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Furto in negozio e pena detentiva: è probabile?

Ho rubato una collana da esposizione in un negozio gucci nell’aeroporto di Milano, non c’erano precauzioni anti taccheggio, com’è tipico negli aeroporti. Il valore della collana dovrebbe ammontare a 590€ stando al sito gucci. Identificata, due settimane dopo, una volta atterrata nuovamente a Milano, la polizia mi aspettava proprio fuori dall’aereo. Si tratta di un “furto con aggravanti perseguibili d’ufficio”. Non ho precedenti penali, ho collaborato con calma ammettendo il furto (“impulsivo, pentita subito”) e consegnando la collana alla polizia, che l’ha riportata al negozio – e il poliziotto, mentre lasciavo il suo ufficio, ha detto che avrebbe suggerito al querelante di ritirare la denuncia, anche se so che non aiuterebbe molto. In base a queste informazioni, direbbe che il carcere per me è probabile? Quale potrebbe essere la pena nel migliore e nel peggiore dei casi?

La probabilità del carcere dipende per lo più dalla presenza o dall’assenza di precedenti, di cui non fai menzione.

Se non me parli perché non ne hai, credo che difficilmente per un gesto del genere potrebbe essere applicata una pena detentiva.

Quanto alla pena, non ha senso parlarne in astratto, ci sono troppe variabili, a partire dalle circostanze del reato, la cui contestazione può variare durante le indagini e in seguito per tutto l’arco del procedimento.

Anche il consiglio che ti è stato impartito dalle autorità sembra avere poco costrutto, se è vero che ti è stato contestato un reato perseguibile d’ufficio, rispetto al quale la remissione della querela non ha rilevanza.

Insomma, bisogna approfondire la situazione, per cui l’unica cosa sensata che puoi fare è rivolgerti ad un avvocato per definire la strategia difensiva migliore.

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diritto

Querela: si può chiedere la punizione solo per alcuni fatti?

È possibile querelare una persona solo per alcuni fatti che ha commesso e non per altri fatti che ha comunque commesso ma per i quali non vorrei che fosse sottoposto a procedimento penale?

Nelle querele, la prima cosa, la cosa più importante è che i fatti siano ben narrati, in fila uno dietro l’altro, ben circostanziati, ben snocciolati e ben descritti. Questa è la prima cosa: rendere chi legge in grado di capire che cosa è effettivamente successo. Usare la sintesi, non impiegare una parola in più di quelle che sono necessarie, non tralasciare, per contro, niente di quello che è indispensabile per capire, mettendosi nei panni di chi legge per la prima volta e non conosce i fatti.

Se si vuole che la querela sia efficace, poi, bisogna chiedere espressamente la punizione del responsabile, altrimenti manca la condizione di procedibilità.

In teoria, dunque, è possibile esporre più fatti perseguibili penalmente e poi chiedere la punizione del responsabile solo per alcuni fatti.

Ovviamente però, per i fatti per cui si desidera che non vi sia punizione, e quindi non si apra alcun procedimento penale, occorre che tali fatti non configurino reati perseguibili d’ufficio, altrimenti il procedimento penale parte ugualmente.

Per stabilire se un fatto è un reato perseguibile d’ufficio o meno occorre tuttavia un approfondimento che non è né semplice né esaustivo perché la procedibilità d’ufficio dipende da come viene inquadrato un determinato fatto, se dentro ad una certa figura di reato o ad un’altra, e, spesso dall’applicabilità o meno di determinate circostanze aggravanti.

Si tratta quindi di una valutazione che fa il pubblico ministero dapprima e il giudice poi e su cui le riflessioni che può fare chi presenta una querela possono tanto essere azzeccate quanto non azzeccate, con la conclusione che questi aspetti non sono gestibili e rimane sempre una quota di rischio relativo al fatto che parta un procedimento anche per quei fatti per i quali non si voleva che partisse.

Ti consiglio caldamente, comunque, di far preparare la querela da un avvocato, è altamente sconsigliato il fai-da-te in materie come queste; se vuoi un preventivo da parte del nostro studio, puoi richiedercelo compilando il modulo apposito nel menu principale del blog. Ti raccomando, con l’occasione, di iscriverti alla newsletter del blog, o, se non ti piace la mail, al gruppo Telegram, in modo da non perderti importanti e utili aggiornamenti quotidiani.