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Se si fa appello, bisogna intanto e comunque eseguire la sentenza?

Molte persone credono che, presentando appello, si possa non eseguire una sentenza civile, nell’attesa della decisione del giudice di secondo grado.

La sentenza civile di primo grado in realtà è, per legge, provvisoriamente esecutiva, per cui è perfettamente legale chiederne l’esecuzione immediata e si deve osservarla, rispettarla ed eseguirla sin da subito.

Si può chiedere una sospensione o inibitoria al giudice d’appello, ma è abbastanza difficile ottenerla, occorrono motivi gravi e situazioni in cui la esecuzione comporterebbe l’impossibilità di «tornare indietro».

Ad esempio, nel caso in cui la sentenza importi la demolizione di un immobile, c’è qualche speranza di ottenerla, mentre solitamente la necessità di pagare somme di denaro, tra cui anche le spese legali, non è ritenuta tale.

Nei casi di urgenza, quando si richiede la sospensione, si presenta un ricorso a parte dopo aver notificato l’appello, in modo da ottenere una decisione con maggior rapidità o comunque anteriormente alla prima udienza.

Tutto questo vale per le sentenze di natura civile, per quelle penali il discorso è completamente diverso ed esse non diventano esecutive che una volta esaurite le impugnazioni.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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