Sono separato consensualmente e la casa coniugale e’ rimasta a me in quanto ho liquidato la mia ex moglie della sua meta’. Ho un figlio di 6 anni al quale pago tutto cio’ che gli serve. La mia ex moglie, dunque, si e’ trovata un appartamento in affitto e la nostra vita da separati e’ proseguita nel reciproco rispetto e nel rispetto massimo di nostro figlio finche’ succede un patatrak.. Nel mese di luglio di quest’anno, dopo 1 mese dalla sentenza di separazione, la mia ex moglie si accorge di essere incinta da un mese da altra persona che ora non ne vuol piu’ sapere di lei. La domanda e’:premettendo che per mio figlio mi butterei sotto il treno, io ho ancora obblighi particolari verso la mia ex e verso il nuovo arrivo? Che obblighi ha il cretino che ora abbandona la mia ex moglie incinta dopo aver destabilizzato al massimo il bel rapporto che avevo con la mia ex famiglia? (Ivan)
Secondo il codice civile, si presume concepito durante il matrimonio il figlio nato quando non sono ancora trascorsi trecento giorni dalla pronuncia di separazione giudiziale o dalla omologazione della separazione consensuale. La presunzione non opera decorsi trecento giorni dalla pronuncia del provvedimento di separazione.
Sulla base di quanto disposto dalla legge, se il bimbo dovesse nascere oltre i trecento giorni dalla separazione, tu non avresti alcun obbligo verso lo stesso. Quanto al “cretino” se non c’è riconoscimento del figlio da parte del padre biologico, lo stesso non ha alcun dovere. Il riconoscimento però da parte del padre può avvenire in qualsiasi momento.
5 risposte su “Obblighi di un separato verso il figlio nascituro dell’ex moglie?”
Mio nipote dopo tre anni di matrimonio,decide di dire alla moglie di non amarla più. Lei dalla mattina alla sera decide di non vederlo più. Premesso che la moglie è in attesa,da tre mesi, di un bambino . Cosa succedrà nell'eventualità di una separazione consensuale. E se il marito,mio nipote "decidesse di disconoscere il figlio" come si metterennao le cose,sul piano legale. Grazie
Cosa succede in caso di separazione è impossibile da prevedere, non si sa spesso nemmeno se si arriverà ad una soluzione consensuale piuttosto che giudiziale o viceversa. Per una trattazione completa di molte eventualità possibili al riguardo, e comunque del funzionamento in generale della crisi della famiglia, non posso che rimandare al mio libro /libri/guida-alla-separazione-e-al-divorzio/.
Per quanto riguarda il figlio, direi che la prima cosa da capire è se il figlio è di tuo nipote o no, non è che si possano fare delle domande astratte tanto per curiosità. Ad ogni modo, suo o meno, la legge presume che sia stato concepito durante il matrimonio quindi lo presume figlio suo, pertanto se non lo volesse «avere come figlio» dovrebbe promuovere una azione di disconoscimento, ma se lui è il padre biologico l'azione finirebbe naturalmente persa. Anche su queste iniziative, comunque, rimando alle parti relative del mio libro, che ne trattamento abbastanza esaustivamente.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac
splash http://ts.solignani.it
ebook http://goo.gl/pUJx6
Grazie molte Avv.to, ho già fatto richiesta di iscrizione, riposterò questo quesito…non credo sia già in elenco tra quelli discussi.
Per questo genere di domande "tra colleghi" iscriviti a questo gruppo di discussione:
http://groups.google.it/group/legalit?hl=it
Salve, sono una praticante legale e vorrei avere un piccolo parere: il figlio di uno dei coinugi, nato da una precedente unione, può vantare qualche genere di pretesa nei confronti del patrigno o della matrigna? e se il patrigno o la matrigna si sono sempre interessati provvedendo all'assistenza e a qualche contributo economico, sorge qualche dovere di continuare in capo agli stessi? Se avesse qualche riferimento di legge o di giurisprudenza sarebbe fantastico. Grazie in anticipo.