Sono stata accusata di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale attualmente in giudizio per direttissima il mio avvocato mi ha chiesto di scegliere il patteggiamento o ha chiesto al Giudice la nomina di un consulente teconico per una incapacità di intendere e volere al momento del fatto. Il mio legale sta procedendo bene oppure potrei subire un danno maggiore. Una volta dichiarata una mia presunta capacità potrei fare appello per un patteggiamente. Illustrate un po’ la mia situazione a livello giuridico amministrativo e qunt’altro. Desiderei una risposta al mio indirizzo e-mail. Grazie (Caterina, via posta elettronica)
Innanzittutto, come detto più volte questo è un servizio pubblico che offriamo ‘gratuitamente’: ciò significa che non verranno date risposte private e, sopratutto gratuite, a nessuno poichè, altrimenti, configurerebbero una consulenza e quindi sarebbero a pagamento.
Detto ciò, non posso rispondere alla Tua domanda: come posso dire se il Tuo legale agisce per il meglio se non sono dentro la questione? Dalle poche righe che mi scrivi non posso assolutamente formarmi un giudizio in quanto dovrei avere gli atti del processo.
In ogni caso, se Tu venissi dichiarata capace di intendere e di volere, e fossi condannata potresTi sicuramente appellare la sentenza e chiedere al PM dell’appello il patteggiamento: patteggiamente che, tuttavia, il PM non è obbligato ad accettare.
Per quanto riguarda le conseguenze della Tua azioni questa non è la sede più opportuna per affrontarla in quanto il discorso è molto lungo. Ti consiglio di affrontare l’argomento con il Tuo legale.
Una risposta su “resistenza ad un pubblico ufficiale”
premesso che sarebbe necessario leggere gli atti, le fornisco la seguente indicazione sul presupposto che il fatto materiale sia stato effettivamente posto in essere .
in tal caso consiglierei, visto la scarsa gravità dei reati contestati, di optare pr un patteggiamento con una condana finale a mesi 4di reclusione, pena sospesa – pena base per la resistenza= 6 mesi, aumentti per la continuazione delle lesioni = 3 mesi, dimunuita di un terzo per le attenuanti generiche ( meglio se non è recidiva)= 6 mesi, diminuita di un terzo per il rito= 4 mesi
in alternativa l'abbreviato che le consentirebe, comunque, di contenere la pena, che in tal caso, per comune esperienza, si aggira tra i 6 e i 9 mesi pena sospesa.
noti bne che il suddetto calcolo si basa sui reati di cui agli art. 81, 337, 582 c.p.
il rito ordinario lo farei solo nel caso in cui potrei provare che il p.u. l'abbia provocata, con la conseguenza di mirare all'esimente dell'art. 599 c.p. e conseguente ssoluzione dalla resistenza.
sconsiglierei l'incapacità d intendere e di volere a meno che lei non ne sia veramente e seriamente affetta.