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trattare i problemi legali

10 cose sui limiti delle specializzazioni in campo legale.

1) Le specializzazioni, nella trattazione dei problemi legali, né hanno senso né funzionano nella pratica, per diversi motivi.

2) Un primo limite é che gli utenti, coloro che hanno un problema legale, non sono nemmeno in grado di dire a quale specializzazione attiene il loro problema: ad esempio, di fronte ad un abuso edilizio, non sanno se cercare un civilista, un penalista o un
amministrativista.

3) Un secondo grande limite delle specializzazioni é che i problemi in cui incorrono le persone sono estremamente indisciplinati e spesso non si fanno inquadrare in un solo ramo di specializzazione, ma in due o anche più.

4) Un esempio di situazioni del genere é proprio l’abuso edilizio, che deve essere trattato sia dal punto di vista civilistico, per i rapporti coi vicini, sia penale, se costituisce reato, sia
amministrativo ed urbanistico, per i profili relativi.

5) Ci sono innumerevoli altri esempi: una coppia che si separa e deve dividersi un’azienda che possiede beni immateriali, un’aziona di rivendica della proprietà contro una procedura concorsuale, persino un banale sinistro stradale può presentare aspetti civilistici, penali e amministrativi per l’impugnazione delle sanzioni.

6) Le specializzazioni non sono previste nemmeno dalla legge degli avvocati: ogni avvocato può seguire qualsiasi tipo di pratica, valutando lui stesso se ne possiede la competenza.

7) Un avvocato, comunque, deve essere in grado di dare una risposta e di indicare una strada per tutti i problemi che gli portano i clienti; ciò anche per una ragione di posizionamento nella mente dei clienti, un concetto e uno strumento di markering fondamentale.

8) Un avvocato, peraltro, non conosce neanche il 2% dello scibile attinente alla materia di cui si occupa più frequentemente e riesce ad occuparsi bene ugualmente del resto semplicemente per il fatto che sa dove andare a cercare le informazioni e le soluzioni che gli servono.

9) Il metodo migliore per poter dare sempre una risposta a tutti i problemi legali é quello di collaborare volta per volta con altri avvocati dotati di competenze specifiche, facendo rete con loro in modo snello e leggero sui singoli casi.

10) L’unico avvocato che devi cercare quando hai un problema legale non é un avvocato «specializzato» ma un avvocato che non abbia la testa piena di segatura e che sia onesto con te e con la gestione delle sue competenze e di quelle della sua rete.

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diritto

Laureati Giurisprudenza su Google ne abbiamo?

sono in fase di attesa di udienza camerale per una denuncia da me presentata purtroppo infondatamente archiviata dal PM. Per la proposizione di opposizione mi ero rivolta ad un legale al quale ho concesso nomina e procura
speciale.
Vorrei ora, per motivi di mancata fiducia, revocare il mio legale: ho sentito parlare di ultraattivita’ della procura per cui mi chiedo se in questa fase (ancora di indagini preliminari) devo necessariamente procedere a nuova nomina per ”liberarmi” del
attuale legale. Preciso inoltre che, nell’atto di procura, è scritto che egli puo’
avvalersi di sostituti processuali per la costituzione di parte civile: chiedo se questa potrebbe essere causa di irrevocabilita’ in quanto considerato mandato conferito
a piu’ persone e mi obbligherebbe al pagamento di una penale?

«Ho sentito parlare di ultrattività della procura» è una delle battute più belle che io abbia sentito negli ultimi cinque anni.

Queste sono le cose che succedono quando si prende la laurea in Giurisprudenza su google.

Purtroppo, si tratta di un problema reale: le persone non hanno più consapevolezza dei confini della propria competenza o, detto in altri termini, credono che «democrazia» significhi, automaticamente, poter acquistare la qualifica di esperto in ogni campo, un po’ come quelle persone di cui ogni tanto si dice che sono degli eclettici, senza però purtroppo esserlo veramente.

Il problema ha delle conseguenze negative non trascurabili per chi si trova ad avere a che fare con un problema legale, che ti voglio illustrare per bene.

Al momento, ad esempio, io lavoro a 100 euro all’ora, a livello di consulenza, come tariffa di base.

Orbene, data questa tariffa di base, e rapportandola al tempo cui si riferisce, ultimamente purtroppo molti clienti tra quelli che assisto sprecano almeno 60/70€ di «tempo», che hanno pagato, per farmi dire perché quello che hanno letto su google non c’entra un cazzo con il problema che mi hanno portato.

Oltre allo spreco di tempo, c’è anche un potenziale danno concreto sulla qualità del lavoro. Se io posso dedicarmi al tuo problema solo negli ultimi venti minuti rimanenti, non solo hai buttato via parte del tuo investimento, ma hai anche meno possibilità che io possa occuparmi in maniera efficace del tuo problema, perché il lavoro, specialmente quello legale, è fatto di cura e attenzione.

Un avvocato, in altri termini, ti vende la sua attenzione – che è oggi uno dei beni più preziosi, tanto è vero che tutti la vogliono – e lo fa per un periodo di tempo circoscritto e limitato perché questa sua attenzione la deve dare anche ad altri clienti e al resto delle persone della sua vita – figli, genitori, coniuge, amici, ecc. ecc..

Torniamo, dunque, ad un mondo in cui le cose di cui abbiamo «sentito parlare» sono l’Inter, la Juve, il Milan o i colori che andranno per le unghie la prossima stagione, cioè gli argomenti riversabili in una conversazione che potremmo sostenere al bar, davanti ad un cappuccino fumante…

Io capisco anche che questa voglia di approfondire nasca non da un desiderio di comprensione e di evoluzione, ma più semplicemente e banalmente dal fatto che non ci si fidi degli esperti. Questo lo capisco perfettamente, se c’è un periodo della storia che ha dimostrato che gli esperti prendono grandi cantonate è sicuramente stato questo dell’epidemia del coronavirus.

Ma dalla necessità di un esperto competente e onesto non possiamo uscire con una ricerca su google: l’unica possibilità di uscita è trovare un esperto che non sia un deficiente, altrimenti noi come società civile finiamo per fare peggio ancora, anche al netto del fatto che gli esperti veramente validi siano pochi dobbiamo, possiamo solo, cercare uno di quei pochi…

Chiusa, ora, questa doverosa parentesi, sulla tua situazione, di cui, persa nelle disquisizioni tecniche, esattamente come faceva Renzo con Azzeccagarbugli (poi dicono che Manzoni non è più importante da leggere), non dici assolutamente nulla nella sostanza, l’unica cosa che mi sento di dirti è questa: se si tratta di una situazione che ti sta a cuore, allora l’unica cosa che puoi fare è cercare un legale di fiducia con cui sostituire quello verso cui non ritieni più di avere fiducia; viceversa in caso contrario, ma a quel punto non avresti dovuto nemmeno iniziare: in tal caso, cerca di venirne fuori prima e nel modo più indolore possibile.

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