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CTU: se una parte non lo paga, paga tutto l’altra?

mio padre ha attualmente in corso una causa con un architetto che a seguito di lavori svolti presso la sua abitazione, ha provato ad estorcergli 6mila€. Nel corso della causa il giudice ha nominato un perito che ha effettuato una perizia presso l’abitazione di mio padre ed al seguito di quest’ultima si è visto richiedere dal tribunale il pagamento di € 900 quale somma dovuta al perito. Mio padre ha regolarmente pagato entro i termini prefissati, ma pochi giorni dopo è stato contattato dalla banca perché il tribunale ha eseguito un pignoramento di €2900 e rotti in quanto la controparte non ha pagato il perito, essendosi dichiarata nullatenente (un architetto che gira con un mercedes da 90 e più mila €). Vorrei sapere se questa cosa fatta dal tribunale è giusta e se ci sono mezzi per opporsi al pignoramento. Di certo sto vivendo in prima persona lo schifo del sistema giudiziario italiano.

La giustizia di questa cosa ognuno deve valutarla da sé, qui non discutiamo, generalmente, di cosa è giusto o meno, ma di quello che è legittimo o illegittimo, cioè previsto e consentito dalla legge, o meno, a prescindere dall’eventuale giustizia o ingiustizia.

A questo riguardo, ti devo dire che la cassazione, ad esempio, ha più volte ribadito la regola secondo cui l’obbligo di pagare la prestazione eseguita dal consulente tecnico d’ufficio, o CTU, ha natura solidale ex art. 1294 c.c., in considerazione del fatto che la sua prestazione viene svolta nell’interesse di tutte le parti del giudizio (Cass, n. 6199/96 ed altre ivi citate; 2262/04; 17953/05; 20314/06; 23586/08).

Quando una obbligazione è solidale, il creditore, nel nostro caso il CTU, può richiedere l’intero pagamento ad uno qualsiasi dei condebitori, mentre saranno poi i condebitori a regolare gli obblighi tra loro mediante l’esercizio dell’azione di regresso.

Quando in una obbligazione ci sono più debitori, peraltro, la solidarietà è la regola e la soluzione diversa, che si chiama parziarietà, rappresenta l’eccezione; un esempio di obbligazioni parziarie sono quelle successorie: qui il creditore può chiedere ai singoli eredi solo la rispettiva parte di ciascuno di essi e non l’intero.

Quindi tutto quello che è accaduto è legittimo ed è previsto così perché il CTU, che viene chiamato a prestare la propria opera lavorativa all’interno di un processo senza avere alcuna colpa di eventuali malefatte compiute dall’uno o dall’altra parte, è bene che abbia le maggiori garanzie possibili di ricevere il proprio compenso, anche perché, come ricorda la cassazione, lui lavora cercando di agevolare l’accertamento della verità, cosa che dovrebbe essere nell’interesse di entrambe o tutte le parti del giudizio.

Sotto un altro profilo, comunque, tuo padre non avrebbe dovuto apprendere del pignoramento dalla telefonata della banca, perché, se è vero che il decreto di liquidazione del CTU è titolo esecutivo, è anche vero che la notifica del precetto resta pur sempre necessaria. Tuo padre, dunque, prima del pignoramento avrebbe dovuto ricevere la notifica del precetto. Se l’ha ignorata, purtroppo, deve imputare a sé l’aver fatto andare avanti il pignoramento, con la successiva crescita esponenziale delle spese legali e correlativa figura non eccezionale con la banca.

Per quanto riguarda la causa attualmente pendente, direi che sarebbe stato meglio procedere, in un caso del genere, con un ricorso ex art. 696 bis cpc per CTU preventiva, ma ormai il discorso, essendo la CTU stata fatta, è superato.

Potete valutare l’azione di regresso nei confronti dell’architetto, e magari un esposto disciplinare, per dire di più bisognerebbe vedere la documentazione del pignoramento e quella anteriore e successiva.

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Immobili con ipoteca di primo grado: mi conviene pignorarli?

ho vinto una causa civile (io creditore privato verso un altro debitore privato). Il mio decreto ingiuntivo è di 63000.00 ed è esecutivo a tutti gli effetti di legge in quanto il giudice me la concesso per aver vinto la causa dopo 4 anni di processo. Il debitore ha 2 case con 2 ipoteche volontarie di 1 grado con la banca. Per la prima casa ha chiesto una ipoteca alla banca di 1 grado di 104.000,00 nel 2006 per25 anni ed è ancora attiva (aperta). Posso e mi conviene chiedere una ipoteca di 2 grado e fare il sequestro del bene? come funziona il procedimento? alla debitrice sono rimasti altri 15 anni di mutuo da pagare, ma ho scoperto che la debitrice ha affittato la casa all’ASL. Dovrò fare il sequestro del bene. Il valore della casa è di circa 70,000,00, però all’asta si svaluterà di molto. Mi conviene fare l’ipoteca di 2 grado? o no? o prenderò una mazzata? dovrò fare anche il conteggio di quanto è rimasto di mutuo della debitrice da pagare alla banca

Attenzione, stai facendo un po’ di confusione. Diciamo che hai un titolo esecutivo per 63.000 euro circa, costituito probabilmente sia dal decreto che avevi ottenuto originariamente 4 anni fa, confermato dal giudice della causa di opposizione, sia dalla sentenza che ha definito il giudizio di opposizione, che probabilmente regola la spese di fase, e magari anche quelle del monitorio, ponendole a carico della parte soccombente.

Quando parli di sequestro, poi probabilmente intendi pignoramento.

Fatte queste precisazioni, c’è da direi che la valutazione circa i mezzi di esecuzione da utilizzare per poter ottenere che questa sentenza venga rispettata va condotta in concreto, perché il rischio di spendere ulteriore denaro in attività legale senza poi portare a casa nulla è reale.

Peraltro, queste valutazioni sarebbero state da fare al momento di iniziare la causa, 4 anni fa, come predico sempre e comunque anche nella nostra scheda sul recupero crediti, che ti invito a leggere facendo particolarmente attenzione al concetto di solvenza, ma anche ai vari tipi di pignoramento praticabili.

Più in particolare, se ci sono già ipoteche di primo grado, che sono veri e propri diritti di precedenza a favoredi chi ne è titolare il rischio è che tu promuova il pignoramento di questi immobili spendendo le non indifferenti cifre richieste a tutto vantaggio del titolare dell’ipoteca di grado precedente, che ha il diritto di soddisfarsi su quanto ricavato fino a che il suo credito non sarà stato estinto…

Ti consiglio di investire due, tre o anche di più ore di lavoro di un bravo avvocato per fare in concreto, con precisione e adeguata cura questo accertamento.