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Se non ho prove schiaccianti della mia denuncia il giudice condannerà comunque controparte?

circa un mese fa ho presentato presso i carbinieri una denuncia-querela per ingiurie,aggressione e minaccie subite dal mio vicino di casa. Sono stato in ospedale con prognosi di 5 giorni e antidolorifici per 8 giorni. Quel giorno ho chiamato il 113 per un pronto intervento delle forze dell’ordine. Purtroppo non sono uscite per mancata disponibilità di pattuglia e nel mentre mi sono messo in sicurezza, quindi mi comunicavano che era inutile il loro intervento. Non ho un testimone. La mia buona fede è solo confermata dal pronto soccorso e dalla richiesta di aiuto al 113. Questa cosa può influire molto (senza testimone) in un procedimento penale? Come procede adesso l’iter giudiziario? Devo farmi assistere da un legale?

Tutti i procedimenti giudiziari giocoforza vivono di prove, cioè della capacità di chi li aziona di dimostrare i fatti che ne stanno alla base.

Un conto è la realtà, per come è andata, un altro conto la possibilità di provarla in giudizio: due cose che spesso non coincidono.

La chiamata al 113, la visita all’ospedale e le altre circostanze documentate o documentabili costituiscono un principio di prova, sono elementi che fondano una certe verosimiglianza di quello che sostieni, ma potrebbero non essere sufficienti per determinare la convinzione del magistrato.

Sicuramente l’assistenza di un avvocato competente potrebbe essere molto utile per lavorare sul tema della prova o per gestire in altro modo la situazione processuale e non.

Anzi, proprio il lavoro sulle prove è quasi sempre la parte più importante dei vari compiti che l’avvocato deve svolgere.

Nel tuo caso, il tema delle prove potrebbe essere ancora più importante del solito, anche perché nelle denunce penali c’è sempre un minimo di rischio, in caso non si riescano a dimostrare i fatti, di una denuncia per calunnia.