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Energia: qui niente bambocciate e prezzi bloccati.

Ho sempre cercato di mantenere il mio studio legale in una
deficenter-free zone e credo che anche, anzi addirittura a maggior ragione, in una situazione come questa sia giusto continuare a farlo.

In un panorama dove diversi imprenditori si sentono furbi ad appendere ai vetri del proprio locale le bollette che hanno ricevuto o a inserire apposite voci gas ed energia nello scontrino e dove addirittura ci sono delle associazioni di categoria che li incitano a mantenere comportamenti del genere, il mio atteggiamento sarà di totale mancanza di adesione ad iniziative come queste, che trovo totalmente prive di senso e, persino, di dignità.

Sono modi di fare che non portano da nessuna parte, anche perché a guardare quelle bollette o a valutare quelle voci nello scontrino c’è una persona, il potenziale cliente, che ha subito gli stessi identici aumenti e che certamente non può essere disponibile, avendo meno soldi in tasca essa stessa, a versarne di più agli altri o ad essere minimamente comprensivo.

Facciamo che i miei costi e le mie spese sono razzi miei.

Io ti propongo, ti indico, il costo del mio servizio. Tu lo valuti e decidi se può essere congruo e accettabile o meno, insieme a tutte le altre caratteristiche del servizio.

Mai al mondo io ti posso venire a dire, come avvocato (ma vale per tutti gli autonomi), che, ad esempio, il servizio costerebbe 1.000€ ma te lo faccio pagare 1.200 per il gas.

Ma cosa sono queste bambocciate?

E ci sono addirittura associazioni di categoria che consigliano politiche del genere.

Questa é la prima cosa da fare: niente bambocciate. Ogni imprenditore si fa i conti e stabilisce la politica dei prezzi, il consumatore non può occuparsi di come l’imprenditore deve far quadrare il bilancio, perché quello è esattamente il lavoro dell’imprenditore stesso.

Detto questo, la seconda cosa che ti voglio dire è che io non farò nessun aumento.

Non è una dichiarazione a vuoto, tanto non è verificabile.

Da vent’anni i costi dei miei servizi legali sono sul web.

Chiunque può andarli a verificare. Vai sul mio blog ed entra nella sezione «store» (basta cercare solignani con google).

Se ti dico che lascerò i prezzi così, lo potrai vedere e controllare benissimo da solo.

Ho creato il mio studio per trovare nuovi e più funzionali modi di erogare servizi legali, imperniati soprattutto sulla chiarezza dei costi col cliente.

Se questo è un obiettivo che ho raggiunto lo lascio giudicare a te, non spetta a me dirlo.

In questo contesto, dunque e comunque, non farò nessun aumento. I servizi legali costano già abbastanza, aumentare ancora non sarebbe giusto per dozzine di motivi.

Se non riuscirò a far quadrare i conti senza aumento del prezzo, valuterò cosa altro fare, ma quella di rivalersi sui consumatori, che sono mazzati dalla bollette tanto quanto gli imprenditori, deve essere tassativamente l’ultima opzione prima della chiusura, valutando per prima la chiusura stessa.

Le mie promesse per te sono dunque le seguenti:

1) nessun atteggiamento da deficenter: i conti li faccio io, non li butto addosso a te, fa parte del mio mestiere;

2) massima chiarezza possibile sempre sui costi;

3) nessun aumento nel prossimo autunno / inverno 2022-2023 rispetto ai prezzi esposti adesso sul blog.

Rock n’ roll!

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comunicazioni

Back home.

Da giovedì 1 settembre lo stendardo presidenziale che indica la mia presenza in sede sarà di nuovo esposto lungo le consistenze dello studio di via Caselline.

Non cambia granché, ormai, il lavoro fluisce più o meno allo stesso modo a prescindere dalla mia collocazione fisica, se in studio o fuori.

Per quel poco che può valere, comunque, da giovedì sarò di nuovo in sede, sempre operativo.

Se hai bisogno, chiama appena puoi il solito n. 059 761926 perché ho già l’agenda abbastanza prenotata, anche se come sai trovo sempre il modo di dare risposte a chi me le chiede o ne ha bisogno.

Cosa ci aspetterà il prossimo autunno-inverno 2022 della moda pandemico energetica idiocratica?

Sono – ti confesso – molto curioso.

Qui a Misano ho vissuto, grazie a Dio, giorni di grande normalità, durante i quali l’isteria collettiva della pandefuffa sembrava così lontana, quasi come non fosse mai accaduta.

A darmi da pensare, tuttavia, ci ha pensato il mio vecchio vizio di leggere i giornali, che hanno già cominciato a terrorizzare con nuove varianti, bollette, elezioni e così via.

Onestamente, non so cosa succederà, forse nessuno può davvero prevederlo, ci sono forze molto più grandi di noi che si confrontano e gli esiti sono imprevedibili.

Ti voglio lasciare con alcune raccomandazioni, per punti, di cose buone da fare al netto di quel che può succedere.

1) Vai a votare. Queste elezioni sono rilevanti. Vai comunque al seggio ed esprimi la tua preferenza, anche se il piatto è scarso.

2) Io voto Alternativa per l’Italia di Adinolfi e Di Stefano, perché sono un cattoconservatore hardcore, come sai, e loro sono quelli con cui risuono di più, anche perché sono gli unici a battere molto il tema dell’aborto che mi é molto caro. E perché ritengo tutti i partiti attualmente in Parlamento, chi più chi meno, invotabili. Stimo molto alcune persone della Lega, come Pillon, ma nel complesso per tante ragioni per me non è votabile. Tu vota ovviamente per chi ti pare, ognuno di noi cercherà di fare il meglio per questo bellissimo ma bistrattato Paese.

