Avrei bisogno di aiuto.
Sono titolare di un negozio imprenditrice sogetta ad eventuale fallimento con negative ripercussioni sul patrimonio famigliare, stante anche a regime di comunione legale.
Un anno e mezzo fa mio marito mi chiese di fare una separazione consensuale che non ho mai voluto nella convinzione che fosse l’unica strada per tutelare il patrimonio mio e della famiglia dai rischi imprenditoriali, fui convinta quindi a sottoscrivere il ricorso per separazione, a condizioni del tutto inique, fidandomi delle sue parole e delle sue promesse ritenendo tale separazione solo fittizia. Dopo 4 mesi mi lascia lasciandomi in pessime condizioni con l’attivita’ commerciale con un figlio di 17 anni ora sto chiedendo l’annullamento della separazione consensuale lei pensa che ho molte prospettive? Pensa che qualcosa cambi, la mia attivita’ commerciale non sono andata mai bene Ãnzi in questo periodo ho uno scarso profitto con un fido in banca non so prorio come andare avanti…….
Grazie
Claudia
Cara Claudia, per darTi una risposta certa è necessario leggere la copia del verbale di separazione consensuale da Te e Tuo marito sottoscritto. In ogni modo, non avendo il documento contenente le condizioni di ciò che hai sottoscritto, posso dirTi che la separazione comporta lo scioglimento della comunione tra i coniugi. Nel caso della ditta, se la stessa è stata creata dopo il matrimonio da uno dei coniugi o da entrambi i coniugi in comunione legale dei beni, in caso di debiti della stessa, a pagare sono entrambi. Con riferimento al Tuo quesito mi pare di avere intuito che Tu hai fatto la separazione consensuale a condizioni per Te svantaggiose. A mio parere, la strada che puoi percorrere è quella di prumuovere ricorso avanti il Tribunale competente per la modifica delle condizioni della separazione stessa. Naturalmente a supporto di tale domanda devono essere prodotti documenti che provano la situazione a Te problematica.
A tua disposizione
Una risposta su “E’ possibile modificare le condizioni di separazione?”
Fatte le dovute eccezioni, l'intera categoria avvocati opera scorrettamente e l'ottanta per cento dei cittadini non riesce ad avere Giustizia. Non è il dolore personale che mi spinge a parlare, ma il sapere che la mia vicenda non è un caso isolato, ma fa parte di milioni di casi. Le incollo di seguito le dichiarazioni dell'associazione AVVOCATI SENZA FRONTIERE,
Incollo quanto afferma l'associazione Avvocati Senza Frontiere nel loro Sito:
AVVOCATI SENZA FRONTIERE
Regione per Regione, i casi più eclatanti delle migliaia di abusi che ogni giorno vengono consumati da parte del potere nei confronti delle persone inermi,
nel totale silenzio dei media.
Un osservatorio permanente sul vasto fenomeno dell'illegalità istituzionale e della giustizia negata, che mette in luce come i valori di legalità e giustizia,
in cui tutti crediamo e che dovrebbero essere alla base della civiltà, possano venire sovvertiti e calpestati impunemente.
Una finestra aperta sul mondo sommerso della criminalità economica e giudiziaria e uno strumento di denuncia dell'inquietante fenomeno della malagiustizia,
ovvero un modo per non lasciare più sole le vittime dell'ingiustizia.
I NOMI DI MAGISTRATI, AVVOCATI, CANCELLIERI, PERITI, AMMINISTRATORI PUBBLICI, POLITICI E IMPRENDITORI RITENUTI RESPONSABILI DEGLI ABUSI CHE CI VENGONO DENUNCIATI.
Una banca dati in continua espansione per il susseguirsi di segnalazioni di "notitiae criminis", a carico di infedeli servitori dello Stato, che riceviamo
con ritmo crescente da ogni parte d'Italia.
