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Indennità di maternità richiesta indietro: va restituita?

Ho ricevuto una lettera da parte dall’INPS, che mi richiede corrisposte indennità di maternità non spettanti, mi si dice inoltre di un’altra avviso spedito nel 2014 mai ricevuto…ho partorito nel 2012,non sapevo nulla di questo indebito…come devo comportarmi?

[la risposta è nel podcast]

con l’intervento dell’avv. Fabrizio Scalisi

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Acqua pagata due volte: si chiedere il rimborso?

Mi sono accorto che nel momento in cui azionavo la chiave di arresto, causa assenza dall’abitazione, il mio vicino non aveva più l’acqua. In pratica – cosa verificata anche dal mio idraulico di fiducia – è successo, e me ne sono accorto solo dopo dieci anni . subito dopo il contatore esistono due condutture: una che va alla mia abitazione ed un’altra che va a finire nel magazzino del mio vicino. Non so chi ha fatto l’impianto e chi ha successivamente ha installato il contatore del mio vicino, ma immagino sia stata la società Gori che gestisce l’acqua in Campania.
Di conseguenza siamo in due a pagare: prima il sottoscritto e poi il mio vicino che è regolarmente fornito di contatore. La società Gori – opportunamente sollecitata – alla quale è stato richiesto un rimborso delle somme impropriamente incamerate per dieci anni, si è limitata a mettere il contatore solo sulla mia diramazione e a restituirmi una somma irrisoria (circa 100 euro).
Posso chiedere un risarcimento danni?

Più che un risarcimento danni, mi pare che si tratti di un pagamento di indebito.

Il primo passo è ovviamente conteggiare, bollette alla mano, quanto è stato debitamente percepito in più, per avere appunto una quantificazione del vostro credito. Questa operazione si può far fare ad un perito, se del caso.

In secondo luogo, bisogna valutare a nome di chi fare la richiesta, ovviamente se fosse possibile sarebbe bene che entrambi richiedeste la restituzione perché l’indebito si configura, a mio giudizio, volta per volta in capo a chi ha pagato per secondo, con possibile rischio di confusione nella gestione dell’iniziativa giudiziaria.

Una volta organizzato tutto questo, si potrebbe chiedere la restituzione all’azienda fornitrice, dapprima tramite una diffida stragiudiziale contenente anche l’invito alla negoziazione assistita, considerato che la somma da richiedere immagino sia inferiore ai 50.000€, dopodiché, a seconda di quello che sarà stato il riscontro ottenuto, anche in giudizio, auspicabilmente nella forma del ricorso ex art. 702 bis cod. proc. civ. direi.

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Pagamento doppio per errore: possono riavere i soldi?

Ho ricevuto un decreto ingiuntivo da una compagnia di assicurazioni per un riscatto di polizza pagatomi 5 ani fa. La compagnia aveva sbagliato l’importo (5.000 €) contro i 2.500 che mi spettava, per un errore di trascrizione da parte del promotore sul modulo. Tra le altre cose, negli anni, i numeri delle polizze che detenevo sono cambiati, il promotore che mi seguiva pure, ed io, non avendo assistenza e ritrovandomi in ristrettezze, ho chiesto i riscatti delle polizze. La confusione ha fatto si che intascassi le somme ed ora non posso restituire . Non avevo possibilità di verificare gli importi delle polizze che volevo riscattare (erano polizze finanziarie indicizzate e, tra l’altro, una era originariamente legata al titolo Lehman (fallito) sostituita con una nuova e con metà del capitale originario: Cosa faccio chiedo una transazione o mi oppongo, visto che sono la parte debole ed è la compagnia che ha commesso l’errore?

Sembrerà strano, ma le opposizioni a decreto ingiuntivo, e più in generale le cause, non si possono fare a cazzo, solamente perché una cosa ci sembra vagamente ingiusta, nella speranza di trovare un giudice che condivida questo punto di vista.

La realtà è che le cause devono essere fondate in diritto e che, se anche trovassi un giudice che condividesse il tuo punto di vista, la tua causa la perderesti comunque, questo giudice dovrebbe darti torto, perché in diritto non esiste al mondo che tu possa trattenere una somma che ti è stata corrisposta indebitamente.

Sì è vero, l’errore è stato della compagnia, questo comporta che non ti possa richiedere interessi sulla somma che tu gli devi restituire, ma i soldi non sono tuoi, sono della compagnia, e quindi degli devi restituire.

Il riferimento normativo è l’istituto dell’indebito oggettivo di cui all’art. 2033 cod. civ..

Tutto questo per dirti che, come hai in fondo intuito, la soluzione su cui puntare è sicuramente la transazione e l’approccio da seguire è quello negoziale.

Tieni anche ben presente che le compagnie di assicurazioni hanno tantissimi soldi da spendere per avvocati, a differenza nostra; anche questo non è giusto ma è una realtà con cui devi fare i conti, specialmente se non hai una polizza di tutela legale.