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Autoveicolo e successione ereditaria: come procedere?

DOMANDA – dopo la morte di mio padre che viveva in casa con me, ho chiamato tutti i fratelli (5) per far presente loro situazione monetaria e se potevo tenere la macchina del 2005 , tutti hanno risposto si, nel frattempo nessuno ha chiesto nulla neanche la chiusura del conto ecc, ora mia sorella mi sta facendo una guerra perché dice che firma il passaggio dell’auto solo per rottamarla oppure vuole la sua parte(valutata) ma da chi? Come devo muovermi, se la macchina è rimasta a casa mia dov’è sempre stata rischio qualcosa? Visto che non ho mai negato nulla o fatto senza chiedere il consenso, se lei continua posso chiedere le spese sostenute? Bollo revisione batteria ecc?

— RISPOSTA – Per una situazione del genere, direi che la cosa da cercare di fare è raggiungere un accordo con tua sorella per «liquidarle» la sua quota.

Fare la valutazione di un autoveicolo non dovrebbe certo essere un problema: puoi chiedere ad un venditore di comune fiducia, oppure ci sono le celebri tabelle della rivista «Quattroruote».

Considerato che hai utilizzato tu il veicolo, non credo proprio che tu possa chiedere la ripetizione di spese nei confronti di tua sorella.

Per quanto riguarda l’uso stesso, il medesimo è da ritenersi legittimo in base all’accordo che avevate raggiunto tra voi coeredi.

Con l’occasione dell’accordo con tua sorella, sarebbe bene fare anche il passaggio di proprietà dell’auto, che come sai è un bene mobile registrato e non può essere ceduto per scrittura privata; al passaggio di proprietà dovranno partecipare tutti i chiamati all’eredità che hanno accettato la stessa, sperando che non ci siano ancora degli «indecisi», altrimenti ci potrebbero essere ulteriori problemi.

Se vuoi approfondire ulteriormente la questione, chiama ora lo studio al numero 059 761926 e prenota il tuo primo appuntamento, concordando giorno ed ora con la mia assistente; puoi anche acquistare direttamente da qui: in questo caso, sarà poi lei a chiamarti per concordare giorno ed ora della nostra prima riunione sul tuo caso; a questo link, puoi anche visualizzare il costo.

Naturalmente, se vivi e lavori lontano dalla sede dello studio – che è qui, a Vignola, provincia di Modena, in Emilia – questo primo appuntamento potrà tranquillamente avvenire tramite uno dei sistemi di videoconferenza disponibili, o anche tramite telefono, se lo preferisci. Ormai più della metà dei miei appuntamenti quotidiani sono videocall.

Guarda questo video per sapere meglio come funzionerebbe il lavoro con me.

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diritto

Pignoramento di veicolo: dopo quanto decade?

ho l’auto peugeot 207 2011, pignorata dall’aprile 2015 ed è ancora in mio possesso. Ormai sono 3 anni, la rimozione forzata non è potuta avvenire per mia assenza, saprebbe dirmi cosa si può fare? I termini sono scaduti?

Può essere che ci sia qualche termine che ha determinato, con la sua decorrenza nell’inerzia del creditore procedente, la decadenza del pignoramento, ma va accertato in concreto.

Secondo l’art. 497 del codice di procedura civile, ad esempio, «il pignoramento perde efficacia quando dal suo compimento sono trascorsi quarantacinque giorni senza che sia stata chiesta l’assegnazione o la vendita».

Nel caso del pignoramento mobiliare, che è quello che direi ci interessi nel caso caso, trattandosi di un bene mobile registrato, il termine decorre, in base a norme successive dello stesso codice più specifiche, dal giorno del compimento delle relative operazioni.

Come accennavo, questa prima «possibile decadenza» va però accertata in concreto, andando a visionare e, se del caso, estrarre copie, del fascicolo del procedimento, per vedere se, dopo il pignoramento ad esempio, e nei termini previsti, il creditore procedente ha depositato la istanza di vendita o assegnazione.

Puoi tentare di andare anche personalmente, in quanto parte del procedimento, presso la cancelleria del tribunale, per visionare il fascicolo, ma ovviamente sarebbe molto meglio incaricare un avvocato, che questo fascicolo è in grado di «leggerlo» e capirlo bene, di andare a fare questo accertamento.

Naturalmente, l’avvocato che incaricherai potrà verificare non solo questo aspetto, ma, più in generale, tutta la situazione del procedimento esecutivo, perché possono in ipotesi verificarsi altri problemi o situazioni che ne determinerebbero la inefficacia o estinzione.

Ti consiglierei quindi di incaricare un avvocato di svolgere questi accertamenti. Naturalmente, chiedi prima un preventivo per questa prima parte di lavoro da svolgere. Qualora il procedimento fosse ancora valido, con questo avvocato potrai valutare un’eventuale diversa strategia di risoluzione del problema, che ad esempio potrebbe essere quella di un accordo con il creditore, che, peraltro, sino ad oggi mi sembra di capire che sia rimasto insoddisfatto.

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diritto

Cosa faccio se mio marito mi ha lasciato un trattore concedendone l’uso tuttavia ad altri?

ti scrivo per una faccenda ereditaria. Mio marito è venuto mancare nel 2012 ha lasciato le sue proprietà con un testamento olografo, il quale è stato accettato da me e da mia figlia.
Nella divisione dei suoi beni lasciava anche un trattore e quattro rate da pagare, che ho finito di pagare io. Dello stesso mezzo ha lasciato l’uso a mia cognata e mio cognato. Noi non sappiamo guidarlo e non lo faccio guidare da nessuno perché ho paura che qualcuno possa farsi male. Vorrei vendere il mezzo anche perché gli stessi non intendono trascriversene l’uso.
Dovrei tra l’altro farli accedere nella mia proprietà per poterlo prendere. Ma questo non comporterebbe che loro entrano nei miei beni e tra vent’anni vantano il diritto di servitù? Come esco da questa situazione… mi puoi aiutare?

Ovviamente, bisognerebbe vedere cosa prevede il testamento.

MI sembra piuttosto improbabile che abbia lasciato a te la proprietà e agli altri parenti il diritto di uso, più probabile è che abbia nominato te e tua figlia suoi eredi universali, lasciando in legato il trattore ai cognati.

Se questa fosse l’ipotesi corretta, il trattore sarebbe di loro proprietà con tutte le conseguenze di legge.

In ogni caso, per capire come devi risolvere questo problema è necessario esaminare con cura e la dovuta attenzione il testo del testamento per vedere cosa dispone, se chiaro, o come può essere interpretato, se meno chiaro.

In alternativa, ovviamente, si può sempre tentare una soluzione di tipo amichevole o negoziale.