particolari: tra queste varie cose particolari, potrebbe essere stato previsto anche che la porzione di «rete pubblica» di scarico relativa all’intera area fosse realizzata dal costruttore, magari in cambio della «concessione» di più superficie utile o altre agevolazioni.

Insomma, la prima cosa che devi fare è verificare esattamente, tramite un avvocato e/o un tecnico (geometra, architetto, ingegnere civile, ecc.), a chi spettava l’esecuzione delle opere che ti trovi a non avere, per poi agire di conseguenza.

Naturalmente, se non hai una copertura di tutela giudiziaria, dovrai essere tu a compensare questi professionisti.