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Reclamo garante privacy: cosa occorre?

Ero giudice di una federazione sportiva. Nonostante le dimissioni il mio nominativo appare ancora, assieme alla data di nascita, sul sito della federazione. Ho scritto due pec, una a fine maggio e l’altra due settimane fa, per richiedere la rimozione dei dati personali. Nessuna risposta. Il centralino mi ha detto che le richieste probabilmente sono state ignorate perché l’indirizzo, unico disponibile, è dell’amministrazione, che ignora questi contenuti in quanto c’è una mail ordinaria per la privacy. Ho scritto lì, ma tranne la richiesta della prova che ho inviato delle pec non è cambiato nulla. Ora sono stanco: posso già fare reclamo al Garante della Privacy?

Per chi legge, preciso che al Garante non si fa più ricorso, ma si fa adesso reclamo, il ricorso è stato sostituito dalla nuova figura del reclamo da maggio 2018.

A quanto mi risulta, non è necessario alcun adempimento preliminare oltre ovviamente alla richiesta bonaria di rimozione – che nel tuo caso peraltro è già stata fatta con modalità idonee, dal momento che la PEC è equipollente alla raccomandata a ricevuta di ritorno – per inoltrare il reclamo al garante

Quindi a mio giudizio puoi procedere con il reclamo, ovviamente allegando le richieste che hai già fatto e illustrando le circostanze.

Il procedimento per la istruttoria e la decisione del reclamo però richiede alcuni mesi, specialmente per casi non particolarmente gravi ed urgenti come il tuo.

Un’alternativa che potrebbe essere interessante, anche se però a differenza del reclamo comporta dei costi, può essere quello di fare inviare una diffida tramite avvocato… Le richieste di tutela della privacy, così come le richieste di qualsiasi altro genere, hanno sempre qualche speranza in più di essere accolte se sono firmate da un legale sulla propria carta intestata, come spiego meglio nella scheda sulla diffida di cui ti metto sotto i riferimenti.

Non so se per te possa valere la pena fare un investimento di questo genere, magari puoi provare intanto con il reclamo e poi se vedi che le cose non si risolvono, passato un po’ di tempo, puoi sempre provare con una diffida tramite avvocato.

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Riferimenti.

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400 euro di mantenimento: non sono troppi?

Nella puntata di oggi del podcast, parliamo di separazione giudiziale, mantenimento, reclamo e modifica delle condizioni. A partire da un messaggio vocale lasciatoci da un utente.

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Impugnazioni: attento alla seconda botta!

Hai perso una causa, o una fase processuale, e mediti di fare ricorso, proporre impugnazione, cioè ad esempio reclamo, appello, ricorso per cassazione, ricorso alla CEDU?

La prima cosa di cui devi prendere consapevolezza è che un ricorso è sempre solo un tentativo: non è affatto detto, anche se è statisticamente abbastanza probabile, che il risultato venga cambiato.

Può anche essere che tu spenda ulteriori soldi per fare ricorso e ti procuri un’ulteriore condanna alle spese rispetto a quella che, magari, hai già.

Più in generale, chi subisce una sfortuna nella vita, giusta e ingiusta, deve stare molto attento alla «seconda botta». A molti succede che, mentre si stanno ancora lamentando di ciò di cui sono rimasti vittima, arriva una seconda ondata, spesso peggiore della prima. Accade, ad esempio, per gli infarti, gli ictus, i terremoti e, comunque, anche per le cause.

Per questo, la cosa più importante, quando si riceve un provvedimento negativo o si subisce una sconfitta processuale, è fermarsi e respirare.

Recuperare la calma e, una volta recuperata e raffreddata la mente e l’animo, valutare con cura se ci sono adeguate basi legali per fare ricorso e con quali chances di successo.

Proprio in considerazione di ciò, abbiamo strutturato il nostro lavoro in materia in modo progressiva: prima ti mettiamo a disposizione una consulenza su impugnazione e solo dopo, quando avremo eventualmente verificato la bontà dell’iniziativa che potresti intraprendere, ti possiamo indicare il tipo di ricorso praticabile nel tuo caso.

Tutti questi servizi legali sono stati pacchettizzati, cioè tariffati in modo flat o forfettario. In questo modo, sai sempre esattamente cosa vai a spendere, perlomeno su base annuale.

Quindi chi è genericamente interessato a valutare di fare un ricorso, può innanzitutto acquistare un servizio di approfondimento volto a verificare l’esistenza di adeguate basi legali per farlo. Anche questo a costo e condizioni chiare.

