garanzia sugli scanner acer

Volevo un consiglio su come comportarmi relativamente ad un acquisto di uno scanner Acer risultato subito guasto. Appena installato sul mio computer ho potuto appurare che non funzionava,così lo portai dal negoziante per sapere se ero io che non sapevo installarlo o era difettoso l’apparecchio.Lasciato lo scanner un paio di giorni, mi sento dire dal rivenditore che effettivamente la periferica era guasta e quindi essendo naturalmente in garanzia si poteva richiedere la sostituzione all’Acer. Fin qui nessun problema, tranne che mi si viene detto dal negoziante che loro non hanno assistenza e che quindi lo scanner non me lo possono ne’ riparare ne’ sostituire ma lo devo spedire io a spese mie per la sola andata, con un corriere. Naturalmente ho protestato e telefonato alla casa madre sentendomi dire le medesime cose,ora se uno scanner costa circa 200.000 £ e un corriere mi costa 40.000£ se dovesse guastarsi in futuro ancora sotto garanzia, non faccio prima a comprarmene un altro? Tra l’altro, poi, LO SCANNER L’HO SPEDITO IL 3 APRILE E A TUTT’OGGI, 21 APRILE NON NE SO NULLA, SO SOLTANTO CHE HO PAGATO IN TUTTO 240.000 £ MA NON HO NE’ LO SCANNER E NE’ NOTIZIE) (Simone da Messina, via mail)

Il comportamento del rivenditore non è stato corretto. Nel caso lamentato dal lettore, tra l’altro, non si tratta di garanzia di buon funzionamento, non si tratta cioè di una periferica che dopo l’acquisto ha funzionato correttamente per un certo periodo per poi rompersi. Si tratta di una periferica che non ha mai funzionato, sin dall’inizio, a quanto pare per difetti riconosciuti dallo stesso rivenditore. Lo scanner, pertanto, avrebbe dovuto più opportunamente essere sostituito. Si applica in questo caso la garanzia per i vizi della cosa venduta che evidentemente erano tali da renderla inidonea a servire all’uso cui è destinata, secondo l’espressione delle disposizioni del codice civile in materia. Non è dato di capire quanto, nell’accaduto, sia responsabilità del rivenditore e quanto sia invece responsabilità del distributore o della stessa casa madre che non ha saputo impartire disposizioni chiare e corrette per gestire in modo legale le sostituzioni o comunque i casi di periferiche difettose. Ad ogni modo, il lettore aveva diritto ad una sostituzione ovvero alla restituzione del proprio denaro. Anche in questo caso, tuttavia, di fronte al diniego del venditore avrebbe dovuto instaurare una causa civile, davanti al Giudice di Pace della propria città, ma con spese frattanto a suo esclusivo carico.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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