L’esistenza di un dominio internet (p.e. “pinco-pallino.com”) – solo nome di dominio e non marchio registrato con un contenuto – per esempio di promozione turistica puo’ essere invocato per ottenere per via giudiziale, l’inibizione di altri domini internet similari, posteriori come data di registrazione (pincopallino.it ovvero pincopallino.eu o con altro tld) con contenuti analoghi? (Arnaldo, via mail)
Ciao e benritrovato :-). La risposta è, in linea di principio, positiva, in quanto l’utilizzo di un nome di dominio può essere ritenuto “preuso” di un marchio non registrato corrispondente alla dicitura utilizzata. Naturalmente, però, questo marchio deve avere adeguate caratteristiche di originalità e specializzazione per essere valido o comunque forte, altrimenti potrà essere contestato. Inoltre non deve essere in conflitto con altri diritti di privativa attribuiti a terzi, cioè non deve corrispondere, o imitare, marchi già registrati, nomi di testate e così via.
Quindi nonostante l’assegnazione dei nomi di dominio sia basata sul noto principio del first come, first served, l’assegnazione, e l’uso, di fatto di un dominio può acquistare rilevanza giuridica. Quale sia, poi in concreto, il peso di questa, va visto in relazione al caso concreto.
2 risposte su “il “preuso” di un dominio internet”
Salve, una domanda: ho registrato un domain name per una attività esercitata dalla mia ditta individuale, creata dopo la cessione delle quote di una società con attività simile.
I miei ex soci, circa un anno dopo la registrazione del dominio da parte mia, hanno registrato il nome all'UIBM e ora richiedono la chiusura del mio sito per uso fraudolento dello stesso.
Chi, secondo lei, ha ragione in caso di contestazione?
Grazie
Mi dispiace ma è impossibile parlare di marchi senza conoscere il marchio in questione ed in termini generici, c'è da valutare innanzitutto la forza del marchio.