Quante volte avrai sentito parlare del ricorso alla Cedu e ti sarai chiesto come fare, a chi rivolgersi, se ne vale la pena, quanto tempo dovrai aspettare, quanto costa….
Beh, sicuramente sono tutte domande più che lecite e ti posso dire subito che sul web puoi trovare centinaia di risorse utili per acquisire almeno le informazioni di prima mano, quelle che possono aiutare ad infarinarsi un pò.
Certo è che, a mio avviso, si tratta di un procedimento dove l’avvocato gioca un ruolo centrale: curiosamente nelle prime fasi si può anche farne a meno, ma ritengo che il tecnicismo che caratterizza questo ricorso sia il motivo principale per cui mi sento di consigliare l’affidamento del dossier da subito ad un tecnico esperto.
Perchè questo? è semplice: basta dare un’occhiata al modello di ricorso che la stessa Corte mette a disposizione sulla rete per rendersi conto che bisogna prestare la massima attenzione ai dettagli.
Ovviamente tutti possono (o potrebbero) da soli compilare il c.d. “formulario”, ma certe sfumature soprattutto in diritto le può cogliere solo un avvocato che si dedichi costantemente alla specifica materia: è quell’accorgimento che contribuisce ad elevare significativamente le possibilità di riuscita di tutta l’operazione.
Primo consiglio quindi: farsi affiancare dal difensore.
Sappi poi che la Corte EDU non vuole saperne di ricorsi incompleti; in buona sostanza se vedi come è strutturato il formulario ( http://www.echr.coe.int/Documents/Application_Form_2014_1_ITA.pdf ) potrai subito percepire che si tratta di un documento avente un valore giuridico ben preciso, tant’è che l’Organo sovranazionale lo dice espressamente nel preambolo, con una sorta di ammonimento.
Il formulario dovrà essere compilato in ogni sua parte, meticolosamente: si tratta di un accorgimento essenzialmente tecnico che serve alla Corte per avere sott’occhio tutto l’insieme degli argomenti rilevanti per il ricorrente.
Da sapere: la Corte EDU non rilascia consigli tecnico giuridici a chi li dovesse eventualmente chiedere prima di compilare il formulario; è vero però che mette a disposizione della vasta platea di possibili ricorrenti europei istruzioni e guide in varie lingue, tutte facilmente reperibili on line (altro motivo che indirettamente segnala l’importanza di avere a fianco l’avvocato angelo custode).
Nella mia esperienza posso dire che spesso mi sono imbattuto in richieste di assistenza giunte a studio….all’ultimo minuto: inutile dire che si tratta dell’approccio errato e che sconsiglio fortemente, non tanto per il fatto che questo ricorso può essere presentato non oltre sei mesi dall’ultima decisione definitiva nazionale (diventeranno quattro), ma perché tutta la procedura richiede calma e pazienza, meticolosità, precisione, conoscenza approfondita della Convenzione e tanto altro….
Lo studio e la preparazione per tempo del ricorso alla Corte Edu saranno quindi una garanzia per chi ricorre: se questa condizione verrà soddisfatta, allora potremo dire che varrà la pena presentarlo.
Vuoi sapere quanto ti può costare un ricorso CEDU con l’assistenza di un avvocato? Sei preoccupato per i costi?
Tranquillo, è molto semplice: con il difensore che avrai scelto perché ti ispira fiducia potrai metterti sempre d’accordo sul “come” e sul “quanto”.
Ad ogni modo se tu volessi avere qualche altro riferimento normativo o sui parametri forensi nel caso tu non abbia concordato i compensi prima di formalizzare l’incarico, vai su www.cnf.it che è l’Organo istituzionale dell’avvocatura italiana, poi via sulla voce “avvocati”, quindi sulla voce “parametri”, infine clicca su “decreto 55/14” e leggi i valori riportati dalla tabella 14.