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diritto

5 benefici di una consulenza legale.

1) Maggiore chiarezza sulla situazione, grazie alla conoscenza delle regole, ma anche all’ascolto dei fatti.

2) Maggiore tranquillità e serenità grazie all’intervento di un professionista della materia.

3) Inizio della trattazione del problema, sia nella fase di analisi, sia direttamente passando alla fase del fare.

4) Fine di tutti i dubbi e le incertezze e inizio del lavoro sul problema, con tutti i vantaggi che ne conseguono.

5) Definizione di una strategia di base per affrontare la situazione con l’aiuto di un professionista esperto in problemi legali.

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comunicazioni

Energia: qui niente bambocciate e prezzi bloccati.

Ho sempre cercato di mantenere il mio studio legale in una
deficenter-free zone e credo che anche, anzi addirittura a maggior ragione, in una situazione come questa sia giusto continuare a farlo.

In un panorama dove diversi imprenditori si sentono furbi ad appendere ai vetri del proprio locale le bollette che hanno ricevuto o a inserire apposite voci gas ed energia nello scontrino e dove addirittura ci sono delle associazioni di categoria che li incitano a mantenere comportamenti del genere, il mio atteggiamento sarà di totale mancanza di adesione ad iniziative come queste, che trovo totalmente prive di senso e, persino, di dignità.

Sono modi di fare che non portano da nessuna parte, anche perché a guardare quelle bollette o a valutare quelle voci nello scontrino c’è una persona, il potenziale cliente, che ha subito gli stessi identici aumenti e che certamente non può essere disponibile, avendo meno soldi in tasca essa stessa, a versarne di più agli altri o ad essere minimamente comprensivo.

Facciamo che i miei costi e le mie spese sono razzi miei.

Io ti propongo, ti indico, il costo del mio servizio. Tu lo valuti e decidi se può essere congruo e accettabile o meno, insieme a tutte le altre caratteristiche del servizio.

Mai al mondo io ti posso venire a dire, come avvocato (ma vale per tutti gli autonomi), che, ad esempio, il servizio costerebbe 1.000€ ma te lo faccio pagare 1.200 per il gas.

Ma cosa sono queste bambocciate?

E ci sono addirittura associazioni di categoria che consigliano politiche del genere.

Questa é la prima cosa da fare: niente bambocciate. Ogni imprenditore si fa i conti e stabilisce la politica dei prezzi, il consumatore non può occuparsi di come l’imprenditore deve far quadrare il bilancio, perché quello è esattamente il lavoro dell’imprenditore stesso.

Detto questo, la seconda cosa che ti voglio dire è che io non farò nessun aumento.

Non è una dichiarazione a vuoto, tanto non è verificabile.

Da vent’anni i costi dei miei servizi legali sono sul web.

Chiunque può andarli a verificare. Vai sul mio blog ed entra nella sezione «store» (basta cercare solignani con google).

Se ti dico che lascerò i prezzi così, lo potrai vedere e controllare benissimo da solo.

Ho creato il mio studio per trovare nuovi e più funzionali modi di erogare servizi legali, imperniati soprattutto sulla chiarezza dei costi col cliente.

Se questo è un obiettivo che ho raggiunto lo lascio giudicare a te, non spetta a me dirlo.

In questo contesto, dunque e comunque, non farò nessun aumento. I servizi legali costano già abbastanza, aumentare ancora non sarebbe giusto per dozzine di motivi.

Se non riuscirò a far quadrare i conti senza aumento del prezzo, valuterò cosa altro fare, ma quella di rivalersi sui consumatori, che sono mazzati dalla bollette tanto quanto gli imprenditori, deve essere tassativamente l’ultima opzione prima della chiusura, valutando per prima la chiusura stessa.

Le mie promesse per te sono dunque le seguenti:

1) nessun atteggiamento da deficenter: i conti li faccio io, non li butto addosso a te, fa parte del mio mestiere;

2) massima chiarezza possibile sempre sui costi;

3) nessun aumento nel prossimo autunno / inverno 2022-2023 rispetto ai prezzi esposti adesso sul blog.

Rock n’ roll!

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riflessioni

20 cose su quanto costa un avvocato.

1) In materia di compensi degli avvocati, chi non è dell’ambiente si avvicina quasi sempre ad un legale terrorizzato da risalenti e diffuse storie dell’orrore, in cui si narra come il tal dei tali, ad esempio, abbia dovuto pagare 5.000€ per una sola telefonata ad un avvocato.

2) Molte persone, che pur ne avrebbero bisogno, rinunciano addirittura a rivolgersi ad un avvocato per paura di essere dissanguate.

