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se mia moglie mi mette in casa mia madre io posso metterci mia zia?

Ho perso il lavoro da diverso tempo riuscendo comunque a mantenere la famiglia sino a 15 giorni fa. Ho due figli di cui uno abita con me. Di recente, dopo che subisco tante umiliazioni e vessazioni da parte di mia moglie, lei (mia moglie) si è portata dentro casa (entrambi proprietari) sua madre con la scusa che la suocera assicura da mangiare alla figlia ed al nipote. Ovviamente estromettendomi da tutto (anche dal pranzo e dalla cena). Posso chiedere il pagamento di un fitto a mia suocera del tipo previsto dalle tariffe Bed & Breakfast (che mi consentirebbe l’acquisto dei viveri per me) ? Ovvero, per par condicio posso pretendere di fare la stessa cosa con una mia zia che vive da sola? magari a mesi e/o 15 giorni alternando la presenza di mia suocera e la presenza di mia zia. In caso contrario sarei destinato a morire di fame. Posso eventualmente ricorrere al giudice di pace? Preciso che tra me e mia moglie ancora non c’è separazione.

Tua suocera è ospitata da tua moglie, che è comproprietaria e composseditrice della casa familiare, in forza di un rapporto di solidarietà parentale e, a quanto ho capito, aiuto reciproco, quindi non è dal punto di vista dell’eventuale richiesta di canoni alla stessa che tu puoi affrontare il problema.

In realtà, prendendo una decisione come quella, tua moglie a mio giudizio ha violato i doveri di collaborazione derivanti dal matrimonio, tra cui spicca quello di collaborazione nell’interesse della famiglia e di determinazione del menage e della vita familiare, il cui esercizio armonioso è tanto più importante quando c’è ancora un figlio che abita in casa. Per questo motivo, tu potresti chiedere la separazione, ma ovviamente devi valutare la situazione nel suo complesso. Introducendo in casa tua zia, chiaramente, commettersi una violazione analoga a quella realizzata da tua moglie, senza che la stessa possa essere ritenuta legittimata dal precedente relativo a tua suocera, dal momento che rimane la regola per cui qualsiasi decisione del genere deve essere concordata tra i coniugi.

Il giudice di pace non c’entra nulla, non si occupa di materia familiare che è riservata al tribunale. Credo che la cosa migliore sia rivolgerti ad un mediatore familiare per vedere se è possibile riprendere un dialogo e un minimo di funzionamento del menage familiare ovvero, al contrario, per prendere atto dell’impossibilità di ciò e decidere poi di conseguenza.

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quando non si concorda su come i genitori intrattengono rapporti con un’altra famiglia

Sono qui ad esporre il nostro problema (sappiano già che se i nostri genitori non fanno nulla, noi non possiamo intervenire). Io e mio fratello chiediamo se è possibile mandare via una famiglia di Indiani, composta da padre, madre e due figli di 12 e 4 anni. Più un nipote, spesso però sono più nipoti che alloggiano nello stesso appartamento per mesi o anni interi. Premetto che queste persone non pagano assolutamente nulla, no affitto, luce, gas, acqua. Mio padre è invalido, con il signore indiano aveva fatto una scrittura privata terminata nel maggio 2010, quando mio padre ha smesso di fare il contadino, l’indiano era regolarmente assunto come aiuto stalla. Quando ha fatto il ricongiungimento famigliare, mio padre li ha fatti andare ad abitare nell’appartamento di fianco al loro, composto da 5 stanze. Poi sono arrivati i vari nipoti… Il comune ha detto che nell’appartamento dovrebbero abitarci 4 persone, ma spesso ci sono 5-6 persone per anni. Sono tutti regolari. Non le sto a raccontare tutto quello che fanno, senza nessun rispetto e con maleducazione! Ora vengono in 4 a farsi la doccia nel 2° bagno dei miei genitori, sono sempre a mangiare dai miei, non pagano assolutamente nulla, e con la scusa che hanno poco lavoro si fanno pagare le rate della scuola del figlio lavorano in 2!

È esattamente come hai detto all’inizio, i vostri genitori hanno il potere di decidere come meglio relazionarsi con amici, vicini, collaboratori per quanto riguarda la loro casa e il loro menage quotidiano. Se questa famiglia abita un appartamento dei tuoi genitori, usa i servizi igienici degli stessi e mangia assieme ai medesimi, significa che è precisa volontà dei tuoi genitori. Per poter intervenire, bisognerebbe supporre che i tuoi genitori fossero entrambi incapaci di intendere e di volere, cosa di cui tuttavia non fai cenno nel tuo racconto, per cui immagino che questa eventualità sia da escludere. In conclusione, l’unica cosa che potete fare è esprimere il vostro disagio ai vostri genitori e cercare di valutare insieme cosa fare. Potrebbero essere molto utili alcune sedute presso un mediatore familiare.