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Rottura dentino a scuola: posso chiedere il risarcimento?

la mia bimba di 5 anni l’anno scorso ha battuto la bocca sulla testa di un altro bambino alla scuola materna. Non sono stata avvisata dalle maestre. Dopo qualche giorno si lamenta di aver male al dente non ci ho dato molto peso. A distanza di 15 gg il dentino è diventato nero. L’ho portata dal dentista che l’ha visitata e mi ha detto che se il dente non faceva male di lasciarlo li, visto che è un dente da latte. Ora l’ho portata ad una visita di controllo e il dentista mi dice che ha fatto infezione e bisogna immediatamente devitalizzare il dente. Non si sa il dente nuovo subirà danni in seguito a tutto ciò. l’assicurazione risponde in questo caso?

La domanda è sbagliata, nel senso che nessuno può sapere che tipo di assicurazione abbia stipulato la scuola in questione e con quali contenuti, mentre quello che importa è se vi sia responsabilità civile della scuola, in primo luogo, dopodiché si potrà andare a vedere se questa responsabilità è «assistita» o meno da copertura assicurativa che, come tale, renderebbe più semplice conseguire il risarcimento.

A mio giudizio, su questo aspetto, credo che la responsabilità della scuola ci possa essere, dal momento che i tutori si trovano in una posizione di garanzia e custodia nei confronti dei bambini che vengono loro affidati, anche se bisognerebbe capire meglio come si sono svolti i fatti.

Abbiamo già parlato di casi simili in precedenti post, come questo, questo, e, sempre in materia di denti, questo.

La cosa più consigliabile sarebbe comunque presentare la richiesta danni e poi valutare la risposta della scuola, anche appunto per vedere se e quanto è estesa la copertura assicurativa.

Per ulteriori dettagli, ti rimando alla lettura della nostra scheda sulla responsabilità della scuola per i danni subiti dagli alunni o comunque dai bambini in generale.

Naturalmente, è di gran lunga preferibile far curare la cosa da un avvocato, ma se non hai una tua assicurazione di tutela giudiziaria dovrai anticiparne il compenso, senza la sicurezza di recuperarlo in seguito.

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Uno mi ha urtato contromano e mi danno la colpa!

Domenica 22 Novembre 2009 uscendo da proprietà privata e immettendomi in carreggiata (destra quindi senza invadere altre corsie) ho trovato scontro con un’auto, proveniente dalla corsia opposta, contromano, il tutto documentato da foto consegnate all’assicurazione al momento dell’apertura della pratica. All’attuale mi contatta la Mia assicurazione dicendo che il Sinistro verrà chiuso con un Torto totale da parte mia in quanto, quella stessa sera, nella compilazione della Constatazione Amichevole, non ho scritto, tra le mie annotazioni, della provenienza contromano del veicolo che ha investito la mia vettura. Io ora mi chiedo: quella sera ho chiamato Vigili Urbani, Polizia e Carabinieri e NESSUNO si è mosso parlando di tempi di attesa di almeno 4/5 ore nonostante l’insistenza delle mie richieste, alla fine su consiglio telefonico di una Poliziotto “compilate la constatazione amichevole, la firmate e ve la scambiate così evitate aggiunte da parte altrui o che qualcuno scompaia e poi le assicurazioni con perizie e tutto il necessario sistemano la controversia”, così è stato fatto ma adesso non posso aver torto soprattutto se le foto parlano chiaro!! Come dovrei muovermi ora? Rischio di dovermi accollare 5000 euro di riparazione del MIO mezzo e una declassazione della RCA solo perchè qualcuno non è uscito su chiamata o per incompetenza ha dato consigli direttive errate? Va detto che a 26 anni questo è il primo incidente e mi sono trovato molto impreparato soprattutto nella compilazione ma ho consegnato documenti, foto, numeri di testimoni a mio parere sufficenti a dimostrare posizione di veicoli e elevata velocità del veicolo che mi ha investito, soprattutto perchè in arrivo da una curva, per lui, cieca di 90° verso sinistra. 

Purtroppo se nella constatazione amichevole mancano dati importanti per ricostruire la dinamica dell’incidente l’assicurazione (figuriamoci!) coglie la palla al balzo (la Sua) per ottenere un premio più alto o (quella di controparte) per non pagare il danno..

In realtà mi sembra molto strano che Le venga attribuito il 100% di colpa se colpa non ha.

In questi casi non Le rimane che presentare ricorso al Giudice di Pace presentando tutti i documenti, le foto, i  testimoni che ha presentato all’assicurazione.

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Un sinistro un po’ complicato

