ho ricevuto una diffida da un avvocato il quale afferma di tutelare gli interessi di mio padre che è ricoverato in condizioni critiche da quasi 3 mesi e non è in grado(come da certificato medico in mio possesso)di prendere decisioni impegnative.In questa diffida l’avvocato mi accusa di aver ingannato mio padre facendogli firmare una delega alla riscossione della pensione che prima era a favore di mia sorella.In realtà mio padre stesso quando ancora stava bene mi chiese di compiere tale atto.Dopo aver riscosso la pensione del mese di Luglio 2013,il mese dopo mia sorella ha riavuto non so come la delega da mio padre che si trova tuttora ricoverato.In questa diffida l’avvocato,afferma che ho ingannato mio padre e mi intima di restituirgli la pensione minacciando conseguenze penali.Dietro c’è sicuramente mia sorella e la pensione da me riscossa (7 50,00 Euro)è servita a pagare bollette e medicinali vari di cui conservo la documentazione.Potete darmi un consiglio?
La situazione è complicata, anche se molto probabilmente gestibile, quindi l’unico consiglio che ti possiamo dare è, purtroppo, quello di incaricare anche tu un avvocato. Potresti rispondere a questa diffida con una lettera fatta da te, ma il rischio che tu possa scrivere cose che un domani possano essere usate contro di te è piuttosto alto e, una volta che le hai scritte, non le puoi di certo più contestare.
Purtroppo ancora, trattandosi di una vertenza al momento stragiudiziale non puoi nemmeno avvalerti del patrocinio a spese dello Stato, se mai ne avessi i presupposti. L’unica cosa che ti avrebbe giovato, in questo caso, sarebbe stata avere una forma di tutela giudiziaria, che però sicuramente non avrai perché in Italia siamo indietro di decenni su queste cose.
Direi che non ti resti che metterti alla ricerca di un legale, chiedendo magari qualche preventivo.