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Tribunali: perché non li smantelliamo e facciamo decidere a Forum?

Per ottenere giustizia, sei costretto a incaricare un difensore avvocato. L,ordinanza ex art. 700 ti dà, ragione, però, ti condanna a pagare le spese pocessuali anche della controparte. Protetto da tale imprevidente ordina, il colpevole ripete il reato di non consegnare documenti dovuti. Già questa è ingiustizia. Poi chiedi al tuo difensore il rimborso dell’onorario perché lascio’ scadere il termine per impugnarla, ma ti offre solo uno sconto. Allora penso che il modello di giustizia proposto da “Forum” andrebbe esteso il piu’ possibile e, almeno nel cause di condominio, andrebbero eliminati gli avocado di parte.
Lei cosa ne pensa ?

Innanzitutto, non si capisce bene che cosa è successo nel tuo caso. Non è possibile che una parte totalmente o comunque principalmente vittoriosa venga condannata a rimborsare le spese avversarie. Quello che può essere successo è che il giudice abbia compensato le spese, perché magari c’era soccombenza reciproca, come avviene abbastanza spesso, o parziale, o perché le circostanze lo consigliavano.

Con la compensazione delle spese, che può essere anch’essa totale o parziale, ognuna delle parti si paga le proprie spese legali, provvede a compensare il proprio avvocato, il chè, per la parte che riteneva di avere ragione, viene sentito come una ingiustizia.

Detto questo, e quindi al netto dell’impossibilità di valutare effettivamente quale sia stata la tua esperienza, rimane il discorso circa l’opportunità di definire delle forme di amministrazione della giustizia «alternative» rispetto a quella offerta dal procedimento civile italiano «classico».

A questo riguardo, va detto che il problema non è, a mio giudizio, in sé rappresentato dalla presenza – necessaria – di un avvocato per parte, che è una cosa che serve sia all’utente del sistema giustizia, sia al sistema giustizia in generale.

All’utente serve innanzitutto perché nei sistemi giudiziari statuali si applica il diritto, sia sostanziale che processuale, che è una materia complessa e per nulla intuitiva, al contrario di quel che si può pensare comunemente. L’avvocato è indispensabile così come è necessario un meccanico quando c’è da riparare un motore o un idraulico quando c’è da rifare un bagno. Nessuno si metterebbe in testa di aprire il motore di una macchina moderna o di rifare da solo la ristrutturazione di casa propria, perché mancano quelle nozioni e quell’esperienza che sono indispensabili per fare quel tipo di lavoro.

Al sistema giudiziari, gli avvocati sono ancora più indispensabili perché, grazie alla presenza della loro intermediazione e al confezionamento da parte loro di atti giuridici scritti o comunque di discorsi orali «condensati», la trattazione di un singolo caso dura 10 minuti al posto delle tre ore che sarebbero necessarie se si ammettessero le parti a parlare direttamente, parti che quasi sempre non hanno alcuna idea di come si espone un problema, tantomeno giuridico, né di quali siano le regole del procedimento civile italiano, che restano vincolanti e la cui inosservanza determina spesso decadenze e impossibilità di far valere i propri diritti.

Una udienza di forum dura oltre un’ora e senza che il caso venga approfondito più di tanto; un’udienza civile nel processo civile italiano dura anche solo 10 minuti, ma il caso è approfondito molto di più, specialmente sotto il profilo probatorio, grazie al lavoro svolto dagli avvocati.

Il modello di giustizia proposto da forum peraltro si basa sull’arbitrato irrituale, che è previsto dal nostro codice di procedura civile ed è a disposizione di tutti coloro che se ne vogliono servire, anche al di fuori di Forum, solo che purtroppo è molto poco diffuso, sostanzialmente pur esistendo da svariati decenni le persone non lo usano. Occorre comunque il consenso di entrambe le parti coinvolte per farvi ricorso.

Ci sono, poi, una miriade di sistemi di gestione dei conflitti alternativi rispetto al ricorso al sistema giudiziario, di cui in Italia, proprio a causa dell’inefficienza della giustizia, si è tentato, anche maldestramente, purtroppo, di imporre la cultura e la diffusione, come la negoziazione assistita, la mediazione civile, i vari tentativi di conciliazione obbligatori previsti in determinate materie, come ad esempio le telecomunicazioni.

Va nominata anche la mediazione familiare, che è un tentativo di risolvere i conflitti familiari con un approccio alternativo, nel quale credo moltissimo.

