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Giudice arrestato: diventa invalida l’intera causa?

vorrei cortesemente informazioni in merito a una sentenza civile che doveva essere emessa a giorni ma purtroppo il giudice che doveva mettere la sentenza e stato arrestato per varie truffe immobiliare in questo caso vorrei sapere se e possibile annullare anche le precedenti sentenze Avvocato si tratta di una causa per la vendita di una casa la quale il nuovo propretario fa richiesta di un abbattimento del prezzo ma noi abbiamo ricevuto la confermità della casa con tutte le pratiche consegnate per l’agibilità che i tenc ci anno consegnato trascorso qualche anno in questo periodo doveva essere messa la sentenza ma come già detto il giudice che si occupa di questa vicenda e stato arrestato la mia domanda Avvocato potrebbe essere annullato tutte le sentenze precedenti

È, di solito, molto difficile prevedere i tempi in cui verrà depositata una sentenza, nel caso in cui il giudice che avrebbe dovuto scriverla, designato per il procedimento, è addirittura stato arrestato ovviamente diventa impossibile poterlo fare.

Il giudice dovrà a questo punto molto probabilmente essere sostituito, dopodiché i tempi dipenderanno dal «ruolo» del nuovo giudice cui verrà assegnata la causa, che sicuramente ne aveva già altre sue e che di certo, prendendo magari diverse cause dal collega che in questo momento non può gestirle, non velocizzerà il suo lavoro, ma, tutto al contrario, lo rallenterà.

I termini previsti dal codice di procedura civile per i giudici per il deposito delle sentenze sono privi di sanzioni dirette, come abbiamo ricordato diverse volte, a differenza di quelli previsti per gli avvocati che sono spesso perentori, cioè tali per cui in caso di mancata osservanza degli stessi si determinano decadenze, preclusioni o altre conseguenze negative.

Onestamente, non puoi fare molto altro che aspettare. Qualora l’attesa dovesse diventare molto lunga, un domani, puoi valutare un’istanza di prelievo o sollecito, magari di rassegnazione del procedimento.

Per quanto riguarda l’altra domanda, immagino che con il termine «sentenze» tu ti voglia riferire alle precedenti «udienze» e, comunque, più in generale all’intero procedimento.

A riguardo, c’è da dire che un procedimento non può certo essere ritenuto viziato e quindi invalido solo perché il giudice che lo seguiva è stato arrestato per altri fatti, seppure connessi, ma bisogna prima dimostrare che nel procedimento in questione sono stati, positivamente e concretamente, commessi degli illeciti specifici.

Qui, se credi, puoi far esaminare il fascicolo dal tuo attuale avvocato. Oppure puoi chiedere un secondo parere ad un altro avvocato, acquistando una consulenza.

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Condannato in contumacia: posso fare esposto per falso?

sono stato condannato in contumacia a pagare al condominio, che avevo costruito nel 1998, 262.000 euro per difetti costruttivi, il difetto principale riguarda l’impermeabilizzazione della soletta di copertura del piano interrato,la verità è che avevo rimediato a detti difetti eseguendo lavori vari sotto la direzione del ex D.L. all’epoca della costruzione e del tecnico del condominio che alla fine,nel 2003,redige una relazione quantificando le eventuali ulteriori opere in qualche migliaio di euro.Il condominio mi cita nel 2006, per un qualche motivo non vengo in possesso della notifica, la sentenza di condanna diventa esecutiva non per notificazione ma per decorrenza dei termini nel 2013.
Vorrei conoscere se è possibile fare un esposto alla Procura della Repubblica denunciando il condominio, i periti, il loro avvocato, per la produzione di documenti falsi, il falso è dimostrato dal fatto che il condominio in questi molti anni non ha effettuato alcun lavoro e non vi sono perdite

È una cosa che andrebbe approfondita molto di più, esaminando sia la situazione in fatto sia il fascicolo del procedimento.

In via generale, si possono fare le seguenti osservazioni.

Riferisci di non aver ricevuto la notifica «per un qualche motivo». Si tratta, però, di un aspetto fondamentale, il primo che è necessario chiarire per verificare la regolarità del procedimento e della sentenza che è stata emessa al termine del medesimo.

