Mi hai chiesto come mai, ultimamente, parli sempre più spesso, su questo blog e nelle reti sociali, di argomenti non più legati ai problemi legali in senso stretto ma alla cura, alla crescita personale e al counseling.
Non capisci cosa c’entri tutto ciò con la professione forense e come possa un avvocato occuparsi di cose del genere che appartentemente sembrano molto lontane.
In realtà, é tutto molto più intimamente collegato di quel che possa sembrare.
Sono, infatti, diventato #counselor dopo aver acquisito la consapevolezza che ogni problema legale ha una profonda base emotiva e una grande radice nella forma mentis – o, come si direbbe più modernamente oggi, nel mindset – della persona che ne é affetta.
Passare al #counseling é stato come passare a lavorare sul «vero problema», senza limitarmi a curarne, al meglio possibile, i cascami e i riflessi nel mondo, per lo più burocratico, del #diritto.
Mi si è aperto il cuore e ho potuto finalmente essere utile alle persone.
Oggi credo che non si possa essere un buon #avvocato senza essere, almeno di fatto, un bravo #counselor, perché la primissima cosa per poter davvero lavorare per gli altri é l’#ascolto.
Stai con me, ci divertiremo ancora di più!