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Tim business sempre più magico 🚀.

Ti aggiorno sulla mia situazione giga e telefonia, di cui al precedente post della scorsa settimana.

Ho telefonato tutti i giorni al servizio 191 per gli utenti business.

Ogni volta ho trovato un operatore che ha capito il problema, detto che ho ragione, promesso che, al massimo il giorno dopo, il servizio sarebbe stato ripristinato, con tante scuse da parte dell’azienda e così via.

Il servizio, tuttavia, non è mai stato ripristinato.

Al momento, non posso né telefonare, né connettermi alla rete, come se fossi un cliente moroso, quando invece i miei pagamenti sono tutti regolari. Oltre che per i servizi mobili, sono loro cliente, peraltro, sia per la fibra in studio che per la fibra a casa e dunque infilo loro in gola ogni mese un certo numero di euro.

Ho ovviamente fatto presente che la connessione non mi serve per vedere netflix, che tra parentesi detesto, ma per lavorare e cioè per fare appuntamenti tramite zoom, telefonia gsm e voip, come é del resto normale che sia se uno sottoscrive un contratto di tipo business e non per privati.

Non c’è stato niente da fare.

L’ultima operatrice con cui ho parlato, più indignata di me, mi ha giurato sui suoi figli che mi avrebbe richiamato il giorno dopo, cosa che però poi non è avvenuta tanto che sono preoccupato, adesso, sia per lei che per i suoi figli.

Qui non è Tim ad essere inaccettabile, il fatto è che un problema del genere sarebbe potuto capitare, e sono sicuro che capita, a tutti i clienti di qualsiasi operatore telefonico italiano.

Nel nostro paese, infatti, la liberalizzazione dei servizi telefonici ha comportato la compresenza di diversi player, nessuno dei quali tuttavia é ad oggi in grado di offrire un livello di servizio minimamente accettabile.

Sì certo, tu hai q-lophon e non hai mai avuto dei problemi, ma il punto é che é solo un caso. Se domani smetti di poter telefonare e di connetterti alla rete, potresti trovarti in una situazione identica alla mia in cui tutti dicono che hai ragione, anzi ragionissima, ma nessuno fa un razzo.

Tutte le telefonate col 191 sono registrate, naturalmente, compresa quella di attivazione del contratto poi totalmente inadempiuto da Tim.

A proposito, per registrare le chiamate, dopo che google – altra azienda priva da sempre di una visione con un minimo di validità – ha inibito la possibilità di farlo alle applicazioni di terze parti, bisogna sfruttare le app di telefonia del proprio produttore: col mio Note 10+ (sì, uso ancora un telefono di 4 anni fa e spero di continuare il più a lungo possibile) é stato sufficiente inserire una sola volta una SIM thailandese per sbloccare la relativa funzione. Altro modo per registrare le chiamate é quello di usare una
applicazione VoIP come zoiper.

Appena possibile metterò le chiamate registrate online così ognuno potrà divertirsi a sentire le risposte del servizio clienti.

Nel frattempo, lato pratico – siccome i miei assistiti fanno affidamento su di me – mi sono procurato una SIM di un altro operatore con 300 giga mensili e un router portatile.

Lato legale invece ho fatto un esposto all’agcom.

A questa autorità, infatti, possono ricorrere, grazie a Dio, non solo i celebri «consumatori», ma anche i professionisti come me e gli imprenditori, cioè le utenze business appunto.

Mi sembra molto giusto, non è che si possa consentire alle imprese di telecomunicazioni di vessare una determinata categoria di clienti solo perché di natura professionale. Del resto, noi utenti business di fronte a situazioni come la mia e ai mille altri disservizi siamo indifesi esattamente come un consumatore.

All’agcom ho potuto allegare tutta la documentazione del caso, tra cui anche i files mp3 delle telefonate registrate, previa conversione da m4a con hazel e ffmpeg.