Il giorno 8 settembre 2007 una macchina non ha rispettato la precedenza e mi è venuta contro la fiancata sx della mia macchina. La fiancata ovviamente è andata tutta distrutta. Io stavo guidando mentre il mio ragazzo inglese era un passeggero. La situazione è molto complicata. Quando la ragazza ci è venuta contro, stavamo andando in ospedale per cercare di avere un appuntamento per far fare i raggi al mio ragazzo residente in Inghilterra. A Maggio infatti il mio ragazzo ha fatto un incidente in moto (la sua colpa è stata certificata come del 70%) e dovevamo fare dei raggi alla sua clavicola (che nell’incidente di maggio si è rotta) per chiudere poi le pratiche con l’assicurazione per l’incidente di maggio. La macchina mi è stata già aggiustata e la faccenda è stata seguita col perito dell’assicurazione. Ovviamente io non ho nessuna colpa. Lei non si è fermata e mi è venuta contro e la prima cosa che ha detto è stata “io non ho capito niente!”. Comunque sono intervenuti i vigili che hanno fatto foto ecc ed hanno fatto scrivere e firmare una dichiarazione ad entrambe. Io so di aver ragione, io stavo guidando tranquilla sulla mia strada sull’imbocco per la tangenziale quando lei mi è venuta contro. Però nessuno ha ancora detto che io ho ragione al 100% e questo mi fa un po’ paura nel senso che magari fanni i furbi e cercano di darmi un po’ di colpa. Aggiungo che sia io che la ragazza abbiamo la stessa assicurazione. La macchina è di mia madre, non so se può servire. Siamo andati al pronto soccorso, io ed il mio ragazzo e ci hanno dato a me 6-7 gg di collarino e una prescrizione per un farmaco in caso di male. A lui 10 gg di collarino ed il farmaco come cura. Sentendo ancora male siamo andati dal mio medico il quale ha dato ad entrambi 30 gg di prognosi. in piu a me una visita dal fisioterapista, il quale a sua volta mi ha dato una crema per il male e 10 sedute di laser, ginnastica e massaggio. Adesso ho forte male alla schiena ed il fisiatra ha infatti certificato che ho preso una bella botta dalla schiena. Il mio ragazzo è residente in inghilterra, lavora 4 settimane nel mare del Nord e le altre 4 viene sempre qui. Quindi non avrebbe neanche il tempo materiale per fare la fisioterapia in Inghilterra. Lui adesso è al lavoro ma ha male quindi come possiamo fare? Lui torna in Italia il 18-19 ottobre, ma i giorni che il dottore ci ha dato scadono il 12 ottobre. come può farsene dare altri? Puo farlo anche dopo che i 30 sono scaduti? E come fa a fare fisioterapia? Lui non puo andare con la mutua, dovrebbe fare tutto in modo privato ma poi l’assicurazione paga come è giusto che sia? Io ho speso fra certificato medico, fisioterapia e creme sui 400 euro. Questi ovviamente mi devono tornare indietro ma tutto il male che ho? me lo risarciranno in che modo? Io per lavoro e scrittura tesi passo tutto il giorno al computer e non le dico il male e spesso devo smettere per il male. Cosa devo fare per farmi risarcire del tempo tolto a studio e lavoro e soprattutto per il male? Mi hanno consigliato un avvocato, ma poi i soldi per pagare l’avvocato mi vengono risarciti? Mi può dire quanto a me ed il mio ragazzo spetterebbe per adesso? Quanto potremmo ottenere da soli e quanto con un avvocato? Ed anche la tempistica con o senza avvocato.

Non è un sinistro poi così complicato, in fondo: ci sono alcuni problemini che però si possono tranquillamente gestire. Le domande che mi fai alla fine della tua mail ovviamente non possono avere una risposta specifica, che richiederebbe un indovino e non un avvocato, posso solo farti alcune osservazioni generali relativamente al caso, che penso possano esserti ugualmente utili.

Il fatto che il tuo ragazzo abbia subito un incidente non ancora liquidato prima di questo può essere un problema, in effetti, perchè in questi casi ogni assicurazione tende ad attribuire all’altro sinistro, quella per cui non è tenuta a pagare, la responsabilità del danno che è residuato. La cosa può però essere risolta rivolgendosi ad un bravo medico legale, in grado di redigere una relazione precisa in cui si distinguono le varie patologie presenti e le si ricollegano in modo stringente ai vari eventi, che sicuramente avranno avuto dinamiche diverse, anche per la differenza dinamica sostanziale tra moto e macchina. Sono casi che capitano abbastanza frequentemente purtroppo e una soluzione alla fine si trova sempre.

Per quanto riguarda i certificati del medico curante attestanti la continuazione dei dolori e dei fastidi, dovresti provare a fargli telefonare da parte del tuo ragazzo che, riferendo i sintomi, può fare in modo che il dottore certifichi la prosecuzione dell’invalidità anche senza necessità di visitarlo trovandosi all’estero e quindi impossibilitato a farlo. In alternativa, potrebbe andare da un medico inglese, ma se lavora come immagino su un impianto di estrazione non so che disponibilità possa avere, forse c’è del personale medico aziendale, in ogni caso dopo il certificato andrebbe tradotto e credo che la soluzione non sia proprio comoda.

Per la fisioterapia, a me le relative spese di trattamento, fatte presso case o centri privati, sono state sempre rimborsate.

Per il “male” patito, invece, il risarcimento è quello del danno morale, che è convenzionalmente calcolato in 1/3 o 1/4 del danno biologico che verrà liquidato nello stesso sinistro, salvo che non esistano circostanze eccezionali che determinano una liquidazione più corposa, che nel tuo caso direi che non ricorrano.

Riguardo, infine, all’opportunità di rivolgersi ad un legale, il mio consiglio, e non per interessi personali o di categoria, è quello, nel tuo caso che è sia pur solo un poco problematico, di farlo, non foss’altro per il fatto che, con l’entrata in vigore dell’indennizzo diretto, le compagnie tendono sempre a liquidare molto meno di quello che spetterebbe come risarcimento a coloro che si presentano sforniti dell’assistenza di un esperto di infortunistica e responsabilità civile. Le sue spese, purtroppo, non sono più, per legge, pagate dalla compagnia del responsabile – si tratta di un favore che i governi hanno fatto alle “povere” compagnie di assicurazione e a totale discapito dei danneggiati – ma puoi cercare un legale che ti segua con il patto di quota lite del 10%, come facciamo noi, cosa che a mio giudizio ti farà avere un risarcimento più alto di quello che avresti conseguito senza.