nel 2013 ho perso mia madre in un incidente stradale. Io, mio padre e i mie due fratelli ci siamo costituiti come parte civile nel processo penale. Tra udienze preliminari e ordinarie la sentenza di primo grado è uscita nel 2018 nella quale si da la piena colpa dell’accaduto all’imputato. Nella sentenza si condanna l’imputato al risarcimento dei danni secondo l’art. 538 cpp nonche la condanna secondo l’art. 541 cpp al pagamento in solido con il responsabile civile delle spese sostenute dalle parti civili per la costituzione in giudizio che il giudice quantifica in 3.4500€ oltre spese fofettarie, iva e cpa come per legge. Il nostro avvocato penale ci ha presentato una parcella di 20.000€ circa, purtroppo non avevamo un preventivo anche perché ci siamo mossi di estrema velocità sbagliando ovviamente. Ora mi chiedevo in primo luogo se la cifra possa essere congrua, ma sopratutto se tale cifra verrà rimborsata dall’assicurazione dell’imputato
Mi dispiace per la tua perdita e per la tua vicenda.
Ovviamente, il grave errore di fondo è stato quello di non concordare un preventivo che, in materia come questa, avrebbe potuto essere anche forfettario o a flat, come ad esempio di solito facciamo noi.
Non avendo concordato un regime tariffario diverso, il compenso del tuo avvocato si determina sulla base dei parametri.
Detto questo, per controllare la congruità della pro forma che ti è stata presentata bisognerebbe esaminare il fascicolo e comunque più in generale il lavoro che è stato fatto. Andando a naso, c’è da dire che il valore di un procedimento per sinistro stradale con esito mortale è ovviamente piuttosto elevato, se dunque consideri che i parametri sono a loro volta diversi a seconda del valore della pratica puoi capire anche tu che facilmente, specialmente se il procedimento è durato per svariati anni attraverso più udienze, non è difficile raggiungere cifre consistenti.
Più che altro sono piuttosto in dubbio sulla bontà della scelta strategica di fondo di costituirsi parte civile e prendere un legale penalista, cosa che io di solito sconsiglio, sulla base anche di precise esperienze professionali avute in passato dove per fortuna ho fatto sempre la scelta giusta – se nel penale si ha una assoluzione, sempre possibile, non si può più poi chiedere il risarcimento in sede civile!
La questione si sarebbe potuta più opportunamente trattare, a mio modo di vedere, e ovviamente con riserva di cambiare idea nel momento in cui la situazione dovesse essere eventualmente approfondita, in sede civile, lasciando che il procedimento penale avesse il suo corso a parte.
Per quanto riguarda il rimborso da parte dell’assicurazione, può darsi che esso avvenga, anche se non ci sono norme di legge precise al riguardo, ma solo una prassi. Anche a riguardo può essere rilevante la opportunità o meno di costituirsi parte civile, determinando spese legali che coltivando la questione in sede civile e basta forse avrebbero potuto essere risparmiate.
In generale, e con riserva di approfondire, al momento sembra consigliabile trovare con l’avvocato che ti ha seguito nel penale un accordo e cioè una soluzione negoziale per il pagamento dei suoi compensi.