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a quali presupposti si può chiedere la riduzione del mantenimento per il figlio?

Da otto anni verso l’assegno di mantenimento pari a 270 euro per mia figlia che vive con sua madre, dalla quale sono divorziato, e con i nonni materni. Sapendo che ex moglie e ex suoceri hanno un tenore di vita altissimo percependo due stipendi da dirigenti (3000+4000 euro circa) più uno da impiegata (1800 circa) oltre ad avere diverse proprietà immobili in giro e considerando invece che il mio reddito è pari a 1000 euro al mese più spese di mutuo e un altro figlio con la mia nuova compagna (impiegata part time), ci può essere il presupposto per abbassare la cifra del mio assegno?

In primo luogo bisognerebbe vedere il titolo che ha previsto la misura di 270 euro / mese originariamente, cioè se un divorzio giudiziale, congiunto, un provvedimento presidenziale e cos’altro, dopodichè confrontare la situazione esistente al momento in cui è stato emesso quel titolo con quella attuale, per vedere se c’è stato un peggioramento della tua condizione economica e/o un miglioramento di quella della tua ex moglie.

In generale, poi, va considerato quanto segue:

– il reddito dei tuoi ex suoceri non ha nessuna rilevanza, ma solamente quello della tua ex moglie

– un nuovo figlio non è generalmente considerato un presupposto per ottenere una riduzione dell’assegno, considerando che i giudici ritengono per lo più la procreazione un fatto responsabile a cui si dà corso quando si sa di poter far fronte sia ai vecchi che ai nuovi obblighi

– 250 euro in molte sedi di tribunale è considerato il «minimo sindacale» per quanto riguarda il mantenimento di un minore.

In conclusionale, dunque, la vedo abbastanza grigia, c’è una possibilità di provarci ma al massimo potresti, penso, ottenere una riduzione a 200€, non credo di meno, quindi penso che tutto sommato difficilmente possa valer la pena. Per ulteriori dettagli, ti rimando alla nostra scheda pratica sulla modifica delle condizioni.