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Servitù di scarico: se non la concedo che succede?

i miei genitori hanno un pezzetto di terra in cui passa la tubazione di scarico acque reflue di 3 case di cui una e’ la loro, acque che da li’ vanno a finire nella fogna pubblica. al confine delcortile di questa palazzina c e’ un terreno e il proprietario vuole farci una casa per la sua famiglia. detto terreno non ha condotte per lo scarico in fogna e necessita passare o nel terreno dei miei genitori per allacciarsi alla fogna della palazzina (via piu’ facile) o in altri terreni attigue i cui proprietari hanno gia’ detto di no. ora gli altri due della palazzina concederebbero il passaggio in cambio d un opera muraria da parte del richiedente ma i miei no. vogliono stipulare un rogito per la vendita della servitu’ dietro presentazione d un progetto del passaggio della tubazione (che poi e’ quello che chiedera’ il comune per rilasciare l autorizzazione). le domande: se il richiedente non accetta il prezzo? c e’ un previsione di vendita coattiva della servitu’?

Sì, nel momento in cui non si dovesse trovare un accordo ci sarebbe probabilmente – l’avverbio è d’obbligo, perché in tema di servitù, come in tanti altri casi, non si possono fare valutazioni giuridiche senza avere prima compreso adeguatamente i fatti e la situazione dei luoghi – il diritto della persona che ha interesse a poter scaricare nella fognatura pubblica di ottenere tale servitù coattivamente.

Si tratta di una evenienza da cercare di evitare il più possibile, perché le cause in tema di servitù sono abbastanza complicate, lunghe e costose. Inoltre, potrebbe comunque esserci un intervento dell’autorità amministrativa, trattandosi di situazioni che riguardano la urbanizzazione di un’area e hanno importanti risvolti di natura sanitaria. Infine, si potrebbe anche subire un ricorso di tipo cautelare, che potrebbe avere, in caso di sconfitta, conseguenze pesantucce in ordine alle spese legali, trattandosi di un procedimento d’urgenza.

Consiglio quindi senz’altro di cercare di tenere in piedi il contesto negoziale che c’è già, vedendo se si riesce a trovare una soluzione tra proprietari interessati che eviti l’intervento o del comune (o altri enti pubblici) o della magistratura, con evidenti vantaggi per tutti.