Ho notato che il vostro blog si distingue da altri per serietà ma in ogni caso io diffido dalle offerte pubblicate su internet. Confido di non sbagliarmi e pertanto sottopongo alla Vostra attenzione un quesito riguarda una sentenza, ben sapendo che la materia è flessibile, interperetabile e che nessuno possiede la sfera di cristallo:
[…]
• conferma l’ordinanza del xx.xx.xxxx, elevando a 120 i giorni entro i quali i convenuti dovranno dare esecuzione ai lavori di consolidamento;
• condanna i convenuti, in caso di mancata esecuzione dei lavori di consolidamento entro 120 giorni, a pagare in solido all’attore la somma di € xxxxxxxxxxxx,xx, oltre interessi legali dalla pronuncia al saldo;
[…]
– “Dare esecuzione” significa aver completato le opere imposte o iniziare a svolgerle?
– Se al termine dei 120 giorni non è stato fatto nulla, può la parte soccombente addurre il ritardo a problemi di carattere burocratico (o altro) e richiedere (rispetto alla sentenza quindi) una proroga ai termini?
In realtà, in relazione all’espressione “dare esecuzione” credo che molto dipenda dal tipo di lavori che sono da effettuare.
Mi spiego meglio.
Se il lavoro è un lavoro semplice che può essere svolto in poco tempo, senza un grande dispendio di risorse (quindi senza necessità, ad esempio, di rivolgersi a un Geometra o un ingegnere), ritengo che possa affermarsi che l’espressione si riferisca alla conclusione dei lavori.
Viceversa, se i lavori da fare sono lunghi e complessi, qualora vi sia la necessità di richiedere diverse autorizzazioni, fare progetti, … ritengo possa essere sufficiente che questi siano cominciati nel termine indicato in sentenza in quanto, in effetti, il termine potrebbe essere insufficiente per portarli a termine.
Quanto alla seconda domanda, bisogna vedere se gli eventuali problemi burocratici sono reali o sono solo un pretesto per richiedere una proroga.
In diritto, è praticamente impossibile fornire risposte precise su dati astratti o su quello che eventualmente potrebbe succedere in futuro, ma è sempre necessario partire dal fatto concreto.