Una volta fatto questo approfondimento, potrai valutare ulteriormente, sulla base della nostra consulenza, l’opportunità di impugnare. Ti diremo quali sono i punti di forza e i rischi, per contro, dell’iniziativa.

Se deciderai di impugnare, potrai acquistare un «pacchetto» tra i prodotti del nostro store legale tariffato in modo forfettario o flat, avendo così anche in questo caso una conoscenza chiara dei costi.

Siamo molto soddisfatti di come abbiamo organizzato questi servizi, tutti peraltro acquistabili on line nel nostro store legale.

Se devi valutare un ricorso, dai un’occhiata ai nostri prodotti, che riportiamo anche sotto per comodità di lettura. In ogni caso, ti raccomando, con l’occasione, di iscriverti alla newsletter del blog, o, se non ti piace la mail, al gruppo Telegram, in modo da non perderti importanti e utili aggiornamenti quotidiani.

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Carta d’identità: la mia ex può farla avere a mio figlio?

sono un padre separato da due anni e mezzo. Non entro nel merito del calvario che ho dovuto subire. Siamo stati in tribunale 2 volte (causa ricorso in appello da lei voluto perchè la prima sentenza secondo lei era troppo a mio vantaggio .Ora c’è stata la nomina di assistenti sociali . Durante il colloquio è emerso che la signora è riuscita a procurare la carta d’identità (a mia insaputa) del minore recandosi da sola in comune io attendevo delibera del tribunale e non mi sono reso disponibile perchè temevo che con la carta d’identità in mano potesse andare all’estero e non fare più ritorno (conoscendola…) La domanda è sono passibili di querela o denuncia il comune o la mia ex oppure entrambi? Anche se non valida per l’espatrio io non ho dato ne consenso ne fornito deleghe o documentazioni. E’ stato quindi commesso un illecito? e se si cosa posso fare? Stanco solo di subire ingiustizie.

Da quanto capisco, trattandosi di una separazione molto conflittuale il tribunale o comunque l’autorità giudiziaria ha disposto il controllo o l’intervento dei servizi sociali.

In un contesto come questo, una denuncia del comune o della tua ex moglie per aver richiesto e consentito il rilascio di una carta di identità a tuo figlio come potrebbe essere valutata, anche a prescindere dall’eventuale fondamento della medesima?

Per dire che non mi sembra proprio il caso di inasprire il conflitto, varando nuove vertenze per motivi e aspetti tutto sommato trascurabili, quand’anche fondati, dal momento che il documento di identità non è valido per l’espatrio e quindi rischi di sottrazione del minore sono esclusi in radice.

Il mio consiglio dunque sarebbe di mettere completamente via l’idea.

Non so se abbiate mai fatto mediazione familiare, ma, in caso negativo, sarebbe bene che valutaste l’idea di iniziare un percorso del genere.

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In pendenza di reclamo in corte d’appello posso trasferirmi se il tribunale mi aveva autorizzato?

ho fatto richiesta di trasferimento con un minore per lavoro e per convivere e il padre si è opposto. Ho avuto accoglimento totale in primo grado ed il padre si è appellato in corte d’appello ma io non ho ricevuto nulla.
Io voglio andar via ma volevo sapere se il padre deve vedere il bambino in base ancora al decreto del tribunale minorile o a questo ricorso? E soprattutto se posso trasferirmo o devo aspettare l’appello.

Il provvedimento di primo grado è generalmente sempre provvisoriamente esecutivo, salvo solo che non intervenga, a seguito di apposita richiesta, un provvedimento di sospensione da parte del giudice incaricato del secondo grado, nel tuo caso la corte d’appello.

Se non hai ricevuto nulla, probabilmente è perché il padre ha depositato il ricorso, ma la corte d’appello non ha ancora fissato l’udienza per la discussione. Quando lo farà, ti verrà notificato sia il ricorso che il provvedimento della corte che indica il giorno appunto della discussione.

Se fosse intervenuto un provvedimento di sospensione, che è piuttosto improbabile prima dell’udienza, ti avrebbe comunque dovuto esser notificato.

Questo significa che potresti fare il trasferimento a mio giudizio, anche se è assolutamente necessario che tu chieda conferma al tuo legale che conosce il caso molto meglio di me e può dirti appunto molto meglio di me come stanno davvero le cose.

Tieni solo ben presente però che se la corte d’appello dovesse però riformare il provvedimento di primo grado dovrai tornare indietro.