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se si concorda la possibilità di restituzione si possono chiedere indietro i soldi?

ho acquistato 4 giorni fa un copridivano con accordo verbale che nel caso la misura non fosse giusta l’avrei riportato mostrando lo scontrino. purtroppo non andava bene e quindi circa 1 ora dopo l’acquisto sono tornato al negozio con lo scontrino ma mi è stato riferito che non avendo la misura più grande dovevo o aspettare anche più di un mese l’arrivo di altri copridivani (se non riaspettare una nuova produzione con tempi non definiti) o sostituire il copridivano con altra merce di uguale valore. non essendo soddisfatto di questa risoluzione chiedo se è mio diritto farmi restituire i soldi.

Se il negoziante ti ha accordato la possibilità di restituzione, senza alcuna specificazione, a mio giudizio il suo comportamento non è corretto, nel senso che deve riprendere indietro il bene compravenduto e restituirti i soldi, senza poter accampare discorsi di sostituzione o cose del genere. Chiaramente il problema può sempre essere quello di dimostrare gli accordi solo verbale tra di voi e di come gestire il diniego del negoziante, in mancanza di una adeguata forma di tutela giudiziaria.

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è valida la clausola per cui il conduttore di locazione commerciale non può comunque recedere prima di tre anni?

Sono la titolare di una sas e vorrei rescindere il contratto di locazione in anticipo. Ho un contratto di 6+6 che posso rescindere per gravi motivi ma c’è una clausola che dice “comunque non prima del terzo anno”(… ho in affitto lo stabile da 2 anni…) potrebbe essere una clausola vessatoria? Non riusciamo a pagare l’affitto poiché i guadagni sono meno del canone di locazione… È possibile che se non riesco a pagare devo comunque rimanere con un’attività che non mi da nessun tipo di sostentamento? Le serie problematiche economiche e l’impossibilità di lavorare non è un grave motivo per cui io posso superare la clausola del terzo anno? È il caso che mi rivolga ad un legale?

Beh, consultare un legale in un contesto professionale non ti può certo far male, trattandosi di un problema appunto legale… Ad ogni modo, intanto posso fare qualche osservazione che magari ti può essere utile.

La clausola che prevede limitazioni alla facoltà di recesso è sicuramente vessatoria, bisogna vedere però se è stata apposta la famosa doppia firma sulla clausola in questione e se la stessa è stata richiamata con le formalità «codificate» dalla giurisprudenza (ad es., la clausola va richiamata almeno con il titolo intero, non è sufficiente il numero).

A parte la vessatorietà della clausola o meno, direi comunque (ma questo andrebbe verificato con una breve ricerchina giurisprudenziale) che la disposizione di legge che prevede il recesso per gravi motivi sia imperativa e non derogabile, per cui la clausola in questione è nulla di diritto.

Per quanto riguarda i gravi motivi, la definizione di legge è appositamente aperta, qui bisogna valutare la situazione ed è il punto dove più ti può essere utile una consulenza tagliata sul tuo caso da parte di un tuo avvocato.