Ho comprato un casco in un negozio che sembrava specializzato, ma quando sono arrivato a casa, la calotta presentava una notevole ammaccatura, torno al negozio e riesco a farmelo ordinare dalla ditta.il giorno successivo, come per magia, mi chiamano dicendo che sono riusciti a trovare il casco, vado a ritirarlo, esco dal locale lo indosso e fatte due curve con la moto, improvvisamente si chiude la mentoniera(casco modulare) e rischio di cadere. torno in negozio, faccio presente e il commerciante mi dice che mancavano due viti nel meccanismo di apertura. lo sistema. mentre tono a casa nuovo inconveniente, la visiera interna parasole vibra, e guardando bene il casco la vernice è tutta mal messa tanto da far pensare che fosse stato riverniciato e assemblato male(il negozio fa aerografie). torno in negozio infuriato e ne scaturisce una lite furibonda. il commerciante maleducatissimo non vuole ridare indietro il denaro ma al limite fare un buono dato che secondo lui il casco non ha difetti. dopo un’ora di litigio riesco quantomeno a farmi ordinare un altro casco che però non arriva malgrado siano passati dieci giorni. posso adesso richiedere il rimborso del denaro? cosa dice la legge al riguardo? devo tornare in negozio e farmi assistera dalla guardia di finanza? adesso in mano non ho ne casco ne lo scontrino, ma solo la fotocopia, che il commerciante ha trattenuto per un eventuale storno che però poi non c’è stato.come posso uscirne?
L’intera vicenda ha i contorni di una controversia civile quindi non implica l’intervento della Guardia di Finanza.
Tuttavia a norma dell’art. 1519 quater del codice civile “il venditore è responsabile nei confronti del consumatore per qualsiasi difetto di conformità esistente al momento della consegna del bene. [..] Il consumatore può chiedere, a sua scelta, al venditore di riparare il bene o di sostituirlo, senza spese in entrambi i casi, salvo che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all’altro. [..] Le riparazioni o le sostituzioni devono essere effettuate entro un congruo termine dalla richiesta e non devono arrecare notevoli inconvenienti al consumatore, tenendo conto della natura del bene e dello scopo per il quale il consumatore ha acquistato il bene. ” Quindi in conclusione, qualora non ti venga riparato il bene in un termine congruo, hai diritto alla sostituzione o alla restituzione del bene e quindi del prezzo pagato.
Quindi, qualora tu non ti ritenga soddisfatto, in extremis, potrai far valere le tue ragioni davanti al giudice competente, ovvero il Giudice di pace, anche se come spesso accade il valore dell’importo non è rilevante rispetto a quello di una “causa”. Valuta tu bene. Il consiglio in questi casi, rimane sempre quello di trattare.