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Posso essere risarcito per problemi ad un’auto che ho già venduto?

Ho comprato un TOYOTA RAV4 – a 3000 km guasto iniettore (cambio in garanzia) – a 5500 km pulizia filtro carburante per presenza acqua (a mie spese) – a 6000 km guasti 4 iniettori (cambio in garanzia). Ho rivenduto l’auto dopo 6 mesi per disperazione. Ho inviato raccomandata casa madre. Sono stato contattato da TOYOTA per un accomodamento che non ho accettato perché ridicolo. Mi hanno risposto dicendo che i guasti si sono verificati per un pieno fatto male. Le loro deduzioni sono a mio parere completamente arbitrarie: a 3000 e 6000 km non hanno riscontrato acqua nel carburante o altre anomalie di questo genere. Il danno è di 8500 €.

Credo che avresti dovuto, prima di vendere il veicolo, far eseguire una perizia tecnica dapprima da un tuo tecnico privato di fiducia, almeno per capire l’origine dei problemi e lo stato del motore e, in seguito, magari un ricorso ex art. 696 bis per CTU preventiva, che è lo strumento che si utilizza in questi casi.

Adesso, dopo aver perso il possesso dell’auto, non hai in mano che la documentazione, peraltro formata fuori da qualsiasi contesto processuale, dei tre interventi, che ti possono essere, come in effetti sono stati, contestati, indicando la causa dei problemi oggetto degli stessi in altri fattori, come il rifornimento con carburante contaminato, un evento che come è noto in effetti peraltro capita anche abbastanza di frequente.

Infine, non hai alcuna azione diretta nei confronti di Toyota a mio giudizio, ma solo nei confronti del soggetto dal quale avevi acquistato a suo tempo il veicolo.

Direi che attualmente ci sia davvero poco spazio per fare iniziative legali su solide basi, puoi fare un tentativo ma sei un po’ fuori tempo massimo.