Per ovvie ragioni vengono pubblicate solo le notizie verificabili e corredate da idonea documentazione, impegnandoci ad aggiornare i dati in base alle segnalazioni
che man mano riceviamo da parte dei diretti interessati, o a cancellare ogni riferimento a procedimenti in corso, in caso di assoluzione degli indagati,
con sentenza passata in giudicato e non impugnata dalle parti lese nelle sedi sovra-nazionali.
Il servizio, senza alcun onere, si propone di offrire ai cittadini, in tempo reale, una costante quanto obiettiva informazione sui crimini paraistituzionali
del potere, che la stampa di regime molto spesso cerca di occultare, essendo espressione delle cordate affaristico-giudiziarie che si scontrano nel paese.
Un elenco sempre più ricco di dati, con le informazioni che ci pervengono da parte delle vittime della falsa legalità e di quegli operatori onesti della
Giustizia, che credono nel principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e che la magistratura debba essere messa in condizione di fare il
proprio dovere fino in fondo senza guardare in faccia a nessuno.
Uno strumento per conoscere i perversi meccanismi di controllo del pianeta giustizia e le "oscure vie" attraverso cui i furbi ed i disonesti hanno spesso
la meglio sulle persone per bene, a cui è dovuto Giustizia, e che, invece di venire tutelati dalla legge, si ritrovano vittime di una ramificata rete di
protezioni illecite che, nonostante il vento di Tangentopoli, continua ad alimentare la corruzione politica-giudiziaria, soffocando la legalità ed il diritto
ad una Giustizia equa e rapida per tutto il popolo italiano.
La "mappa" consente di radiografare i comportamenti, non sempre trasparenti, di funzionari pubblici ed operatori di giustizia, che nell'esercito delle loro
funzioni dovrebbero garantire la legalità, e che, invece, spesso, appaiono come garanti di poteri occulti e criminali, protesi a difendere ad oltranza
gli interessi di potenti e farabutti di ogni risma.
Un ordine di falsa legalità soffoca la società ed annichilisce il profondo bisogno di Giustizia a cui ogni uomo libero aspira, impedendo ad un intero popolo
di progredire e vivere in pace. Nel nostro Paese vige un sistema per cui è pressochè impossibile per un comune cittadino ottenere Giustizia nei confronti
di un potente o di un amico degli amici di potenti.
La Giustizia è condizionata dai partiti e da pochi imprenditori di regime che a loro volta sono in grado di controllare la vita politica ed amministrativa.
Pendono oltre 9.000.000 (tra civili e penali) di procedimenti a livello nazionale, con una percentuale di impunità pari all'80%. Tale situazione di intasamento
della Giustizia viene volutamente mantenuta ed aggravata per impedire la definizione di tutti quei processi civili, penali, amministrativi che, in un modo
o nell'altro, avrebbero, già da tempo, determinato la soccombenza di potenti e personaggi vicini alle lobbies trasversali che controllano il Paese.
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contattandoci subito al 329.21.58.780
o inviando una e-mail a
avvocatisenzafrontiere@hotmail.com
Robin Hood
a Avvocati Senza Frontiere
AVVOCATI SENZA FRONTIERE è una rete di legali e professionisti, a livello nazionale ed europeo, istituita con la collaborazione di più associazioni, ad
iniziativa del Movimento per la Giustizia Robin Hood, a cui possono partecipare anche praticanti, iuris periti, consulenti tecnici, commercialisti, comuni
cittadini, studenti e volontari.
La struttura italiana si prefigge di tutelare con la necessaria fermezza e coraggio civile i cosiddetti "diritti negati" delle persone più deboli, contro
ogni forma di abuso della Pubblica Amministrazione e/o di soggetti privati in posizione dominante, contribuendo a fare crescere la legalità e l'etica deontologica
della professione forense, la cui nobiltà è troppo spesso offuscata da comportamenti non sempre improntati a lealtà professionale, ovvero dalla diffusa
debolezza dei Consigli dell'Ordine, incapaci di uscire dalle logiche dominanti e in genere più vicini agli
interessi del potere che a quelli della collettività.