Una cosa carina di questa procedura di esposto ad agcom é che, subito dopo averla instaurata, puoi chiedere anche un provvedimento cautelare, nei casi, come il mio, in cui il servizio é interrotto completamente.

Ovviamente, ho chiesto anche il provvedimento cautelare. Promettono una risposta entro 10 giorni, staremo a vedere.

Se non risolverò in sede agcom, farò una causa legale facendomela finanziare e assicurare dalla mia compagnia di tutela legale.

In ogni caso, verrò risarcito.

Nel frattempo, siccome da un lato conosco il paese in cui vivo e, dall’altro, ho delle responsabilità verso i miei clienti, che hanno bisogno di parlare con me, mi sono arrangiato per garantire comunque il servizio, cosa che come cennavo nel post della settimana scorsa é frutto di un mindset preciso orientato a fare comunque il lavoro, mindset che posso avere solo in quanto, nonostante tutto, il mio lavoro mi piace.

Se vuoi restare aggiornato sulla vicenda ti raccomando di iscriverti al blog degl avvocati dal volto umano, dove metterò tutto il materiale.

Rock n’ roll.

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Occlusione tubo di scarico: come agire?

Siamo in campagna, io ed i miei vicini (abitazione unica, divisa in 3 unità) abbiamo un problema con un vicino che sta al di là di un fosso. Quest’ultimo ha costruito un ponticello, sopra questo fosso appunto, per passare dalla nostra strada di accesso alle abitazioni al suo campo coltivato ad alberi di pero e nel costruire il ponticello ha occluso un tubo di scarico dell’acqua che sfogava nel fosso. Questo tubo interrato parte dal nostro casale e trasporta esclusivamente L’acqua piovana raccolta dai tetti del casale. Quindi, l’acqua, non sfogando nel fosso, nei giorni di pioggia intensa straborda sull’asfalto della strada di accesso rendendola pericolosa soprattutto l’inverno a causa di gelate. E’ possibile che questo vicino abbia fatto un abuso edilizio nel tappare questo tubo di scarico dell’acqua e nel costruire il ponticello? Tra l’altro danneggia anche l’asfalto dato che il transito dalla nostra strada al suo campo avviene con un trattore.

Potrebbe sicuramente essere un abuso edilizio, anche se non so darti sicurezza né sulla natura abusiva o meno né, soprattutto, sulla tipologia di abuso, che avrebbe sanzioni e conseguenze diverse; potrebbe trattarsi di un abuso «minore» ad esempio sanzionato solo con una multa o sanzione amministrativa, con il che non avreste risolto niente.

A mio giudizio, il riferimento all’eventuale abuso è poco funzionale in una situazione del genere.

tubazioni

Il metodo classico per trattare casi di questo tipo è naturalmente basato sul previo invio di una diffida in cui si rappresenta la illegittimità della situazione posta in essere e se ne chiede la rimozione.

Se la diffida non dovesse portare ad un riscontro congruo, quindi né rimozione né raggiungimento di un accordo sul punto – qualunque esso sia, questo lo si potrà vedere solo in corso di eventuale negoziazione – il rimedio tipicamente utilizzato per questo genere di cose è il ricorso possessorio, per turbative, anche se io di solito preferisco, come ho spiegato in tanti altri post, fare un generico «ricorso d’urgenza», mettendoci dentro anche altre azioni che potrebbero essere utili nell’ipotesi in questione e cioè, parlando generalmente senza riferimento, ora, al tuo caso, quelle di nunciazione, il 700 e così via, ovviamente tutto gradato tra loro.

Trattandosi di consistenze immobiliari, ti consiglio di non trascurare il problema ma di procedere immediatamente intanto con la diffida.

Se vuoi valutare le condizioni per una diffida presso il nostro studio, puoi consultare questa pagina. Se, in seguito, vorrai avere un preventivo per il ricorso d’urgenza, potrai chiederlo compilando il modulo apposito nel menu principale del blog.

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