Quindi il primo consiglio è quello di incaricare un avvocato di estrarre le copie dei documenti dal fascicolo del procedimento per vedere come ti è stato notificato l’atto introduttivo e verificare se tale forma di notifica può considerarsi valida o meno.

Ovviamente, il da farsi, in seguito, dipende dall’esito che avrà questo accertamento.

Per sapere, poi, se possibile fare un esposto per falso, che è una vera e propria denuncia, ti sembrerà incredibile ma, ancora una volta, bisogna esaminare il fascicolo e vedere esattamente cosa è stato sostenuto dal condominio e che tipi di documenti sono stati prodotti.

In generale, comunque, un reato di falso non ricorre semplicemente quando si sostiene in giudizio un fatto infondato, altrimenti in ogni causa civile ci sarebbe almeno un reato di falso, dal momento che ogni parte della stessa sostiene la verità di fatti diversi e spesso contrapposti, ma occorrono requisiti e circostanze ulteriori previsti dalle disposizioni del codice penale che prevedono diverse figure di reati di falso.

Ulteriormente, va poi considerato che, a mio giudizio, quand’anche ci fosse effettivamente un reato o più di falso e quand’anche si presentasse una denuncia e si aprisse un procedimento terminante con condanna penale dei responsabili, la sentenza civile emessa nei tuoi confronti rimarrebbe perfettamente valida ed efficace e di certo non verrebbe caducata per effetto di una sentenza penale, salva solo l’ipotesi di revocazione, uno speciale mezzo di impugnazione praticabile in alcuni casi anche contro sentenze già passate in giudicato, che è comunque tutto da valutare sulla base di quello che sarà stato accertato, sempre in ipotesi, nel procedimento penale.

In conclusione, mi sembra che ci siano davvero pochi spazi e che si tratti di una ipotesi in cui purtroppo sarebbe stato opportuno attivarsi a suo tempo.

L’unica possibilità con un minimo di concretezza sarebbe quella relativa all’invalidità della notifica, che va tuttavia studiata e approfondita con cura.

Direi che, per fare questi accertamenti, con una sentenza che ti obbliga a pagare quasi 300.000 euro, un po’ di soldi da investire per far fare questo lavoro ad un avvocato potrebbe essere opportuno appunto decidere di spenderli.

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Se la sentenza non ordina di rimborsarmi tutte le spese di CTP posso fare appello?

Se il Giudice rigettando un ricorso, condanna la parte attrice integralmente alle spese di CTU, e alla RIFUSIONE delle spese sostenute da delle spese di CTP, “nella misura esposta di Euro 500,che si reputa congrua” quando invece 500 Euro corrispondono solo all’ultima delle fatture depositate (la perizia è costata in realtà 1600 Euro) , si può pensare ad un errore “ostativo” del Giudice..o la “RIFUSIONE” va considerata come una restituzione volutamente decisa in misura parziale ?
Come posso sperare di riavere anche i 1100 Euro pagati per la perizia di parte..? Ricorrendo in appello ? Le sentenze affette errore “ostativo” sono rettificabili ?

Occorrerebbe naturalmente leggere il provvedimento, non è possibile dare un’interpretazione di un atto giudizio solo sulla base di un estratto molto breve, anche perché bisogna conoscere la vicenda nel suo complesso che viene ad essere conclusa dall’atto e leggere ogni condizione insieme alle altre.

Ad ogni modo, e con tutti i limiti che un discorso generico può avere, a me pare proprio che il provvedimento interpretato nel senso che il giudice abbia ritenuto giusto che, di quei 1100 che tu hai pagato, la controparte te ne rimborsi solo 500.

Del resto, nominare un CTP non è strettamente obbligatorio, ma in parte una tua scelta.

Non credo assolutamente che possa valere la pena fare un appello per una cosa di questo genere nè che il giudice di appello possa riformare la decisione su questo punto, per cui io ti sconsiglierei di coltivare una cosa come questa, anche se mi rendo conto che per te rappresenta una perdita netta, occorre però essere realistici e valutare la fattibilità.