Il famoso dialogo é solo un metodo, esattamente come la celebre
scienza: non é una cosa che risolve tutte le situazioni.
A volte, può persino essere il metodo meno indicato, o addirittura sbagliato.
Per rendertene conto, prova a dialogare con un idiota su un problema
che ti sta particolarmente a cuore.
Anche chi, come me, crede tantissimo nell’ascolto, é costretto ad
ammettere che in diverse situazioni ed ipotesi della vita il dialogo
non solo non serve a nulla, ma può rappresentare una perdita di tempo
o addirittura un danno.
A volte, insomma, é utile lavorare in gruppo, altre volte fai
semplicemente il doppio o il triplo di fatica perché devi spiegare a
dei coglioni i motivi per cui é meglio fare come dici tu; quindi non è
il metodo del lavorare in gruppo in sé ad essere buono, ma dipende
dalla qualità delle teste di quelli che sono dentro al gruppo.
Analogamente il dialogo può essere il metodo più o meno utile a
seconda della situazione e della persona con cui lo devi instaurare.
Se in quella persona non riesci più a vedere alcun valore,
difficilmente può essere un metodo utile.
Quella nel dialogo come strumento per affrontare e risolvere tutti i
conflitti é l’ennesima fede petalosa dell’uomo contemporaneo che,
stimandosi ormai – non siamo mica più nel medioevo! – troppo
intelligente per credere in Dio, finisce per sparpagliare la sua
fiducia in migliaia di piccole improbabili e ritrite cazzatine, in cui
continua a credere nonostante che la realtà si incarichi pressoché
quotidianamente di smontarle.
Conclusioni
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