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10 cose sull’insinuazione allo stato passivo.

1) La devi fare quando hai un credito nei confronti di una società o altra impresa commerciale che é stata dichiarata fallita.

2) Sei tu che devi attivarti per chiedere che il fallimento paghi il tuo credito, se non lo fai nessuno te lo pagherà, anche se risulta dai libri contabili: é lasciato alla tua iniziativa.

3) L’istanza di insinuazione deve essere fatta categoricamente entro un certo termine, che di solito é 30 giorni prima quello fissato per l’udienza di verificazione dello stato passivo.

4) Di solito, impari che la società da cui devi avere dei soldi é fallita da una lettera che ti manda il curatore, che ha trovato il tuo credito nei libri contabili.

5) La lettera del curatore contiene tutte le indicazioni per presentare la tua istanza di ammissione.

6) Appena ricevi la lettera o hai in qualsiasi altro modo notizia certa del fallimento della società che deve pagarti é bene che tu prenda un appuntamento con il tuo avvocato di fiducia per mostrargli la documentazione e chiedergli di occuparsi dell’istanza.

7) Può anche darsi che non convenga procedere con la formazione e l’invio dell’istanza: questo é un aspetto fondamentale che potrai valutare insieme al tuo avvocato nel primo incontro e prima di procedere oltre.

8) Alcune persone hanno un privilegio, cioè il diritto di essere pagati coi soldi presenti o ricavabili nel fallimento prima di tutti gli altri, anche a discapito degli stessi altri.

9) L’esempio più conosciuto di persone con privilegio é quello dei lavoratori dipendenti per retribuzione, TFR, interessi e tutte le altre voci connesse al rapporto di lavoro.

10) L’esistenza del privilegio deve essere dichiarata nell’istanza, altrimenti si viene ammessi in via chirografaria, cioè senza privilegio, e si rischia di non prendere quasi niente.

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Interessi moratori tra privati: sono dovuti?

Un conoscente ha stipulato con me un contratto di mutuo senza interessi con pagamento per 48 mesi, senza indicazione interessi moratori. Dopo 24 mesi questa persona ha smesso. Ho fatto causa e sono riuscito a far riconoscere il mancante.
Ho visto suweb che anche tra privati, dal 2013 sarebbe possibile chiedere anche interessi legali di MORA.

Le chiedo gentilmente:
1) se è vero che gli interessi di mora si applicano anche tra privati come il mio caso;
2) come leggo (“È stato aggiunto anche un nuovo 5o comma all’art. 1284 del Codice civile, il quale specifica che alla domanda giudiziale è equiparato l’atto con il quale si promuove il procedimento arbitrale.”). Cosa si intende per data della domanda giudiziale, in quanto sembrerebbe che valga solo per azioni post 23/9/2014 (la mia è di agosto come richiesta di precetto del mancante)

Il problema qui è che avresti dovuto chiedere gli interessi in questa misura al momento in cui hai iniziato la causa per far riconoscere l’adempimento ed ottenere la condanna del debitore alla restituzione. La causa di solito si inizia con la notifica di un atto di citazione o con il deposito di un ricorso, ordinariamente per ingiunzione (decreto ingiuntivo), ma anche ex art. 702 bis cod. proc. civ..

Se, adesso, la sentenza è già passata in giudicato, vale tendenzialmente il principio per cui «il dedotto copre anche il deducibile», per cui non puoi adesso fare una nuova domanda relativa solo alla differenza tra saggio applicato in sentenza e saggio più favorevole.

Ad ogni modo, ulteriormente, qualora la sentenza non fosse passata in giudicato, per il principio della domanda non credo proprio che potresti impugnarla per farla modificare in grado di appello, perché manca il requisito della soccombenza: il giudice, sempre se ho ben capito, ti ha riconosciuto gli interessi nella misura che tu avevi chiesto; ergo, se tu avessi voluto una diversa misura, avresti dovuto farne domanda tu a suo tempo, mentre non puoi farlo adesso, che il processo è finito.

Non vale eccepire che questa misura di interessi è quella prevista dalla legge, il giudice non ha alcun potere d’ufficio in una materia come questa, deve essere la parte che presenta le sue richieste a chiedere quello che è previsto dalla legge a suo favore, mentre il giudice si limita a valutarne il fondamento o meno.

Cercando di vedere il lato positivo della vicenda, direi che puoi ritenerti fortunato ad avere non solo avuto un esito favorevole del procedimento, ma anche ad essere riuscito ad incassare il capitale, magari con gli interessi legali. Di questi tempi, non è affatto poco.

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È possibile che mi abbiano fatto firmare un finanziamento per la palestra?

Quest’anno a giugno ho fatto un contratto per 15 mesi in una palestra dalla mia citta e da qui inizia il mio incubo. Il responsabile che mi fatto fare il contratto non e stato onesto con me e a omesso di dirmi che mi fa un finanziamento con Consel Spa. Quando ho firmato le carte non mi ricordo di aver visto anche il contratto con Consel Spa e lui non mi dato poi anche a me una fottocopia. Ho solo il contratto con la palestra. Il mese di giugno era gratuito pero non lo sapevo e poi perché dovevo andare fuori Italia ho chiuso per 3 mesi l’abbonamento in palestra senza sapere che il pagamento con la Consel doveva continuare lo stesso. Prima di andare via ho lasciato i soldi solo per un mese. Adesso al mio ritorno in Italia ricevo delle telefonate da Consel che devo fare il bonifico per la somma di 167 euro, il pagamento per quei 2 mesi + la mora ( luglio e settembre) se no manda la pratica a Agenzia di Entrate. Cosa posso fare ?

Però purtroppo il contratto di finanziamento lo hai firmato, anche se non ricordi bene di averlo fatto, ma questa è stata anche colpa tua, che avresti dovuto guardare meglio.

A tuo favore resta il fatto di fondo per cui non ha senso fare un finanziamento per pagare un anno di iscrizione in palestra al fine di avere uno sconto sul corrispettivo, quando probabilmente questo sconto viene vanificato dal pagamento degli interessi sul finanziamento…

Però purtroppo questo potrebbe non essere sufficiente per rendere nulli i contratti che hai firmato.

Non posso che consigliarti di rivolgerti ad un legale, cui dovrai mostrare i contratti e che ti saprà consigliare per il meglio. Ovviamente, se non hai una tutela giudiziaria, questo legale lo dovrai pagare tu.