Gentile utente direi che il problema si possa risolvere con la nomina di un amministratore di sostegno per la sua nonna in quanto impossibilitata, vista l’eta avanzata e la salute precaria, a tutelare i propri interessi. L’amministratore di sostegno viene nominato dal giudice tutelare su ricorso , in questo caso, di sua mamma. Lo stesso una volta nominato deve agire per tutelare sia il patrimonio della persona bisognosa sia per la salvaguardia della sua persona. La legge del 2004 che ha istituito la figura dell’amministratore di sostegno prevede che tale persona sia da individuare prima nei membri della famiglia. Vi consiglio quindi di interpellare il giudice tutelare ubicato presso il tribunale del luogo in cui vive la signora bisognosa.
Franca Massa, da iPhone
http://studiolegalemassa.it
> Mia madre è figlia unica, di una 80enne del tutto sana di mente e ve> dova da una decina di anni. Sia mia madre che mia nonna godono di un> a situazione economica priva di problemi: due case di proprietà, cos> picuo conto in banca e pensione sua e di mio nonno per quanto riguar> da mia nonna; casa di proprietà, conto in banca e pensione propria e> di mio papà (fortunatamente ancora in vita) per ciò che riguarda mi> a mamma. Ma il rapporto fra le due donne non è mai stato, fin dall’i> nfanzia, per niente roseo, tanto che anni fa mia mamma si è ritrovat> a persino costretta, anche su mia sollecitazione, a sottoporsi ad un> periodo di psicanalisi nel tentativo di trovare un equilibrio in un> a situazione tanto complessa. Da qualche tempo mia nonna non è più “> del tutto” autosufficiente dal punto di vista esclusivamente “fisico> “. Nel frattempo i miei genitori si prendono !
> cura di lei (viviamo tutti a pochi metri di distanza l’uno > dall’altro) facendole la spesa, correndo da lei appena chiama, > pagandole le bollette, portandola alle varie visite mediche ecc…: > soprattutto mio padre si è assunto questa incombenza, visto che lui > più di mia madre riesce a mantenere il controllo di fronte alle cont> inue provocazioni di mia nonna. Nonna il cui unico pensiero sono i s> oldi: tempo fa le abbiamo parlato di un servizio del Comune, una spe> cie di cicalino collegato con ospedali e polizia per gli anziani in > difficoltà, e lei si era detta d’accordo… ma quando ha saputo che > costava “ben” 10 euro al mese non ha più voluto! Allo stesso modo ri> fiuta, ben sapendo di averne bisogno, di assumere una badante: prete> nde invece che mia madre vada a vivere con lei. Al rifiuto di mia ma> dre ha reagito con la minaccia di denunciarci tutti per abbandono di> incapace e da qualche tempo, ad intervalli regolari, fa in modo di > far arrivare una ambulanza a casa lamentando s! > variati malori: sempre quando è da sola, e sempre i medici la trovano
> sana come un pesce. L’ultima pvolta, però, mia mamma è stata pesante> mente rimproverata dai medici, perchè quel che ad un osservatore est> erno salta all’occhio e sentono dalla bocca di questa “nonna”, (e lo> posso anche capire), è una 80enne con difficoltà di deambulazione e> d un infarto pregresso che vive “sola ed abbandonata a se stessa dal> la figlia che è una bestia”.
> Quindi la mia domanda è: c’è qualcosa che mia mamma e mio papà > possano fare per tutelarsi e non ritrovarsi con qualche assistente s> ociale alle calcagna che li accusi ingiustamente di abbandono di pov> era anziana, prima che questa donna faccia venire giù anche i carabi> nieri pur di salvare i suoi denari dalla spesa esorbitante di una ba> dante? >