3) Iscriviti ai miei blog e a tutte le risorse digitali correlate, specialmente se non sei vaccinato. É fondamentale che tu sia iscritto al blog, che é di mia proprietà e che nessuno potrà togliermi, perché questo account tra un paio di mesi potrebbe benissimo non esistere più. Cerca con Google “blog solignani” e “solignani noi non vaccinati”, apri la home page e inserisci la tua mail. Dopo dovrai dare conferma tramite la mail.

4) Abbi fede. Tutto il male che stiamo attraversando serve per preparare un mondo migliore, in luogo di quello di prima che era marcio fino al midollo. Dio non ci abbandonerà, stanne certo. É grazie alla fede che sono più curioso che preoccupato del futuro, anche se le prove che ci aspettano possono essere anche molto dure.

5) Ho già iniziato a lavorare, come avvocato, sulle bollette. Ovviamente, se si tratta solamente delle tariffe non c’è niente di giuridicamente rilevante, ma ci sono anche casi in cui i fornitori stanno cercando di ciurlare nel manico, come se gli utenti non fossero già abbastanza in difficoltà. Se ti trovi alle prese con una fattura «sospetta» valuta di fare un controllo insieme a me.

6) Hai una polizza di tutela legale? Se non ce l’hai, falla. Andiamo incontro a tempi difficili in cui può essere molto più utile che in passato. Cerca nel mio blog i confenuti a riguardo e poi mettiti in contatto con un agente.

Restiamo in contatto, un abbraccio.

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diritto

Fornitura intestata al proprietario: chi la paga?

Ho ereditato un appartamento da mio padre deceduto nell’anno 2009. L’apertura di successione è stata fatta nell’anno 2010. Ho locato tale appartamento fino al 2017, anno in cui l’ho venduto. In questi anni in cui l’appartamento era locato l’utenza per i consumi idrici è sempre rimasta intestata a mio padre. L’inquilino negli anni 2016 e 2017 non ha pagato le bollette. Ora il gestore mi chiede il pagamento di tali consumi che non posso chiedere all’inquilino, tra l’altro moroso di diverse mensilità del canone di locazione, perchè nullatenente.
Ho letto da qualche parte che non sarebbero imputabili agli eredi le bollette riferite ad anni successivi al decesso dell’intestatario. Se è vero mi può dare i riferimenti giuridici?

Nel momento in cui si è aperta la successione di tuo padre, con successiva tua accettazione dell’eredità, come si può desumere dall’acquisto della proprietà, tra le altre cose, dell’appartamento, si è determinata confusione tra i vostri due patrimoni.

Per questo motivo, l’utenza per la fornitura di acqua è come se fosse stata intestata a te. Tale contratto, infatti, se era intestato a tuo padre, per effetto della successione è venuto ad essere intestato in capo a te. Avresti dovuto effettuare la disdetta dell’utenza, pretendendo dall’inquilino la voltura della medesima.

Non avendo fatto la disdetta, ora la società fornitrice può legittimamente chiedere il pagamento delle bollette insolute nei tuoi confronti. Resta da valutare solo l’eventuale prescrizione, che da codice civile era di cinque anni, mentre per la legge di bilancio 2018 è stata abbreviata a 2 anni.

Non credo che possa valer la pena approfondire, ma se vuoi procedere ugualmente valuta l’acquisto di una consulenza.

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diritto

come coniuge devo contribuire al mantenimento anche degli immobili di famiglia?

Sono sposata dal 2002 e vivo in una casa per metà di proprietà di mio marito e per metà di mia suocera. Mio marito ha anche un appartamento in zona di villeggiatura interamente intestato a lui. Il locale in cui ha il suo ufficio è per metà di sua proprietà e per metà di proprietà della sorella. La domanda è: quali sono le spese inerenti gli immobili di cui sopra alle quali devo contribuire anche io? Fino ad ora ho contribuito sempre anche perchè abbiamo il conto corrente cointestato ma non mi sembra corretto considerando che tali immobili non sono di mia proprietà.

Nella tua domanda manca un dettaglio fondamentale e cioè sapere qual’è il regime patrimoniale tra voi, se comunione dei beni o separazione, e se gli immobili di cui stiamo parlando, nel primo caso, sono stati acquistati prima o dopo il matrimonio e, nel secondo caso, a quale titolo. Nel caso siate in comunione, infatti, e gli immobili siano stati acquistati dopo il matrimonio per titoli che ne determinano l’ingresso in comunione (non, ad es., per successione o donazione, come immagino sia avvenuto per l’ufficio, visto che è in comunione con la sorella), si ha appunto una situazione di comunione anche su quegli immobili che sono formalmente intestati solo a tuo marito.

Detto questo, poi c’è da dire che la ripartizione delle spese non segue necessariamente la titolarità dell’immobile, ma può avvenire anche in base all’uso, ad esempio se tu utilizzi la casa di villeggiatura non sembra ingiusto che tu contribuisca anche alle relative spese.

Infine, le spese possono essere di diversissimo tipo tra loro: ci sono quelle correnti, tipicamente di uso, come le bollette delle varie utenze, e ci sono quelle straordinarie, come quelle ad esempio per una eventuale ristrutturazione, anche sotto questo profilo probabilmente ci sarebbero da fare dei distinguo.

Comunque ti consiglio di non lasciar perdere, e di chiarire la situazione con tuo marito, in un senso o nell’altro, perchè queste piccole questioni, se trascinate, minano l’intesa tra i coniugi e la fiducia reciproca.