Nella mia vita, ci sono sempre stati due «amori» fondamentali: quello per i libri e quello per il non fare un cazzo.
Che poi, se uno ci pensa, non sono nemmeno due elementi così diversi tra loro: cosa c’è di più bello di mettersi in disparte con un libro che ci piace, senza nient’altro da fare?
Ovvero, secondo la celebre frase di Tommaso da Kempis, da cui ho rubato anche per il nome della nostra comunità di lettori forti su facebook: in omnibus requiem quaesivi, et nusquam inveni nisi in angulo cum libro…
Devo, poi, alla mia pigrizia esistenziale – che poi, anche qui, se uno non capisse questa espressione, potrebbe leggersi il mio romanzo feticcio, Oblomov di Goncarov – lo sviluppo di quel po’ di intelligenza che ho, che mi è servita come strumento per ottenere le cose che volevo senza fare sforzo, o al massimo con il minimo di esso.
Tutto questo per dire che, dopo essermi cimentato nell’arte della lettura di libri altrui, in quella della scrittura di libri miei, ho pensato che mi sarebbe piaciuto selezionare e promuovere opere di altri, sfruttando le immense e divertenti possibilità offerte dalla rivoluzione digitale (mica potremo solo subirla, no?).
Questo per dare la possibilità a tutte quelle persone che hanno dentro un bellissimo libro di … scriverlo ma soprattutto metterlo a disposizione di tutti, per fargli finalmente fare il suo cammino, e renderlo utile per gli altri e il suo stesso autore.
Ho già quattro o cinque progetti in corso, che spero di caricare presto sui negozi on line perché ognuno possa valutarli.
Ma ecco che voglio condividere alcune caratteristiche distintive di questo progetto:
Tutti i libri costeranno pochissimo, generalmente solo 1,99€, in linea con i prezzi dei miei, quelli di cui sono autore io, già in vendita. La cultura deve essere alla portata di tutti, e comunque deve valer sempre di più la pena comprare un libro che piratarlo.
Tutti i libri saranno pubblicati solo in formato digitale. Questo è necessario per far costare tutto poco, guadagnando al contempo di più, e per diffondere la cultura senza consumare ambiente. Ma chi vorrà potrà stamparseli su carta e leggerli alla vecchia maniera. Infatti:
Tutti i libri non avranno sistemi di protezione, come i DRM. Chi li comprerà potrà copiarne parti, estratti, mandare citazioni sui social network, ad amici, familiari, farsi copie di backup e appunto stamparseli, in perfetta legittimità e senza ostacoli.
Gli autori guadagneranno una percentuale molto più alta che con l’editoria tradizionale: il 30% del prezzo di vendita. In questo modo percepiranno un compenso corrispondente a quello che avrebbero percepito con un libro in vendita a 10-15 euro con l’editoria tradizionale, ma con percentuali molto più basse. È un *win-win*!
Gli autori, inoltre, avranno un investimento contenutissimo o, a volte, anche pari a zero, sulla base di una collaborazione finalmente paritaria con l’«editore», che sono poi io.
Perché vi dico tutto questo? Ma perché spero innanzitutto che vogliate dare un’occhiata ai libri che presto pubblicherò, e che a me sono piaciuti tantissimo: un libro di astrologia e psicologia di Gianluca Ruggeri, che affronta questa materia con un taglio assolutamente innovativo e in grado di trasmettere moltissimo anche agli scettici, e un libro commovente di Stefano Ferrari su una vicenda di emigrazione italiana, una microstoria con tanti riferimenti locali modenesi che però diventa espressione di momenti tipici della condizione umana come l’inganno, lo sfruttamento, le illusioni e il risveglio.
E poi perché se avete un libro dentro di voi, o comunque avete sviluppato una *competenza* in un particolare settore e siete in grado di dire qualcosa che potrebbe essere utile agli altri, credo che potreste parlarne con me, per vedere se possibile definire un progetto e in quali termini, con la massima chiarezza.
Chiudo con due parole sul nome, scelto perché allude ad una dimensione nuova della lettura, quella digitale, dove le parole sono sempre appunto «sotto vetro», perché viste tramite lo schermo di un tablet o un reader.
La perdita della dimensione corporea, della materialità delle parole, le farà diventare più pesanti, incisive, ma soprattutto più ubique, veloci, atte a diffondersi quando buone e a morire quando cattive? È forse ancora presto per dirlo.
Intanto vale la pena provarci, a fare qualcosa di buono, di interessante, qualcosa da mettere a disposizione degli altri perché gli può essere utile, poi come al solito giudicheranno i lettori. Restate sintonizzati, seguiranno molti maggiori dettagli.
E, se avete qualcosa da chiedere, o da dire, lasciate pure un commento.
Come funziona più in concreto.
Aggiornamento: ecco come il progetto funziona più in concreto.