3) In realtà, se é vero che i servizi legali non costano poco, é anche vero che quelle storie sono vere e proprie esagerazioni, ma
soprattutto che esiste una soluzione molto semplice: acquistare sempre un servizio legale sulla base di un preventivo chiaro e magari per iscritto.

4) A Modena si dice «sta meglio un topo in bocca a un gatto che un cliente in mano ad un avvocato» – ma per fortuna non deve per forza essere sempre così ?.

5) Ogni avvocato deve dare la massima chiarezza possibile sui costi dei propri servizi al cliente: questo serve sia al cliente che all’avvocato stesso, che, se riesce a essere preciso sui costi, scopre presto di «vendere» e convertire molto di più.

6) La chiarezza, dunque, é un vantaggio sia per i clienti, che possono acquistare con tranquillità i servizi di cui hanno bisogno, sia per gli avvocati, che così trovano molte più occasioni di lavoro.

7) Una politica tariffaria professionale basata sulla chiarezza é una grande strategia di leadgeneration e marketing, come insegno agli avvocati che seguo nel mio coaching.

8) Il cliente ha diritto ad avere un preventivo scritto; in questo preventivo l’avvocato deve indicare anche, sia per obbligo di legge che deontologico, la compagnia di assicurazione che copre i suoi eventuali errori nei confronti del cliente.

9) Quasi nessun avvocato adempie all’obbligo di indicare la compagnia assicurativa nei preventivi, pur previsto da due ordini di norme, e questo è male e denota per l’ennesima volta la tradizionale sciatteria marketing-wise della categoria: offrire una garanzia serve sempre a vendere di più!.

10) I clienti ritengono che gli avvocati siano sgradevoli e
insopportabili, gli avvocati pensano la stessa cosa dei clienti ed entrambe le cose sono verissime nella maggior parte delle situazioni, tuttavia nessun rapporto, nemmeno quelli professionali, può mai basarsi sul puro antagonismo e sull’antipatia: occorre lavorare sulle cose che uniscono – i clienti devono riconoscere il valore degli avvocati e viceversa.

11) Ci sono dei temi, come la chiarezza sui costi, che sono di convenienza comune: questo è fondamentale da capire prima di tutto per gli avvocati.

12) I preventivi redatti sulla base dei parametri forensi previsti dalla legge da questo punto di vista non funzionano, perché non danno chiarezza sufficiente al cliente, che non è neanche in grado di «leggerli» adeguatamente e finisce così per non fidarsi del proprio avvocato a riguardo e ad avere sensazioni negative che certo non lo inducono a confermare.

13) Per questi motivi, non ho mai usato i parametri forensi – che rappresentano davvero il nulla, non li usano nemmeno i giudici quando fanno le loro liquidazioni – ma preferisco usare la tariffazione oraria o flat.

14) La tariffazione oraria è autoesplicativa, quella flat é un modo di tariffazione a forfait e può, ulteriormente, essere di due tipi a seconda della situazione: a corpo per l’intero lavoro o su base annuale.

15) É a corpo quando il lavoro è già determinato, ad esempio una separazione consensuale, mentre é su base annuale quando la durata é molto più incerta, ad esempio una separazione giudiziale che può durare anni.

16) Esiste anche un altro metodo tariffario che é il compenso a percentuale o parametrato al risultato, di cui parlerò meglio in un altro post.

17) In ogni caso, con questi sistemi, finalmente il cliente può sapere in anticipo che cosa va a spendere, non in modo assolutamente preciso, perché ad esempio non sai quanti anni dura una causa, ma certamente nella misura massima possibile, potendo sapere ad esempio che più di tanto all’anno non spende.

18) Se vuoi approfondire il funzionamento dei miei preventivi di tipo flat, c’è una puntata di radio solignani podcast dedicata
all’argomento che ti invito ad ascoltare, iscrivendoti ovviamente anche al podcast per ricevere automaticamente tutti i nuovi episodi.

19) I preventivi sono gratuiti, ma i preventivi si possono fare solo quando il cliente sa già il lavoro che ha bisogno di fare: se, invece, il cliente non lo sa e l’avvocato deve aiutarlo a capirlo, allora il cliente deve prima acquistare una consulenza, cioè tempo e attenzione dell’avvocato sulla sua situazione – questo è un aspetto che molti clienti non colgono, o vorrebbero non cogliere, ma é molto importante e non accantonabile. .

20) Accanto ai preventivi, ci sono una serie di servizi legali che possono essere «pacchettizzati» una volta per tutte così se il cliente sa già cosa gli serve può acquistarla direttamente senza nemmeno bisogno di chiedere prima un preventivo – nel mio sito c’è una sezione «shop» in cui ho pacchettizzato decine di servizi legali, e che incremento man mano, che appunto possono essere acquistati
direttamente.

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