Mio figlio è residente a Malta da 1 anno, mentre sua moglie vive in Germania sua moglie è di nazionalità brasiliana si sono sposati nel 2016 si sono quasi subito allontanati l’uno dall’altra adesso mio figlio vorrebbe divorziare ma lei è irreperibile. Mio figlio quando è venuto in Italia quest’estate si è rivolto ad un avvocato qui da noi ma l’avvocato ha detto che non può far nulla perché lei è residente in un’altra nazione e lui anche può gentilmente spiegarci se questa cosa è fattibile
La situazione può essere affrontata tranquillamente, ma bisogna capire bene come stanno le cose.
Per fare questo, bisogna vedere se effettivamente la moglie è diventata irreperibile o meno.
Irreperibile non corrisponde a «non sappiamo dove sta».
Per poter dire che una persona è irreperibile, con tutte le conseguenze di legge che ne conseguono, bisogna prima fare tutte le ricerche possibile per andare a capire se possibile rintracciarla.
La Germania è un paese di civiltà giuridica abbastanza simile all’Italia, dove immagino esistano uffici simili ai nostri uffici di stato civile.
La prima ricerca da fare dunque è quella presso gli uffici pubblici.
Se la moglie fosse rintracciabile, e quindi individuata, la causa si potrebbe fare con notifica in Germania oppure anche direttamente, se conviene, presso un tribunale tedesco – bisogna valutare sempre a seconda della situazione.
Se la moglie, invece, nonostante tutte le ricerche risultasse ugualmente alla fine irreperibile, si potrebbe fare il divorzio notificando appunto con il rito degli irreperibili.
Per sapere dove si può fare il divorzio, bisognerebbe capire altre cose tra cui il luogo in cui si sono sposati.
Ad ogni modo il prossimo passo sono le ricerche in Germania per vedere se la persona in questione è individuabile o no.
Se credi, ti posso mandare un preventivo per un’attività di assistenza diretta a svolgere queste ricerche. Dai un’occhiata anche alle nostre ricariche.
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sposato con donna russa nel 2016 1 mese dopo lei parte e nontorna piu non chiede permesso di soggiorno ne cittadinanza nlla in itlaia ora non so dove vive so che in russia zona mosca ma non o recapito ne telefono voglio farmi una nuova vita e voglio separazione/divorzio piu veloce possibile
La velocità te la puoi, ovviamente, scordare.
È una situazione difficile in cui farai fatica a riuscire a fare quel che ti serve purtroppo, figuriamoci addirittura farlo in fretta, è pura fantascienza. Specialmente considerando che ti stai attivando adesso che sono passati quattro anni, cosa che potrebbe facilmente aver reso solo più difficile rintracciarla.
Questo per togliere subito di mezzo le cazzate, cosa che è sempre molto importante ed è ormai un momento sempre più ricorrente nella trattazione dei problemi legali, come ricordavo in questo recente altro post.
Detto questo, la seconda cosa da dire è che le pratiche di separazione e divorzio non si possono fare senza la partecipazione dell’altro coniuge. Inoltre le pratiche sono comunque sempre due, nel nostro ordinamento è sempre previsto un duplice passaggio costituito da separazione prima e divorzio poi a distanza di almeno sei mesi di tempo.
Adesso, dunque, bisogna fare la separazione. Solo in seguito si potrà fare il divorzio.
Il primo passo per fare la separazione è svolgere delle indagini per rintracciare tua moglie, cosa cui di solito si provvede tramite un’agenzia investigativa.
Trattandosi di indagini da svolgere all’estero, probabilmente ci sarà un costo non trascurabile e comunque superiore a quello che si sarebbe avuto nel caso in cui le indagini fossero da fare in Italia.
Una volta individuata la residenza di tua moglie, sperando che sia possibile, bisognerà contattarla per vedere se disponibile da una soluzione consensuale, in mancanza della quale bisognerà di nuovo necessariamente depositare e successivamente notificare un ricorso per separazione giudiziale.
Il discorso sarebbe molto più lungo ma è meglio vederlo eventualmente solo in seguito.
Se vuoi un preventivo per seguire la prima fase di «rintraccio» di tua moglie, puoi chiedercelo compilando il modulo apposito nel menu principale del blog.
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mio padre è scappato dall’Italia 25 anni ed è tuttora irrintracciabile. Sappiamo solamente che sta in sud America e vorremmo sapere se c’è un sistema per ottenere la separazione. Ovviamente, non potendolo contattare non è possibile farlo per procura. Noi non sappiamo come fare e le saremmo grati se ci potrebbe dare qualche consiglio .
Quello che bisogna fare è in realtà molto semplice, anche se può essere a volte difficoltoso metterlo in pratica.
Prima di venire a questo, però, c’è da dire che non bisogna affatto trascurare la necessità di fare la pratica di separazione e, successivamente, di divorzio: se non la fate, infatti, avrete enormi problemi al momento ad esempio dell’apertura della successione. Per non dire di quello che potrebbe accadere in altri casi, come ad esempio la necessità di nominare un amministratore di sostegno, ricorso il cui deposito deve essere notificato a tutti i parenti fino al quarto grado, compreso il coniuge.
