Ti impediscono di vivere per paura di morire così poi, quando sarai irrimediabilmente depresso, potranno chiudere il cerchio concedendoti umanamente l’eutanasia ?
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Chi vuole uomini e donne diversi da come sono stati creati e sono in realtà odia gli uomini e le donne.
Con il pretesto ipocrita e falsissimo di crearne una versione migliore – il celebre «uomo nuovo», pallino di ogni dittatore e di ogni totalitarismo, di qualsiasi colore, da Hitler a Mao – in realtà vuole solo distruggerlo e portarlo alla morte o alla non vita.
Alcuni si scandalizzano perché nel 2021 parlo di Satana, ma in realtà il vero scandalo sarebbe non parlarne, egli è una costante niente affatto trascurabile nella storia dell’uomo.
Chi è che non è, fa parte della morte, invidia l’uomo creato da Dio – colui che è, cioè la vita, contrapposta alla morte, a ciò che non è – e ha come unico scopo distruggere, rovinare e compromettere l’uomo stesso se non Satana?
Egli agisce tramite i figli delle tenebre, i suoi accoliti tra gli uomini, ma la sua mano é assolutamente chiara.
Vuoi essere figlio della luce, del Padre, di colui che è, o vuoi essere figlio delle tenebre, di Satana, colui che non è?
Per poterlo scegliere, devi prima di tutto affinare la tua capacità di comprensione della realtà, le menzogne di Satana sono disseminate, ben camuffate, dappertutto; spesso ti vengono dispensate persino dalle persone che ti vogliono bene e ti sono più vicine.
Una cosa che puoi ricordare é che Satana detesta ogni cosa che é bella, armoniosa, salubre, energetica, perché segno e attualità della mano divina. La bellezza è segno di Dio e viceversa.
Veglia e prega in ogni momento.
«molti spettatori hanno chiesto che il musical sulla storia d’amore tra Sandy e Danny non venga mai più mostrato in tv»
«Succede a Certaldo, in provincia di Firenze, dove il primo cittadino Giacomo Cucini ha fatto la sconcertante scoperta lavando un paio di pantaloni. Mentre li stava rivoltando per metterli in lavatrice ha notato che l’etichetta su cui erano riportate le istruzioni per il lavaggio recitava: «Give it to your woman», ovvero «Dalli alla tua donna» perché li lavi.»

Donne che cantano, saltano e ballano nella mia cara Argentina per festeggiare l’approvazione della legge che consente l’aborto.
Ora, si può anche essere d’accordo, malgrado tante cose,
sull’opportunità di una legge che consenta l’aborto, per evitare mali peggiori, sempre a condizione che tale percorso sia circondato da una cultura di vita e sia soprattutto consapevole e non utilizzato come mezzo di contraccezione a posteriori.
Non si può tuttavia, in nessun caso, festeggiare e accogliere una legge che consente, di fatto, alle mamme di sopprimere i loro piccoli mentre stanno ancora nel loro ventre.
Mi dispiace, ma questo può accadere solo in una cultura di morte.
Solo in una cultura di morte si può festeggiare un evento come questo.
Senza alcun giudizio, ma con tutta la compassione possibile, quelle donne che festeggiano cantando e ballando come se fosse nato un figlio o un figlio facesse la cresima sono nelle mani di Satana dalla testa ai piedi.
Questo va detto e testimoniato molto chiaramente, specialmente di fronte alle nuove generazioni, in modo che non confondano la felicità di plastica con la vera felicità, quella dell’anima, di Colui che è, nella cultura della vita, in contrapposizione alla prima, quella di colui che non è e appartiene alla morte.
Testimonia sempre la tua fede e le tue idee.
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«oggi, nella realtà, la polizia britannica ha lanciato un programma, già operativo, per denunciare persone (anche conoscenti, amici e parenti) colpevoli di “visioni estremiste”, così che possano essere opportunamente rieducate.»
Tutto questo clamore, questi video, queste foto e non c’è stato ancora nessun media che abbia detto agli Italiani l’unica cosa che interessa loro davvero: la sorella di Cucchi si vaccina o no?
/n«Una cosa morta può seguire la corrente, solo una cosa viva può andarvi contro» (G. K. Chesterton)
/n«La verità è che la mancanza di religione è l’oppio dei popoli. Ovunque il popolo non creda in qualcosa al di là del mondo, adorerà il mondo. Ma, soprattutto, adorerà la cosa più forte del mondo.» (G. K. Chesterton)
Un grande genio, che ha capito perfettamente la società contemporanea, che – io dico sempre – ormai da liquida é divenuta squagliata.
«Il mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore l’opportunità di enormi profitti.
E ci alletta con la promessa di poter avere tutto senza fatica: soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza un processo di apprendimento.
I “legami umani” sono stati sostituiti dalle “connessioni”.
Mentre i legami richiedono impegno, “connettere” e “disconnettere” è un gioco da bambini.
Sui “social network” si possono avere centinaia di amici muovendo un dito. Farsi degli amici offline è più complicato.
Ciò che si guadagna in quantità si perde in qualità.
Ciò che si guadagna in facilità (scambiata per libertà) si perde in sicurezza. L’amore richiede tempo ed energia.
Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l’altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo: comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione.
In una società di consumatori la “novità” è stata elevata al più alto grado della gerarchia dei valori e considerata la chiave della felicità.
Tendiamo a non tollerare la routine, perché fin dall’infanzia siamo stati abituati a rincorrere oggetti “usa e getta”, da rimpiazzare velocemente.
Non conosciamo più la gioia delle cose durevoli, frutto dello sforzo e di un lavoro scrupoloso.
L’amore non è un oggetto preconfezionato e pronto per l’uso. Quando ciò che ci circonda diventa incerto, l’illusione di avere tante “seconde scelte”, che ci ricompensino dalla sofferenza della precarietà, è invitante.
Muoversi da un luogo all’altro (più promettente perché non ancora sperimentato) sembra più facile e allettante che impegnarsi in un lungo sforzo di riparazione delle imperfezioni della dimora attuale, per trasformarla in una vera e propria casa e non solo in un posto in cui vivere.
“L’amore esclusivo” non è quasi mai esente da dolori e problemi – ma la gioia è nello sforzo comune per superarli.
È affidato alle nostre cure, ha bisogno di un impegno costante, di essere ri-generato, ri-creato e resuscitato ogni giorno.»
(Zygmunt Bauman, “Le emozioni passano, i sentimenti vanno coltivati: sull’amore liquido”)
Quel poco che ho letto dell’enciclica «Fratelli tutti» é dottrina neoliberista pura, sostegno alla libera circolazione delle risorse umane, cioè schiavismo 2.0. Il cristianesimo é esattamente all’opposto del neoliberismo, forse un’ovvietà ma va ricordato.