Abbiamo stipulato un contratto per uso commerciale 5 anni fà, il proprietario ci ha fatto sapere, in via non formale, che il locale sarà presto adibito ad uso abitativo, e che quindi non ha intenzione di rinnovare il contratto. Se lascio il locale adesso, non ho diritto all’avviamento? Il preavviso, nel contratto è stato stabilito in tre mesi, ma la legge ne prevede ben 12, quale termine si dovrà applicare? E se non si rispetta il termine dei 12 mesi cosa posso fare?
L’art. 29 della Legge 392/1978 prevede che il locatore possa negare il rinnovo del contratto di locazione nel caso in cui, ad esempio, decida di adibire il locale ad abitazione propria o del coniuge o dei parenti entro il secondo grado in linea retta.
Tale volontà deve essere comunicata almeno 12 mesi prima (se si tratta di attività industriali, commerciali o artigianali).
I 12 mesi vanno rispettati e un’eventuale clausola (peggiorativa per te) che preveda un preavviso di tre mesi è da considerarsi nulla in linea con la disposizione di cui all’art. 79 della medesima legge.
Infine per quanto riguarda l’avviamento ne hai diritto come previsto dall’art. 34 (stessa legge) in quanto il rapprto si interrompe, ma non a causa tua (ad esempio inadempimento nel pagamento del canone).
2 risposte su “L’indennità di avviamento se è il proprietario a mandarmi via”
per non pagare l' avviamento al proprietario conviene semplicemente far scadere i 6 anni , no ? non ci dovrebbe essere indennizzo in quanto non vi sarà una attività analoga in quel locale ma tutt'altro !!! no ? grazie
Pagare l'avviamento al proprietario? credo tu faccia confusione.
E' il proprietario che deve pagare l'avviamento se non rinnova il contratto di locazione commerciale di immobile all'affittuario.