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Comodato di immobile: può riguardare anche i mobili?

sono proprietaria di una casa dal giugno 2010 e da un mese circa ho spostato la residenza presso l’abitaizone del mio compagno, quindi risulto proprietaria di seconda casa con il pagamento delle relative tasse. Nella casa di mia proprietà vive mia mamma, da sempre. Vorrei fare un contratto di comodato ad uso gratuito per ridurre la tassazione, in quanto il Comune di residenza prevede una riduzione della tassazione nel caso l’immobile è concesso ad uso gratuito ad un parente in linea diretta. Vorei sapere se nel contratto di comodato d’uso gratuito dell’immobile, posso includere anche tutti i beni mobili ivi presenti allegando un inventario o se devo effettuare due contratti di comodato distinti per l’immobile e per i beni mobili.

Il comodato può benissimo avere ad oggetto, e di solito ha, sia l’immobile stesso che l’universalità di mobili che ne costituiscono l’arredo, che sono stati posti a servizio dell’immobile principale.

Di solito si redige o un elenco dettagliato dei singoli mobili che sono ricompresi nel comodato, in modo del tutto analogo a quanto avviene nelle locazioni di immobili già arredati, oppure si allegano le fotografie degli stessi.

Considerata l’importanza non trascurabile dell’operazione, ti consiglierei di farti seguire da un avvocato per la redazione e la conclusione del contratto, generalmente è sufficiente un investimento minimo, ovviamente chiedi prima un preventivo.

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Cantina sparita dalla locazione: si può ridurre il canone?

io ho un contratto di affitto 4+4. Da pochi giorni ho scoperto che la cantina a me assegnata con il contratto di locazione, e’ stata occupata da un altro inquilino “abusivamente”. Mi hanno cambiato la serratura, buttato giu una porzione di muro et voila… io non entro piu.
Ho subito informato la mia proprietaria che da quanto ho capito non ha intenzione di procedere con una denuncia… Come mi devo comportare in questo caso? Mi e’ stato detto che io come inquilina non posso sporgere denuncia,se non per le cose che mi sono eventualmente state sottratte… posso richiedere una riduzione del canone di affitto, visto che pago un locale che non posso utilizzare?

Direi proprio di sì.

L’obbligazione fondamentale del locatore è proprio quella di consegnare la cosa e mantenerla in stato da servire all’uso cui è destinata.

Se la cantina è espressamente prevista nel contratto (e, probabilmente, anche qualora non lo fosse stata, trattandosi comunque di una pertinenza), allora l’obbligazione della proprietà si estende anche alla cantina, con la conseguenza che, venuta meno la disponibilità della stessa – per qualsiasi motivo – la locatrice è solo parzialmente adempiente.

Una riduzione del canone è prevista espressamente dal codice civile per quelle ipotesi in cui diminuisce il godimento della cosa locata ad esempio per lavori che devono essere svolti nell’immobile, a maggior ragione deve potervisi far luogo nel momento in cui uno o più vani diventano completamente indisponibili.

Peraltro, a seconda delle caratteristiche dell’abitazione, del tenore del contratto e di tutte le altre circostanze, la mancata disponibilità della cantina potrebbe anche configurarsi come una ipotesi e causa di risoluzione del contratto.

Il primo passo per gestire questa situazione, comunque, è quello di inviare una diffida tramite avvocato, essendo necessario trattare in modo adeguato ciascuno di questi problemi.