A tale scopo stiamo cercando di trovare adeguate collaborazioni, in ogni Regione, per aprire sportelli di "S.O.S. GIUSTIZIA", in grado di rispondere al
diffuso bisogno di giustizia e seguire i molteplici casi che ci vengono segnalati, da ogni parte del Paese (sia in sede civile, penale che amministrativa).
Gli sportelli di "S.O.S. GIUSTIZIA" offrono, gratuitamente, orientamento legale e la necessaria assistenza alle persone bisognose. Tale attività viene svolta
da operatori del settore, a livello di volontariato, e comprende: consulenza telefonica gratuita e valutazione del caso; studio degli atti e classificazione
giuridica; individuazione dei rimedi più acconci; intervento sugli enti e parti controinteressate; assistenza legale tecnica, attraverso l'intervento di
legali civilisti, penalisti e amministrativisti; stesura di istanze di gratuito patrocinio; stesura di ricorsi alla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo;
patrocinio e intervento in giudizio dell'Associazione, ove il caso rivesta un interesse pubblico.
Nel caso si renda necessario formalizzare un rapporto giuridico tra la persona assistita e un difensore, l'Associazione fornisce ai suoi associati il nominativo
di uno dei legali aderenti e disponibili al momento, dopo che questi hanno assunto almeno due casi gratuitamente nell'arco di un anno.
Il legale, da parte sua, si impegna a seguire la causa in collaborazione con l'Associazione (che, nei casi più emblematici e di interesse sociale, si riserva
di costituirsi parte civile), nonchè a svolgere l'attività sulla base delle tariffe più basse, tenendo conto delle condizioni dell'Associato e delle indicazioni
difensive eventualmente ricevute dallo stesso e/o dall'Associazione.
I cittadini non abbienti, ricorrendone le condizioni di legge, vengono ammessi al patrocinio gratuito a spese dello Stato e fornite le necessarie informazioni
per adire la Corte Europea per i Diritti dell'Uomo di Strasburgo, ove la parte abbia esperito, infruttuosamente, ogni ricorso interno.
I legali possono contribuire a promuovere qualsiasi iniziativa ritenuta utile nella loro Regione, volta a fare conoscere l'attività dell'Associazione, quali
conferenze, seminari e corsi di autodifesa legale, sui temi dell'etica e della tutela dell'ambiente, del diritto alla salute, alla casa, al lavoro, alla
sicurezza e alla pace, ovvero fornire modelli, documenti, bibliografia, e quanto necessario a sensibilizzare sul problema della tutela dei diritti umani.
Per corsi di autodifesa legale, seminari e conferenze sui temi telefonare al 329.21.58.780 o invia una e-mail a
movimentogiustizia@yahoo.it
Chi siamo:
Il Movimento per la Giustizia Robin Hood è una libera associazione di cittadini, senza fini di lucro, bandiere di partito e colori politici, creata da persone
comuni e aperta a tutti, per difendere la legalità e i diritti.
Siamo uomini e donne normali che lavorano onestamente, come la maggior parte degli italiani. Siamo gente di ogni età e condizione sociale che si è stancata
di essere derubata e presa in giro da partiti vecchi e nuovi.
Cittadini costretti a scendere in campo, nella lotta politica per difendere un'esistenza serena, laboriosa, dignitosa.
Non siamo politicanti di mestiere ed avremmo preferito non immischiarci direttamente nell'agone politico, ma siamo stati costretti a rispondere desolante
vuoto di tutela in cui versano i cittadini, anzi al vero e proprio imbroglio perpetrato dai soliti professionisti della politica che, da finte maggioranze
e finte opposizioni, dopo anni di malgoverno e di cattiva amministrazione, hanno portato il paese alle disastrose condizioni che tutti conosciamo.
Siamo gente che si è dovuta battere, il più delle volte controvoglia perché attaccata nei propri spazi vitali, dall'incedere di disegni criminosi, per i
diritti conculcati dalle varie mafie para-istituzionali che hanno usurpato la legittimità, controllando la pubblica amministrazione, le leve economiche,
i tribunali, i media.