Ciò premesso, quel che bisogna fare nella situazione in cui una controparte non è rintracciabile, e si deve notificargli un atto introduttivo di un processo, pertanto non solo in caso di separazione e divorzio, è appunto piuttosto semplice, concettualmente.
La prima cosa da fare è quella di commissionare apposite ricerche ad una agenzia di investigazioni. Non è affatto sufficiente, per ritenere una persona irreperibile e usare di conseguenza le speciali modalità di notifica previste per queste situazioni, una ricerca all’anagrafe o la generica asserzione per cui una persona se ne è andata «tanti anni fa», «sta in sudamerica» e altre cose del genere, che in diritto sono prive di qualsiasi consistenza.
Il primo passo è dunque fare tutte le ricerche possibili immaginabili per vedere se questa persona è, almeno di fatto, rintracciabile, cioè si può sapere dove sta effettivamente, quale è la sua dimora. Questo è un compito che viene svolto appunto direttamente dall’agenzia, fa parte del know how delle agenzie di investigazioni, l’importante, anzi l’essenziale, è che tutte le ricerche svolte e le relative conclusioni vengano, al termine, documentate in una apposita relazione scritta.
Ovviamente, non osta al compimento delle ricerche il fatto che la persona si trovi all’estero: ogni agenzia con un minimo di qualità ha una rete di corrispondenti all’estero in grado di commissionare un’indagine in loco. Lo stesso legale che incaricate può essere in grado di far svolgere queste indagini incaricando un’agenzia del posto, a me ad esempio è capitato spesso per la Romania.
Le conclusioni dell’indagine possono, ovviamente, essere di due tipi: il destinatario si trova, oppure risulta effettivamente irreperibile. A questi due esiti corrispondono due modi diversi di proseguire nel coltivare la pratica, naturalmente.
Se la persona è stata individuata, allora il ricorso per separazione gli deve essere notificato. Prima di andare direttamente in tribunale, tuttavia, visto che appunto la persona è stata individuata, personalmente consiglio di tentare di inviare una diffida, tramite raccomandata internazionale: può sempre darsi che si riesca ad organizzare per una soluzione di tipo consensuale ed è comunque un modo di procedere più corretto e civile, che, se poi si finirà davanti ad un giudice, verrà apprezzato. La notifica va fatta seguendo le disposizioni del codice di rito italiano ma anche dei regolamenti UE, se in uno stato facente parte dell’Unione, oppure di una delle eventuali convenzionali internazionali siglate con altri Stati, se appunto la persona non si trova in uno stato comunitario. Noi abbiamo avuto occasione di notificare in diversi Stati del mondo, le procedure sono un po’ laboriose, a volte occorre una traduzione, serve un adeguato approfondimento e molta prudenza, perché non si tratta naturalmente di attività routinarie e perché la validità delle notifiche è assolutamente fondamentale e un avvocato che le trascura o le conduce in modo approssimativo, senza la massima cura, è sicuramente un cattivo legale.
L’altra eventualità è che la persona risulti effettivamente, nonostante tutte le ricerche svolte e soprattutto debitamente documentate dall’agenzia, effettivamente irreperibile, perché ad esempio è riuscita a cambiare nome all’estero, ha voluto proprio nascondersi, oppure ha stabilito la residenza in uno stato che non dispone di un sistema di censimento anagrafico paragonabile a quello degli stati europei e comunque dell’Italia. In questo caso, il ricorso gli deve essere ugualmente notificato e la notifica va eseguita con il rito degli irreperibili di cui all’art. 143 cod. proc. civ.. Ovviamente, insieme al ricorso va assolutamente prodotta, cioè depositata in giudizio e offerta in comunicazione al giudice, la relazione dell’agenzia investigativa che dimostra appunto che, a seguito di apposite ricerche, la persona è irreperibile. Ciò perché ancora una volta la validità della notifica iniziale è un aspetto assolutamente e totalmente imprescindibile, che non può in alcun modo essere trascurato o gestito con scarsa cura ed attenzione. Il giudice deve essere messo in grado di giudicare la validità della notifica e l’unico documento che può consentire ciò è una relazione ben documentata.
Riassumendo, il primo passo è scegliere un’agenzia o un avvocato che possano seguire in modo serio ed accurato le ricerche del destinatario della notifica, ottenendo una relazione sulla rintracciabilità o meno dello stesso; il secondo passo è quello di procedere con la notifica, nelle forme che saranno state indicate dalle conclusioni della relazione.
L’errore da non fare assolutamente è quello di rimanere inerti: un vincolo di coniugio con una persona che non si sa dove sia è una mina vagante che può esplodere in qualsiasi momento e dare gravi grattacapi. Il problema non si risolve da solo con il trascorrere del tempo, anzi può diventare solo più grave, purtroppo.