Il genitore di una compagna di classe di mio figlio, anche rappresentante di classe, ha inviato alla pec della scuola e alla mail personale di vari genitori il messaggio che testualmente riporto ( preavvertendo che quando affermato non è mai stato comprovato , e, anzi da “sommarie informazioni” assunte dallo psicologo della scuola, è risultato infondato) : “A tutti i genitori degli alunni della classe II Sez. A,e p.c. alla Preside ****alla Coordinatrice di Classe %%%%% ed a tutto lo Staff di Dirigenza di cui siamo forniti di indirizzo(..)La presente per segnalare a tutti i genitori che, nella giornata di ieri 11.01.2013, si è verificato un atto di bullismo posto a danno di una alunna della nostra classe da parte di cinque ragazzi appartenenti a classi diverse della scuola, di cui, purtroppo, uno frequentante la classe dei nostri figli.A tal fine riporto di seguito quanto previsto dal codice penale, nonchè dalle Regole dettate dall’Istituto stesso ( segue citazione codice )Il più delle volte l’atto di bullismo viola sia la legge penale, sia quella civile, quindi può dar vita a due processi, l’uno penale e l’altro civile.Bullo minorenne La colpa è sua[2], degli insegnanti (che hanno il dovere di vigilare sui ragazzi), dell’amministrazione scolastica (che ha il dovere di controllare che sussista una vigilanza) e dei genitori (coloro che hanno il dovere di educare il ragazzo). l’art. 2046 c.c. pone una regola fondamentale per i casi di bullismo, secondo l’articolo difatti chiunque è autore di un fatto lesivo risponde esclusivamente nei limiti in cui è in grado di comprendere la portata ed il del significato della propria condotta, purché lo stato di incapacità non derivi da sua colpa.Anche il minore, se ritenuto capace di intendere di volere[3], è chiamato a rispondere degli atti di bullismo, insieme ai genitori ed alla scuola. Essendo spesso il bullo un minorenne sono molti i casi in cui si prevedono responsabilità da parte di soggetti che rispondono per lui. Il bullismo è talvolta avvallato dall’eccessiva tolleranza di alcuni professori e dalll’educazione che le famiglie danno ai loro figli. Invito tutti i genitori a parlare con i propri figli in modo chiaro e perentorio per evitare che tali episodi si possano ripetere, nonchè far comprendere loro la gravità delle conseguenze di questo gesto su sè stessi, la propria famiglia e sulla fragilità di una persona che subìsce tale aggressione morale ed, infine, invitare il figlio a collaborare ed aiutare i più deboli.I genitori del ragazzo della II° A (compagno di classe della ragazza aggredita) coinvolto nell’episodio, saranno chiamati a rispondere del comportamento del figlio innanzi al Dirigente Scolastico ed al Dottore Psicologo dell’Istituto.Certo della collaborazione di tutti i genitori, dei loro figli e del personale scolastico, porgo distinti saluti. (nome)(Rappresentante di Classe per i genitori di II° A).”
Praticamente un padre, su racconto della figlia, smentito poi dagli interessati (episodio accaduto tra ragazzini in assenza di testimoni adulti in cui a mio figlio viene peraltro contestato il solo fatto di essere stato presente) ha inviato questa orribile comunicazione a contenuto diffamatorio. la madre inoltre è entrata in classe durante lo svolgimento di una lezione, ne ha tratto fuori mio figlio e lo ha pubblicamente fatto oggetto delle stesse accuse, prima che la prof. riuscisse a sottrarlo alle sue “attenzioni”. La scuola si è dissociata per incompetnza dalle accuse rivolte , ma la mail ha comunque girato per l’intero istituto e tutti sapevano chi erano i ragazzini accusati ( peraltro senza prove concrete di nessun tipo) …vorrei pertanto presentare una querela per diffamazione , visto che, tra l’altro, i genitori di che trattasi continuano a importunare mio figlio all’uscita della scuola. Episodi simili erano già accaduti anche nella scuola frequentata precedentemente dalla ragazzina, ripetente e di quasi due anni maggiore del mio (oltre che più grande più grossa e più aggressiva)… Penso di sapere già che ne sussistono gli estremi ma gradirei averne comunque conferma. Non vorrei, per motivi economici, rivolgermi ad un avvocato, quindi pensavo di presentare querela al giudice di pace. E’ comunque obbligatorio farsi assistere da un legale o posso gestire da sola l’intera procedura?
Per presentare la querela, non hai bisogno dell’assistenza di un legale, ma puoi fare da sola, anche se è altamente sconsigliato, specialmente in materie delicate come queste, procedere col il fai-da-te. Oltre all’invio della pec, mi pare che sia grave anche, e forse sotto alcuni profili soprattutto, il fatto che un genitore si sia rivolto direttamente a tuo figlio, e non a voi genitori, anche se bisogna vedere ovviamente con quali modalità. Per «gestire l’intera procedura» invece direi che dipenda molto dalla piega che prenderà eventualmente il procedimento, purtroppo senza un legale ogni volta che succede qualcosa nel processo è di difficile «lettura» per chi non ha esperienza di queste cose e il dubbio di fare la cosa sbagliata è sempre presente. Puoi consultare, comunque, la nostra scheda pratica con alcuni consigli generali su come si redige una denuncia querela.