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Usufrutto dei genitori e nuda proprietà: c’è accrescimento reciproco?

DOMANDA – i miei genitori mi hanno venduto la nuda proprietà di un appartamento e si sono riservati vita natural durante l’usufrutto, ciascuno per i propri diritti ed entrambi solidamente tra loro per l’intero. Volevo sapere se questa ultima affermazione sottintende un usufrutto congiuntivo per accrescimento?

— RISPOSTA – È una questione non facile di ermeneutica, cioè di interpretazione del contratto.

Non esistono regole generali a riguardo, quindi si deve esaminare il testo contrattuale, alla luce delle norme di materia di «lettura» dei negozi dettate dal codice civile agli articoli 1362 e seguenti.

La stessa disposizione appena richiamata prevede, ad esempio e senza alcuna pretesa di poter esaurire in questa sede un discorso così ampio, quanto segue: «nell’interpretare il contratto si deve indagare quale sia stata la comune intenzione delle parti e non limitarsi al senso letterale delle parole.|| Per determinare la comune intenzione delle parti, si deve valutare il loro comportamento complessivo anche posteriore alla conclusione del contratto».

Tale disposizione, di partenza, pone due criteri: quello letterale e quello teleologico; quale dei due criteri utilizzare prevalentemente, dipende di nuovo dalle circostanze.

Occorre dunque vedere innanzitutto la formulazione utilizzata dalle parti nel realizzare il negozio in questione, poi applicare questi primi criteri, e gli altri previsti dalle disposizioni successive, alla materia.

Generalmente, il diritto di usufrutto dei genitori si prevede sempre con diritto di accrescimento reciproco, in modo che l’estinzione del diritto si abbia solo al decesso anche del secondo di essi; se questa sia anche la tua situazione, tuttavia, va verificato in concreto.

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diritto

Compenso a percentuale: come si interpreta?

Nel 2012 firmo un contratto con il mio avvocato sul suo compenso, ossia il 20% sugli arretrati che la mia azienda mi dovrebbe dare per differenze retributive. Abbiamo vinto il primo grado, e anche l’appello. Il 20%che io devo va calcolato anche sulla rivalutazione monetaria e sugli interessi? Oppure solo sulle voci arretrate? Poi sul contratto non è specificato se il 20% è sul netto o sul lordo.

Ti sembrerà incredibile, ma per poter interpretare un contratto bisogna sempre partire col leggerlo.

Può ben darsi che questi aspetti non siano espressamente trattati nel documento in questione, altrimenti non ci sarebbero questi dubbi di «lettura», tuttavia è inutile parlarne in astratto e sempre dalla lettura di quel documento, per quanto lacunoso, è necessario partire.

Non esiste cioè una regola né nel codice civile né nel corpo di tutta l’altra legislazione italiana e internazionale che preveda una situazione nel dettaglio simile alla tua e prescriva che cosa si debba fare.

Non esiste, in altri termini, una regola che dice ad esempio «quando un cliente conferisce mandato ad un avvocato per il recupero di arretrati per differenze retributive e viene pattuito un compenso a percentuale, questo compenso deve interdersi / non deve intendersi riferito a rivalutazione monetaria / interessi ed è da intendere netto / lordo».

Una legge del genere né esiste né esisterà mai, il diritto semplicemente non funziona così.

Come dico spesso, il diritto è un insieme di strumenti, non è invece un catalogo di soluzioni: il mondo del diritto non funziona come amazon.

Ci sono dei criteri generali di esegesi o ermeneutica dei contratti, contenuti nel codice civile, tramite i quali, anzi meglio applicando i quali al testo volta per volta da interpretare, si può cercare di capire in che modo quel testo può essere più convenientemente essere «letto» e cioè appunto interpretato.

Detto questo, che cosa puoi fare?

In prima battuta, ti consiglio di trovare un accordo con il tuo avvocato e (de)finirla in questo modo: è senza alcun dubbio il metodo migliore.

Se non concordi, o se raggiungere un accordo è difficile, la cosa si può approfondire: acquista una consulenza da questa pagina.

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diritto

Contratti: per sapere cosa prevedono resta necessario vederli.

ho ordinato un mobile per casa e pattuito il prezzo del bene a €2000,00.
per salirono al 6^ piano il venditore mi ha chiesto 120,00 per il montacarichi non specificando mai nulla riguardo il montaggio e il trasporto del bene.
tramite amicizie ho pattuito una spesa di €80 per un montacarichi e ho avvisato il venditore che avrei fatto trovare il montacarichi pronto per salire il mobile sino al 6^ piano.
ma il venditore mi ha detto che lui non avrebbe montato il mobile e che il costo pattuito con lui era anche per il montaggio.
posso opporsi a tutto ciò è annulare l’ ordine da me fatto, trattandosi anche di scorrettezza commerciale perché non è mai stato detto che avrei dovuto pagare per il montaggio ma solo per salire il mobile al 6^ piano.

Ti sembrerà impossibile da credere, ma per poter dire qualcosa di sensato su un caso del genere, bisogna per prima cosa leggere il contratto.

Può ben darsi che il contratto non contenga una clausola specifica sul punto: sarebbe in quel caso compito dell’interprete vedere che cosa se ne può inferire, utilizzando le regole di ermeneutica, cioè di interpretazione, dei contratti, sempre al riguardo.

Nella maggior parte dei casi, peraltro, una disposizione specifica manca e si può solo ricavare per interpretazione. Questo è quello cui alludo quando dico, e sono costretto a farlo spesso, che il diritto non è un catalogo di soluzioni, ma uno strumento tramite il quale poterne creare.

Più in particolare, la questione attiene alla determinazione dell’oggetto del negozio, se ricomprendente solo la compravendita del bene o anche ulteriori servizi, quali il trasporto o comunque la consegna e infine il montaggio.

Bisognerebbe anche esaminare il bene stesso, per capire ulteriormente di che tipo di montaggio si tratterebbe.

Quanto alla «scorrettezza commerciale», si tratta di un concetto inconsistente, che esprime solo la tua insoddisfazione, mentre la vicenda bisogna continuare a valutarla secondo il diritto positivo.

Mi dispiace di non poterti essere più utile. Per approfondire, dovresti incaricare un avvocato, ma visto l’importo della transazione valuta bene la convenienza di un investimento del genere.