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Assegno unico per figlio non matrimoniale: a chi spetta?

Se la ex compagna nella domanda di assegno unico ha messo 100%, per avere la restituzione di quanto dovuto si deve fare causa alla ex o bisogna chiederli all’INPS?

In questa domanda, è omesso un dato fondamentale per poter dare una risposta: bisogna sapere, infatti, se l’affido – parlo di affido perché scrivi testualmente «ex compagna», quindi intuisco che si tratti di un figlio nato da una convivenza o famiglia di fatto – è stato normato dal tribunale o no.

Se è stato normato dal tribunale, bisogna vedere in quale modo e con quale formula, cioè se affido condiviso, come è più consueto, o esclusivo.

In caso di affido condiviso, l’orientamento prevalente è che l’assegno unico spetti ad entrambi i genitori in ragione del 50%.

Soprattutto, se l’affido non è fosse stato normato, il mio suggerimento sarebbe di preoccuparsi di questo più che della percezione del 50% dell’assegno unico, perché, come predico da decenni, una ex famiglia di fatto non normata può dare, in qualsiasi momento, davvero molti problemi.

Dunque, se l’affido non fosse ancora stata normato, ti direi di incaricare un avvocato per vedere, dapprima, se possibile normarlo con una soluzione di tipo consensuale o congiura, tramite un ricorso sottoscritto da entrambi i genitori, dove potreste regolare anche la cosa dell’assegno unico, o, in caso fosse impossibile, agire anche in contenzioso per ottenere un provvedimento appunto destinato a regolare l’affido.

Nel caso in cui l’affido non fosse stato normato, la mia lettura della normativa a riguardo è che spetta ad entrambi i genitori nella misura del 50% ciascuno; in questo caso, a mio giudizio, può essere più funzionale tentare di richiederlo all’INPS semplicemente dimostrando la tua qualità di genitore, vedendo poi man mano quali sono gli adempimenti richiesti o le eccezioni formulate dall’istituto, agendo poi di conseguenza in relazione agli stessi.

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Nuovo figlio: cambia l’affido del vecchio?

Ho una figlia di 4 anni e mi sono sposata da poco tempo con un uomo che non è suo padre.
Con il padre di mia figlia siamo separati legalmente da dicembre 2017.
Se volessi un figlio dal mio nuovo marito, a cosa andrei incontro, considerando che il padre di mia figlia cerca sempre di mettermi i bastoni tra le ruote?
Ora abbiamo affidamento congiunto della piccola, con tempi di frequentazione quasi paritari.
Potrebbe cambiare qualcosa se avessi un altro figlio!? Potrebbe cercare di togliere il collocamento della bimba presso di me?

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Affido esclusivo: cosa fare per averlo?

Sono separata (da convivenza) da 2 anni, io e il mio ex al tempo siamo andati da un legale per stabilire i termini dell’affidamento: condiviso, lui avrebbe dovuto versarmi un tot al mese, e il bambino residente da me. Di fatto non ha mai versato nulla, quest’anno ha trattenuto gli assegni familiari fingendo che l’INPS non glieli avesse versati. Non è disponibile a lasciarmi la detrazione del 100%. Per due anni consecutivi (fatta eccezione per gli ultimi 2 mesi di”tranquillità verbale” dovuta forse alla nuova convivenza in corso), mi ha insultata e minacciata sempre davanti al bambino. e’ totalmente negligente. Ho contattato centri antiviolenza, carabinieri, nulla. Ora mi sono rivolta a un legale per l’affidamento esclusivo, visto che mi mette i bastoni fra le ruote in qualunque cosa (ex, firma passaporto) ma mi è stato detto che è improbabile ottenerlo per questi motivi. Davvero è così?

È una valutazione che non si può fare in generale, ma solo in relazione alla situazione concreta sulla quale bisogna agire, sia per quelli che sono i fatti che la compongono sia per come questi fatti sono stati documentati.

Comunque, la richiesta di affido esclusivo deve godere di buone basi legali, anche perché il codice prevede che, in caso non venga accolta una richiesta di affido esclusivo, il giudice possa tenerne conto nella regolamentazione dell’affido, con la conseguenza che c’è il rischio che una richiesta di questo genere, se non accolta, possa ritorcersi addirittura contro chi l’ha avanzata.

