Tamponamento a catena senza l’intervento dei vigili

Salve, qualche mese fa il compagno di mia sorella si è ritrovato coinvolto in un tamponamento a catena tra quattro macchine. Due davanti a lui e una dietro. Tramite l’assicurazione hanno inviato le dichiarazioni sull’incidente, dichiarando di essere stato tamponato dal ultimo veicolo e successivamente  di aver tamponato il veicolo che lo precedeva, il quale ha tamponato a sua volta un’altro veicolo. Oggi l’assicurazione ci ha fatto sapere che la colpa è stata nostra in quanto secondo il perito noi abbiamo tamponato il veicolo che ci precedeva prima di essere tamponati. Premetto che i vigili non sono intervenuti. Il perito secondo la nostra assicurazione ha dedotto questo analizzando il danno sulla nostra vettura che a suo parere è posizionato in modo che solo una brusca frena l’avrebbe potuto provocare. Io mi chiedo come abbia fatto a dedurre questo? A mio parere il manto stradale, l’urto ed altre variabili non possono essere calcolate semplicemente da dei! segni sul cofano. Oggi abbiamo richiesto il sinistro con  tutta la documentazione. Ma è POSSIBILE fare ricorso per la suddetta situazione? DA quanto sappiamo in oltre il nostro “tamponatore” ha dichiarato che il tamponamento era già avvenuto. Ma l’auto da noi tamponata da ragione a noi. Non so cosa abbia dichiarato l’autista della prima vettura. Rimango comunque sconcertato dalle deduzioni campate in aria del perito, che seguendo una logica immaginaria ci ha addossato la colpa! Un grazie in anticipo! Distinti saluti S.C.

Il compagno di Sua sorella ha tutto il diritto di contestare quanto dedotto dal perito di parte dell’assicurazione. Ci mancherebbe!

Ovviamente questo prelude a una causa civile dove Lei presenterà le risultanze di un Suo CTP (conulente tecnico di parte) e dove sarà il giudice a decidere. Laddove ce ne fosse bisogno lo stesso giudice, anche su richiesta delle parti, potrà ordinare una consulenza tecnica d’ufficio eseguita da un perito del tribunale super partes. In base a questa perizia il giudice deciderà la causa.

Le rammento (per il futuro, ma non si finisce mai di imparare) che al giorno d’oggi esistono validissime (meglio, indispensabili) forme di tutela legale che per una somma annuale sostenibilissima coprono i clienti e i loro famigliari dai costi dell’avvocato e dei periti in caso di controversie (nel Suo caso un sinistro automobilistico).

Tanto per fare un esempio nel Suo caso la tutela giudiziaria Le avrebbe pagato il perito, l’avvocato ed eventualmente le spese di soccombenza. Insomma il fidanzato di Sua sorella avrebbe potuto fare la causa senza spendere nulla.

La rimando pertanto alla sezione del nostro sito dedicata alla tutela legale

In bocca al lupo.

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Di Emanuele Roli

Sono nato nel 1975, vivo a Casalecchio di Reno (BO) e collaboro con lo studio Solignani dal 2005

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