Abbiamo un inquilino in affitto in un nostro cappannone con regolare contratto registrato all’inizio di novembre 2007, titolare di una ditta individuale edile. A giugno 2009 mi presenta una lettera scritta al computer con data corretta a mano ( da maggio posticipata a giugno) di specifica richiesta di risoluzione del contratto non firmata, causa improvviso calo del lavoro. Per suo volere viene risolto il contratto formalmente, ma sia i locali e l’area circostante non viene sgomberata. Qualche giorno dopo mi contatta per chiedermi la cortesia di lasciarli il cappannone per più tempo, visto che è sempre stato puntuale nei pagamenti mensili via bonifico, decidiamo di concedergli verbalmente l’occupazione temporanea della durata di 2-3mesi, con emissione di regolare fattura con voce specifica “COMPENSO OCCUPAZIONE TEMPORANEA DEI NS. LOCALI” dietro pagamento, esattamente come da contratto. Fino ad ora abbiamo ricevuto solo uno strano bonifico all’inizio di agosto di €660 IVA compresa per affitto cappannone mese agosto ( esattamente la stessa causale presente nelle ricevute fino alla risoluzione). Nel frattempo il signore in questione con una semplice telefonata mi ha comunicato qualche giorno fa, di non preoccuparmi se vedevo un’altra persona movimentare materiale edile nel recinto del nostro cappannone, dove ci sono altri sempre di nostra proprietà perchè è un suo collaboratore, aggiungendo tanto tuo padre lo conosceva.. Quali sono i nostri problemi ? 1) Questo collaboratore “uscito dal cilindro dell’inquilino” è una vecchia conoscenza di mio padre mancato a marzo di quest’anno con il quale c’è tutt’ora una causa legale in corso di definizione per un assegno scoperto ed altre questioni economiche. 2) L’inquilino che sembrava persona affidabile oltre a concedersi troppe libertà in proprietà privata non ci sta neanche più pagando. Gli abbiamo mandato proprio ieri per raccomandata A/R la richiesta di riconsegna chiavi e sgombero delle aree interessate con scadenza 10 ottobre. Per quel che sto apprendendo, la legge non sembra mai essere dalla parte dei locatori, come possiamo comportarci nei confronti di quest’ultimo arrivato, persona molto più che indesiderata sulle nostre proprietà? come possiamo fare per riprendere “possesso” del NOSTRO cappannone e dell’area verde senza dover attendere la solita e lentissima procedura di sfratto per morosità? Mi scusa per la lunga, ma necessaria premessa. Ansioso rimango in attesa ogni vostro consiglio sarà per me prezioso. Grazie tante
Se il conduttore non se ne va occorre procedere con l’esecuzione per rilascio dell’immobile. Una volta che sia stato reimmesso nel possesso del capannone Lei potrà escludere dalla Sua porprietà chi desidera.
Fino a quel momento (fintanto che perdura il prolungamento contrattuale concordato) è il conduttore ad avere li godimento del capannone e non si può impedire a un suo collaboratore di entrarvi a meno che quest’ultimo non svolga attività in grado di pregiudicare la Sua proprietà.
La situazione che si verifca nella locazione scinde la nuda proprietà dal possesso del bene. Il proprietario è e rimane tale anche durante il periodod di locazione, ma i diritti derivantigli dalla proprietà vengono compressi dall’utilizzo del bene da parte del locatario.
Una risposta su “Posso impedire a un amico del conduttore di entrare nella proprietà locata?”
Buongiorno, desidero ringraziarvi tanto per i consigli ricevuti : concisi e cristallini.
Farò il tentativo di parlare con l'inquilino per cercare di comprendere le sue intenzioni anche se c'è già una vocina che mi sussurra : Andrete in causa e per i prossimi due anni il cappannone resterà in mano a dei poco di buono. Pazienza non è la prima e non sarà l'ultima volta. Ogni buon consiglio va corrisposto in giornata invierò una ricarica per il cellulare.
Grazie ancora