L’affidamento esclusivo, in linea generale, determina una concentrazione della responsabilità genitoriale in capo al genitore a cui favore è disposto, con tendenziale esclusione dell’altro ed ha poco a che fare, nonostante ciò che si ritiene comunemente, con i tempi di permanenza del figlio presso ciascun genitore o con la sua collocazione, anche se ovviamente questi due aspetti sono destinati in qualche modo ad essere collegati, dal momento che difficilmente si potrebbe pensare, ad esempio, ad una collocazione prevalente presso il genitore che non ha l’affido.

Nel tuo caso, dal momento che l’esercizio da parte tua della responsabilità genitoriale è stato ostacolato in diverse occasioni, in linea di principio i presupposti per l’affidamento esclusivo a tuo favore potrebbero anche esserci, ma vanno fatte alcune precisazioni.

Innanzitutto, bisogna vedere se le difficoltà che il padre ha opposto ai tuoi atti di gestione in tema di ad esempio firma passaporto hanno una minima base logica e pertinenza con la tutela del minore o se invece si è trattato di meri atti di ostruzionismo o veri e propri dispetti.

Detto questo, bisogna poi anche vedere come questi atteggiamenti del padre sono stati volta per volta documentati. Ad esempio, hai fatto, in ogni occasione, una breve contestazione scritta? Basta, a questo riguardo, anche una mail, ma qualcosina bisogna pur averlo, altrimenti ti ritrovi adesso a descrivere il comportamento mantenuto dal tuo ex marito negli ultimi due anni senza avere un minimo di documento a supporto e questa può essere la difficoltà principale per ottenere l’affido esclusivo.

In tutto questo, non abbiamo parlato di mediazione familiare, che è uno strumento meraviglioso con il quale si ottengono molti più risultati, e molto più duraturi, di quanto non avvenga tramite spesso il ricorso alla magistratura. Ti suggerirei di valutare anche questa eventualità.

Ti consiglio quindi di chiedere una valutazione precisa di fattibilità della tua richiesta al tuo avvocato. Se vuoi un secondo parere, puoi richiederlo acquistando una consulenza. Per la mediazione familiare, noi siamo anche mediatori, ma probabilmente è meglio per te trovarne uno nella tua zona.

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posso chiedere l’affido esclusivo per evitare che il mio ex lasci mia figlia dai nonni per andare a ballare?

io e lui (lui vedovo con altri due figli ) conviviamo a casa mia (non intestata a me ma regalata dai miei genitori), abbiamo avuto una bimba che ha un anno. voglio lasciarlo e vorrei sapere se potrò avere l’affidamento esclusivo solo perché non voglio che lui mandi mia figlia da sua mamma come fa con gli altri due appena puo’ per poter farsi i venerdi sera fuori, o per andare agli allenamenti e alle partite di calcio. lui lavora in proprio e io ho un part time indeterminato di 800 euro al mese quanto mi spettera’ di mantenimento? quanto saranno le spese dell’avvocato?

Assolutamente no, puoi far presente al giudice, se la cosa verrà condotta su un piano giudiziale, che ritieni questo comportamento del padre pregiudizievole per gli interessi di tua figlia e che quindi il magistrato emani prescrizioni precise sul punto, ma io non vedo onestamente dove possa stare il pregiudizio, per una bambina peraltro così piccola, nello stare dai nonni mentre il padre esce, sempre che ovviamente nel resto del tempo che il padre trascorre con la figlia si abbia un tempo di qualità, per quel che si può avere sempre appunto con una bambina di un anno.

Il lavoro “in proprio” ovviamente comprende un range estremamente eterogeneo di imprese che va dal ciabattino o pittore di madonne alla Fiat o alla Microsoft o alla Apple, quindi è naturalmente come non aver detto nulla, per non dire del fatto che ci sono molti altri parametri da prendere in considerazione (esigenze della minore, progetti di vita per il periodo successivo alla crisi familiare di entrambi i genitori, ecc. ecc.).

Per le spese di avvocato, non c’è una legge che determina la spesa per questo tipo di procedimenti; puoi chiedere un preventivo, o meglio più preventivi a diversi legali, magari da confrontare tra loro, oppure, se il tuo reddito è di 800 euro, potresti provare a chiedere il patrocinio a spese dello Stato, dal momento che in un caso come il tuo si considera solo il tuo reddito e non anche quello degli altri membri della famiglia dal momento che c’è un evidente conflitto di interesse.

Onestamente, mi sembra che tu stia affrontando la tua crisi familiare con non poca confusione e assai poca chiarezza, direi che sarebbe meglio per te prendere un appuntamento prima possibile con un avvocato che ti possa illustrare i concetti di base della materia, in modo che tu possa orientarti correttamente, sia per te che soprattutto per vostra figlia.