nel 2005 ho ricevuto una condanna in primo grado. La motivazione di quella sentenza è arrivata dopo un anno e mezzo a causa della lentezza del giudice. Per una ragione puramente economica non ho mai presentato appello e ora mi ritrovo con una condanna in giudicato e una richiesta di risarcimento da parte della controparte che sta seguendo il suo percorso giudiziario. La mia domanda ora è questa: posso far riaprire il processo a distanza di tutti questi anni facendo forza sul fatto che la motivazione è arrivata con un ritardo inaccettabile? Il mio avvocato non mi ha mai detto che quei tempi erano troppo lunghi ed io nella mia ignoranza in materia non mi ero mai posto il problema. In più in quella motivazione non si capisce realmente il motivo per cui mi abbiano condannato, io sono innocente e il mio avvocato non è riuscito a dimostrarlo.
Purtroppo non si può. Il codice di procedura prevede solo l’istanza di revisione del processo, ma occorrerebbe che vi fossero state gravi irrevocabilità, diverse dal deposito della sentenza dopo un anno e mezzo. Del resto, è dal deposito delle motivazioni che decorrono i termini per impugnare. Per quanto riguarda, poi, i motivi economici, c’è da dire che avresti potuto chiedere, per impugnare, l’ammissino