Egregio Avvocato, sono in affitto da quasi 2 anni con un contratto regolarmente depositato dal mio locatore, il 1 Luglio 2009 alle ore 05:00 le piastrelle del mio bagno si gonfiano e crollano nel più impensabile dei rumori. Ho chiamato il locatore, è venuto a fare un sopralluogo e mi ha detto che chiamava il muratore per sistemarmi il bagno. Il mio bagno oltre a non avere più una parete di piastrelle ha anche i sanitari mal ridotti (filati e arrugginiti). Nel mesi successivi si sono presentati vari piastrellisti e moratori non chè idraulici, ma essendo il bagno da rifare completamente, il locatore non vuole uscire denaro, dicendo che è troppo caro. A tutt’oggi io ho ancora il bagno in condizioni pessime e sarei intenzionato a sbrogliare questa situazione rivolgendomi ad un legale. Cos’altro potrei fare prima di andare per vie legali? La ringrazio in anticipo.
Il rifacimento del bagno rientra in quelle che dalla legge sono definite come spese straordinarie, tutte a carico del proprietario.
La ragione è molto semplice e sta tutta nella considerazione che l’aumento di valore del bagno produce un conseguente aumento del valore dell’immobile e quindi di un bene del locatore. Quest’ultimo puo’ monetizzarlo, nel senso che dopo la ristrutturazione del bagno puo’ senz’altro chiedere un aumento del canone di locazione.
Detto questo, se il proprietario si ostina “furbescamente” a non rifare il bagno le soluzioni sono due: 1) la via legale; 2) che lei rifaccia il bagno a Sue spese, si faccia rilasciare regolare fattura e imponga la compensazione della cifra spesa con i canoni che ancora deve al proprietario.