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Cravatte personalizzate: l’impianto è dovuto o no?

Ho ordinato delle cravatte personalizzate. La ditta mi ha preventivato 270 euro per l’impianto, ma adesso che il prodotto è pronto ed è venuto il momento di pagare, si rifiuta di fornirne copia in quanto “per il prezzo eccezionale li devo solo ringraziare”. A questo punto mi domando se vale davvero la pena inviare il pagamento per concludere l’acquisto o no.

La prima osservazione da fare è che si tratta di un aspetto che avrebbe dovuto essere espressamente trattato e successivamente specificato nel «contratto» intercorso tra di voi; ho messo il termine «contratto» tra virgolette perché l’operazione tra voi conclusa non necessitava di un vero e proprio contratto formale, come a volte ci si può immaginare: sarebbe stato sufficiente menzionare questo aspetto, anche come proposta, in una mail, certamente più rilevante se certificata, con successiva accettazione da parte del fornitore, ad esempio.

cravatte

In mancanza di ciò, purtroppo si deve ricorrere all’interpretazione del contratto, che, come tale, fornisce sempre risultati tendenzialmente incerti.

A parte questo però, c’è una seconda osservazione da fare e cioè che non rientra solo nella tua sfera di dominio valutare se «vale la pena fare il pagamento»: un contratto, o accordo, tra di voi c’è comunque stato, il fornitore ha fatto, in tutto o in parte, il lavoro convenuto, per cui adesso potrebbe anche pretendere il corrispettivo che avevate pattuito o si può ricavare in base all’entità del lavoro dispiegato.

Quello che ti suggerirei a questo punto è in prima battuta sicuramente di negoziare con il fornitore.

Una diffida tramite avvocato potrebbe essere utile, tuttavia, dato il basso valore dell’affare, non credo proprio che possa essere conveniente attivare una spesa di assistenza legale per una situazione del genere, salvo che tu non abbia una polizza di tutela legale, cosa che io consiglio sempre, come forse sai.

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Disdetta tardiva per locale commerciale: si rinnova automaticamente?

Contratto fitto locale adibito ad uso esclusivo a Circolo Sociale Culturale decorrenza 1/1/2005 per periodo 6+6.La sottoscrittice,deceduta 10 anni fa.Gli eredi non hanno mai chiesto il rinnovo del contratto.L’erede invia il 31/10/2016 una raccomandata, ricevuta il 7/11/2016, disdetta alla seconda scadenza, senza rinnovo ,Nel contratto è scritto che per tutto quanto non contemplato si ci rifa alle vigenti nome di legge.Siccome nella lettera disdetta è scritto che il locale è a uso commerciale, come indicato nella legge 392/1978,La disdetta doveva essere notificata al rappresentante legale del circolo 12 mesi prima della seconda scadenza e quindi trattandosi di locale ad uso commerciale, il contratto si rinnova per altri sei anni o addirittura per 6+6 come indicato nel contratto iniziale.

In generale, come abbiamo detto ormai centinaia di volte, non ha molto senso, non è molto utile, parlare, sotto qualsiasi profilo, di un contratto senza averlo almeno potuto leggere, anche perché i contratti si interpretano e «leggono» nel loro complesso, senza poter più di tanto isolare singole clausole o singoli aspetti (come, appunto, quello della durata) gli uni dagli altri.

Facendo qualche considerazione su un piano, dunque, sempre generale, si può dire che se i termini non sono stati rispettati, il contratto potrebbe essersi rinnovato, anche se bisognerebbe guardare esattamente cosa prevedono le singole clausole al riguardo, potendo essere previsto – in qualche modo (e, cioè, magari anche attraverso interpretazione) – che la durata fosse prestabilita senza possibilità di rinnovo automatico – sempre ovviamente che questa clausola fosse conforme alla legge ed è questo un ulteriore accertamento da fare in concreto.

Ti consiglierei di approfondire acquistando una consulenza da un bravo avvocato, anche in relazione all’interesse che potete avere alla conservazione del contratto.

Situazioni come queste, comunque, di solito vengono meglio affrontate a livello negoziale, con una più o meno approfondita trattativa con la controparte, con la quale si intende peraltro continuare un rapporto, in qualche modo, di collaborazione.