Anche io, dopo oltre venti anni di professione forense, penso che la vera, o comunque il massimo di, giustizia che l’uomo, nel corso della sua storia, abbia mai avuto o possa mai avere fosse quella impartita, sulla base dell’equità e non del diritto, dai capi villaggio o dai saggi nelle più elementari forme di aggregazione umana, aggregazioni di cui parla ad esempio il sociologo Jared Diamond nei suoi bellissimi e indispensabili libri.

Lo stesso Diamond riporta come in alcune zone del suo stato di origine, il Montana, siano ancora oggi sopravvissute forme di amministrazione della giustizia del genere: persone o società che hanno un conflitto si rivolgono ad una persona ritenuta saggia ed imparziale affinché indichi una strada, vincolante o anche solo non vincolante, ma convincente. È una specie di arbitrato, ma basato moltissimo sulla fiducia nel «saggio», che può inventarsi anche soluzioni creative e slegate da riferimenti giuridici, anche perché i conflitti tra gli uomini non hanno se non raramente ragioni davvero economiche, sono per lo più problemi con una profonda radice emotiva.

È quello che ho realizzato con il mio cumSolvere, per le persone che hanno optato per servirsene, ed è l’unica forma di «giustizia» in cui mi sento di credere, non basata sull’applicazione di regole astratte scritte prima che insorgessero i problemi che si vogliono risolvere con esse, applicazione che peraltro avviene da parte di un «giudice» che è in realtà un burocrate che occupa quella posizione per il solo fatto di aver superato, magari decenni prima, un concorso, ma una giustizia basata sulla unanimemente riconosciuta qualità delle persone che sono chiamate ad impartirla per saggezza, capacità negoziali, capacità di leggere l’animo umano, creatività e ingegno.

Resta il fatto che purtroppo il ricorso a queste forme di giustizia alternativa rimane subordinato alla volontà di entrambe o comunque tutte le parti, per cui basta che una sola di esse rifiuti di prestare il proprio consenso che ritorni ad essere necessario il ricorso al sistema giudiziario statuale.

Vale comunque la pena, in ogni caso, di formulare un apposito invito prima di instaurare una vertenza giudiziale, naturalmente tramite un atto scritto e successivamente documentabile.

quando si diffama e si pubblica il numero di cellulare di una ragazza su un forum

Circa 1 mese fa son entrato in un forum mi son iscritto inserendo un nick e una password,e qua ho intravisto dei discorsi che mi sembravan rivolti ad una ragazza che conosco,dopodiche ho cominciato a inserire commenti pure io su questa mia conoscenza ho messo il nome (ma non il cognome) la via e il paese dove abita e una parte del suo numero di cellulare, mi son lasciato un po andare e ho messo cose un po diffamatorie, sta di fatto che questa e venuta a conoscenza del tutto (ho negato di esser io l autore di queste discussioni), e entrata pure lei in questo forum,ha visto le discussionisu di lei, e tramite non so chi si e accorta che al nick in questione in questo forum( cioe io) e un email che gli avevo spedito tempo fa risultava lo stesso ip mi ha messo nell angolo,io x cercar di discolparmi le ho detto che l email l ho spedita tramite un pc a casa di un amico, e le discussioni cosi dettagliate su certi particolari su di lei in questo forum e che io raccontavo un po tutto a questo mio amico anche le sue cose personali(non so se mi ha creduto). da questo forum son stato bannato,ho mandato varie email all amministratore domandadogli se esiste la possibilita di cancellare le mie discussioni,ma ancora niente non ho ricevuto risposta e su questo forum ci son ancora i messaggi che ho messo. mi dispiace molto di quello che ho fatto in 20 min.ho rovinato un amicizia di 4 anni,non l ho fatto con cattive intenzioni.a cosa vado incontro?

In quello che hai fatto c’è sia la diffamazione, nella sua versione un po’ più grave per essere stata commessa con un mezzo assimilabile alla stampa come un forum telematico, sia le violazioni delle norme in materia di tutela dei dati personali, dal momento che il numero di cellulare non era sicuramente un dato ostensibile, specialmente nello stesso contesto. Ora quel che succederà dipende dalla presentazione o meno da parte della ragazza o dei gestori del forum, per cui ti consiglierei innanzitutto di presentare una lettera scritta di scuse alla ragazza, quindi di depositare una istanza del 335 in Procura per vedere se già esiste un procedimento a tuo carico. Infine, per quanto riguarda la richiesta di rimozione dei commenti, ti converrebbe risalire al titolare del dominio su cui è ospitato quel forum per poi mandargli una raccomandata o una pec. Ti consiglierei di farti seguire da un legale.