La tua domanda: Buonasera, siamo titolari di contratto di locazione tramite agenzia, con preavviso di 6 mesi. A luglio abbiamo dato regolare disdetta tramite lettera raccomandata e ad agosto abbiamo formulato la proposta di locazione per un appartamento che si sarebbe liberato il 1° novembre, così come dichiarato durante la visita sia dalla titolare dell’agenzia, sia dagli inquilini presenti. La proposta è stata regolarmente accettata dal padrone di casa. Siccome il nostro preavviso sarebbe scaduto a gennaio, la titolare dell’agenzia si è impegnata per trovare un inquilino per l’abitazione in cui ci troviamo attualmente (sempre da loro gestita), in modo da consentirci di entrare nell’appartamento nuovo a novembre ed evitare di pagare un doppio affitto. Tenga presente che la proposta è stata comunque stipulata con indicazione di gennaio come data massimo di ingresso. A settembre viene trovato il nuovo inquilino, che viene a vedere la casa e formula regolare proposta in seguito accettata. Durante la visita, la titolare dell’agenzia fece espresso riferimento al fatto che il nostro appartamento si sarebbe liberato a novembre, cioè non appena noi saremmo subentrati nell’altro appartamento. Il 29 Ottobre contattatiamo dall’agenzia la quale ci informa che il nuovo appartamento è effettivamente vuoto e saremmo potuti andare a stipulare il contratto. Il giorno successivo invece tutto si blocca: la titolare ci informa che l’inquilino da lei trovato non può più tener fede alla proposta e quindi rinuncia ad entrare nell’appartamento. Ora noi ci troviamo a non saper cosa fare poichè le soluzioni da lei prospettate sono 2, o aspettare gennaio (regolare termine del preavviso) oppure entrare subito nella nuova casa e pagare il doppio affitto. Siamo tutelati in qualche modo in un caso come questo? Abbiamo anche già acquistato dei mobili sulla base degli accordi presi, già pronti per essere consegnati e anche qui non sappiamo davvero come comportarci. La titolare dell’agenzia ci accusa di leggerezza da parte nostra poichè secondo lei dovevamo comunque ragionare come se dovessimo entrare a gennaio. La ringrazio per l’attenzione.
Sicuramente la leggerezza c’è stata se vogliamo intendere per leggerezza il fidarsi delle promesse altrui.
Detto questo è evidente (almeno da quello che posso capire) che la responsabilità della mancata conclusione dell’accordo è da attribuirsi al promittente locatario che non ha mantenuto l’impegno.
Se effettivamente il promittente ha firmato un accordo scritto dovrà rispondere del proprio inadempimento e si potrà chiedere un risarcimento. Tuttavia se Lei ha stipulato un contratto di locazione che prevede come inizio novembre 2009 allora questo contratto è vincolante come lo è per altri due mesi quello precedente, causa il preavviso dei sei mesi. A questo punto bisogna vedere se i due proprietari (attuale e futuro) sono disposti a concedervi qualcosa, magari un mese di locazione ciascuno.
Più difficile secondo me attribuire una responsabilità al mediatore per due motivi: innanzitutto si tratta di vedere se la mediazione è nata come rapporto tra Lei (inquilino) e il mediatore (esiste un accordo scritto?) o, invece, cosa più probabile, tra il mediatore stesso e il proprietario della Vostra casa attuale che aveva e ha interesse ad affittarla. Poi, come dicevo prima, se responsabilità vi è questa è da ascriversi al promittente che non ha mantenuto quanto promesso. Un eventuale risarcimento andrebbe quindi chiesto nei suoi confronti.
La tua domanda: Buonasera, siamo titolari di contratto di locazione tramite agenzia, con preavviso di 6 mesi. A luglio abbiamo dato regolare disdetta tramite lettera raccomandata e ad agosto abbiamo formulato la proposta di locazione per un appartamento che si sarebbe liberato il 1° novembre, così come dichiarato durante la visita sia dalla titolare dell'agenzia, sia dagli inquilini presenti. La proposta è stata regolarmente accettata dal padrone di casa. Siccome il nostro preavviso sarebbe scaduto a gennaio, la titolare dell'agenzia si è impegnata per trovare un inquilino per l'abitazione in cui ci troviamo attualmente (sempre da loro gestita), in modo da consentirci di entrare nell'appartamento nuovo a novembre ed evitare di pagare un doppio affitto. Tenga presente che la proposta è stata comunque stipulata con indicazione di gennaio come data massimo di ingresso. A settembre viene trovato il nuovo inquilino, che viene a vedere la casa e formula regolare proposta in seguito accettata. Durante la visita, la titolare dell'agenzia fece espresso riferimento al fatto che il nostro appartamento si sarebbe liberato a novembre, cioè non appena noi saremmo subentrati nell'altro appartamento. Il 29 Ottobre contattatiamo dall'agenzia la quale ci informa che il nuovo appartamento è effettivamente vuoto e saremmo potuti andare a stipulare il contratto. Il giorno successivo invece tutto si blocca: la titolare ci informa che l'inquilino da lei trovato non può più tener fede alla proposta e quindi rinuncia ad entrare nell'appartamento. Ora noi ci troviamo a non saper cosa fare poichè le soluzioni da lei prospettate sono 2, o aspettare gennaio (regolare termine del preavviso) oppure entrare subito nella nuova casa e pagare il doppio affitto. Siamo tutelati in qualche modo in un caso come questo? Abbiamo anche già acquistato dei mobili sulla base degli accordi presi, già pronti per essere consegnati e anche qui non sappiamo davvero come comportarci. La titolare dell'agenzia ci accusa di leggerezza da parte nostra poichè secondo lei dovevamo comunque ragionare come se dovessimo entrare a gennaio. La ringrazio per l'attenzione.