Dietro ogni diritto negato, per cui abbiamo dovuto combattere – il diritto alla casa, al lavoro, alla libertà d'impresa, alla pensione, alla sanità, alla
giustizia giusta, alla dignità dei cittadini – abbiamo sempre trovato la prepotenza e l'arroganza dei vari comitati d'affari, legati al potere, organizzati
come vere e proprie associazioni a delinquere, il cui unico fine è quello di perseguire i loro interessi privati, a danno dell'interesse pubblico.
In queste lotte abbiamo più volte bevuto l'amaro calice della sconfitta, ma siamo anche riusciti a strappare delle vittorie, come nel caso del ritiro dei
decreti salvaladri, comprendendo che mai nessuno ci libererà dai poteri occulti e mafiosi che ci governano, se non lo faremo noi stessi.
Grazie alle nostre azioni siamo riusciti a fare aprire migliaia di procedimenti per reati contro la Pubblica Amministrazione che hanno portato alla condanna,
tra gli altri, dell'ex Presidente delTribunale di Milano, Diego Curtò e dell'ex Generale della G.d.F. Giuseppe Cerciello, nonchè del Comune di Milano e
della Regione Lombardia, in relazione al boicottaggio delle ns. attività associative, oggetto da anni di una violenta turbativa.
Intendiamo batterci per la tutela dei diritti dei cittadini in ogni sede, costituire una commissione di controllo sull'attività di giudici, politici e pubblici
amministratori, composta da cittadini, con potere di avviare indagini e richiedere la confisca dei patrimoni illeciti dei tangentisti.
Garantire il, diritto di autodifesa dei cittadini e una giustizia rapida ed equa per tutti, riformando i codici civile, penale e di procedura.
Abolire il ricorso all'uso della guerra quale mezzo per dirimere le controversie nazionali e internazionali, ponendo fine a ogni conflitto etnico.
Avviare la transizione dall'attuale regime oligopolico, nelle mani di poche imprese, al libero mercato, con un sistema dove l'economia sia al servizio dell'uomo
e dell'ambiente, e non viceversa (eco-economia).
Le attività principali dell'associazione sono:
Difesa delle persone più deboli da ogni forma di violenza e abuso, da parte della Pubblica Amministrazione o del potere, attraverso lo sportello "S.O.S.
GIUSTIZIA" e "AVVOCATI SENZA FRONTIERE" – strutture che offrono da un semplice orientamento legale a una vera e propria assistenza professionale contro
abusi giudiziari, patrocinio infedele, frodi processuali, falsità ideologiche commesse da pubblici ufficiali, usura, estorsioni, fallimenti pilotati, vendite
giudiziarie e sfratti illegittimi, violenze su minori, frodi in danno dei consumatori (banche, assicurazioni, Telecom, Enti Esattoriali, Istituti Case
Popolari), mobbing, cause collettive di lavoro, danni ambientali, etc.;
•
Diffondere un'etica universale dei diritti umani, attraverso l'educazione dei giovani alla cultura della legalità e della pace, coinvolgendo le Istituzioni
e le scuole nella promozione di iniziative culturali, campagne umanitarie, mostre itineranti, concerti, petizioni, seminari, convegni e manifestazioni;
•
Spezzare il silenzio dei media e dello Stato sulla grave piaga sociale della corruzione istituzionale e della malagiustizia, dando voce al diffuso bisogno
di legalità dei cittadini;
•
Sostenere il ruolo di assoluta indipendenza della Magistratura e del CSM dal potere politico, creando una commissione di controllo sulle attività di magistrati,
politici e pubblici amministratori, composta da cittadini e rappresentanti della società civile, con potere di avviare indagini;
•
Abolire il ricorso all'uso della guerra, quale mezzo per dirimere le controversie nazionali e internazionali, ponendo fine a ogni conflitto etnico, basandosi
sui principi della nonviolenza e il pensiero di Gandhi (Satyagraha);
•
Mantenere assoluta indipendenza dai partiti e dagli schieramenti ideologici, onde contribuire ad affermare in concreto il principio di uguaglianza dei cittadini
di fronte alla legge e a dare effettiva attuazione alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite del 1948.