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Galeotto fu l’aeromobile: e mo’?

Il padre del bimbo è cittadino italofrancese che vive in Francia. Conosciuto in aereo nel posto a fianco, in viaggio dalla Francia in Italia e frequentato in Italia. È poi ripartito per la Francia dopo una settimana. Dalla breve relazione nasce un bimbo. Del padre si conosce solo nome di battesimo e numero di telefono che poi è cambiato quindi non si riesce a contattare. Come ottenere i dati anagrafici dalla compagnia aerea conoscendo numero del volo e posto in aereo per poter contattare il padre ed eventualmente ottenere riconoscimento del bambino? Abbiamo scritto alla compagnia aerea ma fa resistenza per la privacy. Possibile che il diritto di un bimbo di sapere chi è suo padre sia superato dalla privacy? C’è un modo per tutelare questo bimbo?

Ci sono svariati modi per riuscire ad individuare le generalità precise del padre del bambino, cosa necessaria per le azioni a tutela dello stesso, che dovranno essere dapprima stragiudiziali e, in seguito, in caso fosse necessario, anche giudiziali.

Innanzitutto, si può tentare molto semplicemente tramite un’agenzia di investigazioni che a volte riesce ad avere accesso a informazioni come queste, sia pure solo di fatto, cioè senza poter produrre un documento ufficiale, ma ciò nel tuo caso sarebbe sufficiente.

Un altro sistema è il ricorso al garante per la privacy contro il diniego della compagnia di volo. Prima di inoltrare questo ricorso, tuttavia, occorre esaminare con attenzione sia la richiesta originaria che hai inviato alla compagnia, specialmente se l’hai formulata senza adeguata assistenza legale, sia la risposta della compagnia stessa. Insomma, bisogna continuare la trattazione, ma facendola in modo tecnicamente corretto. Queste sono cose delicate in cui non ci si può affatto improvvisare, non so se tu abbia tentato di fare la richiesta da sola, nel caso a mio modo di vedere non hai fatto bene, avresti dovuto farti seguire fin da subito da un avvocato.

Una terza possibilità è ottenere un provvedimento del giudice che obbliga la compagnia aerea o gli altri soggetti in possesso delle informazioni necessarie alla comunicazione dei dati relativi. Per questa terza strada, si può pensare ad un ricorso d’urgenza. Oppure forse si potrebbe pensare anche all’azione di accertamento della paternità, che tuttavia nell’impossibilità al momento di identificare il convenuto andrebbe fatta nei confronti di un curatore speciale, una cosa tutto sommato troppo complicata.

In conclusione, il mio consiglio è quello di provare a trattare stragiudizialmente ancora con la compagnia aerea, riscontrando la lettera di diniego dei dati, sulla base delle normative applicabili alla situazione e delle circostanze di fatto. Solo in caso tale trattativa non avesse esito positivo, si può tentare con il ricorso al garante. In entrambi i casi non puoi assolutamente fare da sola, devi farti seguire da un bravo avvocato.

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come informarsi per gestire la crisi di una famiglia di fatto con bambini

Situazione: coppia non sposata, conviviamo da 8 anni, 2 bimbi piccoli (3-6 anni), entrambi lavoriamo (tempo indeterminato), io guadagno 2000 € mese lei 1200 €, acquistata casa proprietà al 50% (da ristrutturare) con Mutuo al 50%. Attualmente viviamo in una casa di proprietà di mia madre. In caso di separazione cosa prevede la legge riguardo: 1.Bimbi 2. Casa (in specifico io vorrei intestarla ai bambini, sarebbe possibile?) 3. Mantenimento (figli?madre?) La mia principale preoccupazione riguarda i bimbi. Potrebbero essere “usati” per ottenere più denaro e/o rivendicazioni riguardo alla casa?

Sono tematiche molto vaste, sulle quali ho scritto un libro intero che non è ovviamente il caso di riportare qui. Mi sembra più semplice, se credi, rimandarti alla lettura dello stesso, se non vuoi acquistarlo si trova anche in biblioteca.

Solo alcune puntualizzazioni a sprazzo che magari possono esservi utili.

La casa si può senz’altro intestare ai bambini, non è una cosa né vietata né suggerita dalla legge quindi è una cosa che dovete valutare voi. Il giudice non se ne occuperà, non è previsto, se non incidentalmente come un presupposto di fatto relativo ad un’operazione che avrete già fatto voi. Se sono minorenni occorre l’autorizzazione del tribunale e la nomina di un curatore speciale. Inoltre bisogna fare un vero e proprio rogito, non sarà possibile fare il trasferimento in tribunale.

Nessun mantenimento è previsto per la madre, trattandosi di una convivenza e non di matrimonio.

Quanto alla tua preoccupazione, allo stato come puoi capire anche tu è completamente campata per aria. Prima ti conviene capire bene come stanno le cose, direi necessariamente con l’aiuto di un legale di fiducia, poi vedi i singoli problemi che si presentano in concreto, senza fare valutazioni tanto generiche quanto poco utili. Il tuo scopo è definire e realizzare un progetto per gestire la crisi familiare: definisci una strada e seguila.