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Abuso edilizio e trasferimento all’estero: sarà impossibile?

sono proprietaria assieme a mio fratello di un terreno in cui è stato fatto una struttura abusiva, hanno posto il sigillo e ora siamo in attesa della comunicazione (siamo proprio agli inizi). Mio fratello si prenderà tutta la responsabilità. Ciò che vorrei sapere è: che problemi avrò io in quanto dovrei sposarmi e trasferirmi in svizzera? C’è la possibilità che non mi venga rilasciato il permesso di soggiorno?

La realizzazione di un abuso edilizio, nei casi più gravi, configura un illecito non solo amministrativo ma anche penale.

Nel vostro caso, per dire di più bisognerebbe conoscere con più precisione il caso, e quindi innanzitutto i fatti, lo stato dei luoghi e il tipo di abuso realizzato, ma anche la documentazione del caso, a cominciare dagli atti che verranno notificati tra poco.

Anche a prescindere da una conoscenza più precisa della situazione, comunque, non sono in grado di dire che cosa può essere rilevante per uno stato estero per la concessione del permesso di soggiorno.

In materia, infatti, ogni stato di regola come crede meglio, adottando una propria politica dell’immigrazione, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti, a seconda che il paese sia più o meno rigoroso al riguardo.

Generalmente, ritengo che la Svizzera sia uno stato abbastanza pignolo in materia, ma per saperlo con precisione si deve necessariamente interpellare o direttamente le autorità preposte all’immigrazione di quel paese ovvero un avvocato elvetico, ovviamente dopo che si sarà acquisita la necessaria chiarezza sugli estremi precisi del problema.

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Per un problema urbanistico mi conviene la causa civile o anche la penale?

il mio problema e 7 anni fa ho acquistato una attività (centro fitness) da un professionista (geometra) io sono un immigrante con cittadinanza italiana, preciso questa situazione perché nel mio paese sono diverse le leggi, mi trovai dopo 7 anni che volevo cedere la attività e quando ho chiesto a questa persona i diversi permessi lui in maniera eversiva mi contesto che aveva perso il computer e perciò non era in possesso dei dati da me chiesti. al che incaricai un geometra per la verifica in comune, chiesto i permessi scopro che questa persona che faceva parte di una società non aveva mai chiesto nessun permesso, cioè io ho svolto la attività in totale abusivismo, in più il titolare del immobile aveva stipulato un contratto di affitto di locazione commerciale quando il locale e accatastato come c2 (magazzino). il risultato e che non ho potuto cedere la attività. cosa mi consiglia di fare. querela e causa penale costituendomi parte civile o solo causa civile?

La causa che tutela te in primo luogo è quella civile. Prima di fare questa causa, però, per la quale sembrerebbero esserci i presupposti, devi verificare la solvenza della tua controparte.

Sarebbe infatti completamente inutile, anzi ulteriormente dannoso, fare una causa di svariati anni per munirsi di un titolo o sentenza da appendere alle pareti, cosa che potrebbe succedere se il dante causa non avesse sostanze da aggredire.

Quindi è meglio iniziare con una richiesta stragiudiziale, la classica diffida, che avrà anche valore esplorativo.

La vertenza penale può esserti utile indirettamente però anche in questo caso bisogna valutare attentamente l’opportunità di agire anche in questa sede.

Ricordati in generale che più lavoro fai fare agli avvocati e più compensi dovrai (e aggiungo anche: giustamente) pagare loro, quindi a volte un principio di gradualismo nell’approccio al problema non è affatto sbagliato.

quando si riceve una disdetta dall’affitto di fondo rustico dopo 50 anni

tre mesi fa ho ricevuto una specie di “sfratto”, che mi ha mandato il mio comune di appartenenza, trascrivo l’oggetto della raccomandata in questione: “disdetta rapporto di conduzione fondi rustici gravati da uso civico”. mi spiego: sono 50 anni che il comune mi dato in affitto mezzo ettaro circa di terreno ad uso agricolo alla periferia del paese. sono 50 anni che pago affitto annuale al comune. non avendo l’altra abitazione, e non avendo il denaro sufficiente per comprarmene una, 30 anni fa ho costruito abusivamente una piccola casetta per poter abitarci io e mia moglie con i nostri 4 figli, allora piccoli.io sono un agricoltore ho lavorato onestamente per tutta la vita, ora sono pensionato , prendo 450 euro di pensione al mese, mia moglie è invalida e prende assegno di invalidità, con me abita mia figlia, maggiorenne, disoccupata totalmente a mio carico, non coniugata. 3 mesi fa ho ricevuto la sudetta lettera del comune, che vuole che liberiamo il terreno e la casetta entro novembre del 2012. ma io non so dove andare , non ho una casa, non riusciro a pagare l’affitto , qua anche se un piccolo paesino del sud affitti sono carissimi, mia moglie malata, mia foglia disoccupata. mi sa dire come posso fare? comune ha diritto di sfrattarmi anche se ho pagato per 50 anni l’affitto , sempre entro le scadenze dei termini, non ho mai dato noie a nessuno, ed ora mi sento tradito!

Questo non è un vero e proprio sfratto, lo sfratto è quello che si fa in Tribunale, per capirci, questa è solo una disdetta, atta ad impedire il rinnovo automatico del contratto. Per vedere se la disdetta è corretta da parte del comune e se la scadenza effettiva del rapporto è novembre 2012, bisogna vedere il contratto con cui a suo tempo il fondo era stato concesso. Ci possono, poi, essere altri aspetti da vedere: migliorie realizzate o, tutto al contrario, eventuali abusi che possono essere fonte di responsabilità. Per il resto, la legge non credo che ti offra una soluzione, se la disdetta è corretta in diritto: per tutti i tuoi problemi, e per la situazione che si è venuta a creare, ti conviene rivolgerti subito ai servizi sociali, esponendo il caso.